4 gennaio 2018 - 08:59

M5s, assalto alle candidature. E Maniero avvisa: «Io ci sono»

L'ex sindaco di Mira ha sciolto le riserve, mentre i parlamentari uscenti sono quasi tutti ricandidati

di Monica Zicchiero

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VENEZIA Ressa di candidature venete per le Parlamentarie del M5S in vista delle politiche di marzo. «Un assalto, tantissimi attivisti si sono candidati», sorride Francesca Betto, avvocato, 41 anni, già consigliera comunale a Padova che si è proposta al Senato. Nella marea di aspiranti con più di qualche chance ci sono lei e c’è anche Alvise Maniero, 31 anni, primo sindaco grillino di Mira che nel 2012 ruppe il monopolio di amministrazioni di centrosinistra. Dopo mesi passati a rifiutare le insistenze dei compagni del movimento, Maniero ha deciso di proporsi. «Spero di aver fatto bene», sorride. Nel Movimento pensano che abbia fatto bene e fino all’ultimo lo hanno implorato. Betto e Maniero sono due dei volti nuovi delle parlamentarie, le primarie dei pentastellati, che si svolgeranno online appena si sbroglieranno gli adempimenti burocratici, fra qualche giorno.

Alvise Maniero durante il suo mandato di sindaco a Mira (archivio)
Alvise Maniero durante il suo mandato di sindaco a Mira (archivio)

I parlamentari uscenti

Intanto, i parlamentari uscenti sono quasi tutti ricandidati: i deputati Silvia Benedetti, Francesca Businarolo, Mattia Fantinati, Arianna Spessotto, Federico D’Incà ed Emanuele Cozzolino e i senatori Giovanni Endrizzi e Gianni Girotto. Non ci saranno i deputati Marco Da Villa e Marco Brugnerotto, che passano la mano, e il senatore Enrico Cappelletti. «Sarebbe il terzo mandato. - spiega - Mi avrebbe fatto piacere continuare il lavoro interrotto ma proseguirà su gambe altrui». Non ci sarà neanche Massimo Colomban, imprenditore trevigiano, ex assessore alle Partecipate nella giunta romana di Virginia Raggi. «Parliamo un linguaggio diverso io e il movimento - mette in chiaro – Per il M5s la ripartenza dell’economia non è una priorità. Ero andato a Roma per dare un contributo con una promessa di attenzione sulle imprese. Non è andata così». L’attività politica di Colomban continua in forma di think tank con Rete Sì. Se il M5S sia scalabile grazie all’apertura alle candidature della società civile nella seconda fase di votazioni per i collegi uninominali o meno, poco importa. «Consiglierei agli imprenditori di candidarsi – dice Colomban – Dovrebbero confrontarsi ai massimi livelli della politica per cambiare il paese». E se il massimo livello, un ministero, arrivasse per lui?«Sarà difficile».

I volti nuovi

I volti nuovi del M5s in Veneto sono quelli degli amministratori: Liliana Zaltron di Vicenza,consigliera uscente, Gilberto Boscolo, braccio destro del sindaco di Chioggia Alessandro Ferro ed ex consigliere, Antonio Candiello, attivista contro il rischio chimico a Marghera. E Maniero, eletto quando aveva 26 anni: per fare il sindaco lasciò indietro gli ultimi esami all’università. Ora ne ha 31, ha rimesso a posto la situazione in facoltà e con la compagna Elisa ha un bimbo di due anni, Leo, e un altro bimbo in arrivo a maggio. «Stare lontano da casa non mi attira ma con Elisa abbiamo deciso che ogni lavoro richiede un sacrificio di tempo – spiega – Mi sono consultato con i parlamentari ed è stata una scelta sofferta, maturata in famiglia: non avrei voluto rimpiangere di aver perso un’occasione».

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