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«Motivi di sicurezza». Padova vieta la sosta nella via della Casellati. Residenti in rivolta
Richiesta arrivata dal ministero. Ma i vicini della presidente del Senato non la prendono bene
PADOVA Divieto di sosta permanente, sette giorni su sette e ventiquattrore su ventiquattro, fino a data da destinarsi. È il provvedimento deciso mercoledì 4 aprile dal Comune di Padova, su richiesta della questura, per il tratto centrale di via Euganea, la strada che da piazzale San Giovanni porta al Duomo a Padova, la strada in cui abita, con il marito, la neopresidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. «In via Euganea – si legge nell’ordinanza firmata dal settore Mobilità del Comune di Padova – è residente una personalità politica sottoposta a misure di protezione. Per motivi di ordine pubblico, è opportuno evitare la sosta dei veicoli nel tratto stradale della suddetta via, prospiciente l’abitazione». I provvedimenti di sicurezza nei confronti dell’avvocato Alberti Casellati, prima donna a sedersi sullo scranno più alto di Palazzo Madama, hanno provocato l’irritazione dei residenti e commercianti di via Euganea. In quella via, in un elegante edificio di tre piani color giallo ocra, abitano la neopresidente del Senato e il marito Giambattista, legale anche lui e contitolare (insieme alla moglie) dello studio in via Altinate specializzato in diritto di famiglia. Anzi, come tengono a sottolineare i due, nell’annullamento dei matrimoni davanti alla Sacra Rota.
La protesta dei vicini di casa
Il problema però, adesso, non è di tipo coniugale. Ma di quieto vivere con i vicini di casa, imbufaliti per l’ordinanza emanata dal Comune di Padova che, su richiesta del ministero dell’Interno via questura, ha disposto il divieto di sosta permanente fino a data da destinarsi. «Ma che senso ha – sbotta un barista della zona – prendere una decisione del genere quando tutti sanno che la neopresidente del Senato sta a Roma cinque giorni su sette da ormai ventiquattro anni, cioè da quando è stata eletta per la prima volta in parlamento nel 1994?». «Già in centro a Padova ci sono pochi parcheggi – gli fa eco una signora che abita a due passi dallo stabile della numero uno di Palazzo Madama – E adesso, per attuare questo provvedimento assurdo, ci portano via pure quelli riservati a noi residenti». «Ma dai – sorride un’altra signora di passaggio – Non ci credo. Non faranno mai una cosa simile. E poi per quale motivo? Ma lo sanno oppure no che l’avvocato Alberti Casellati torna in città soltanto il sabato e la domenica e per di più non tutte le settimane?». Non è ancora chiaro se lo stesso provvedimento sia stato preso per la residenza di Roberto Fico, presidente della Camera, a Napoli. Intanto la neopresidente del Senato ha in agenda l’incontro (probabilmente a Palazzo Balbi a Venezia) con il governatore del Veneto Luca Zaia.
Le consultazioni
Mercoledì 4 aprile, la presidente del Senato è stata la prima ad essere ricevuta dal capo dello Stato Sergio Mattarella nel primo giorno di consultazioni per la formazione del nuovo governo. «Lo strappo tra Berlusconi e Salvini è un’ipotesi che non è nelle cose – ha garantito, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero la stessa Casellati –. Il centrodestra governa, e anche bene, tante importanti Regioni e città, e lo fa da oltre venti anni. Ci sono state fasi in cui Forza Italia aveva più consensi della Lega, mentre oggi accade il contrario. La collaborazione e l’intesa non sono però mai mancate, a riprova che c’è un comune sentire su come affrontare e risolvere i problemi del Paese». Casselati ha illustrato quella che dovrebbero essere la priorità del nuovo governo: «Senz’altro la riforma fiscale, la tassazione su lavoratori e imprese è a livelli non più tollerabili. Bisogna dare ossigeno alle famiglie e a quanti creano posti di lavoro. Lo sviluppo – ha sottolineato la presidente padovana – passa soprattutto per un sistema più giusto, più equo, più competitivo». Come da prassi, la presidente del Senato è uscita dal Quirinale dopo l'incontro col capo dello Stato senza rilasciare dichiarazioni.