Veneto, 23 ottobre 2017 - 00:32

Referendum, dal Pd a Forza Italia. «Ora trattativa col governo»

Manildo: «Da sindaco dico: ora viene il bello»

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VENEZIA Referendum, dopo il quorum e i risultato (i sì hanno raggiunto il 98%) è tempo delle reazioni. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale Stefano Fracasso, riguardo all’esito del referendum sull’autonomia del Veneto, ha detto: «Un segnale chiaro che conferma la voglia di autonomia dei veneti. Al risultato hanno contribuito in maniera importante anche gli elettori del Pd senza i quali non si sarebbe raggiunto il quorum. Con il voto del referendum finisce anche il tempo degli slogan e si apre quello del confronto sull’autonomia concreta che vogliamo dare al Veneto, a partire dalle competenze rispetto alle quali noi abbiamo già avanzato le nostre proposte. Al presidente Zaia chiediamo di sgomberare una volta per tutte il campo dai discorsi sul residuo fiscale o sul “saremo come Bolzano” e aprire un vero percorso che coinvolga gli enti locali e le categorie economiche e sociali. Ci aspettiamo quindi che quanto prima il presidente venga in Aula e apra il confronto». «Il plebiscito non c’è stato - conclude Fracasso - e se Zaia utilizzasse il risultato ai fini elettorali sarebbe il primo a tradire le aspettative dei veneti».

M5s

«Oggi è il giorno della democrazia e dell’autodeterminazione. I cittadini veneti hanno partecipato in massa per dare ai consiglieri regionali e al Governo centrale il mandato di richiedere più competenze per la nostra regione. Dopo una partecipazione così grande nessuno dovrebbe tirarsi indietro e da Roma sarebbe inopportuna ogni forma di resistenza. Tuttavia ci aspettiamo un percorso tortuoso di trattative con Roma e diciamo da subito che il M5S vuole parteciparvi con suoi rappresentanti ai tavoli. Il M5S ha sostenuto questo referendum ed il Sì all’autonomia e chiede al Consiglio regionale di procedere velocemente nella stesura della legge con le richieste da presentare al Governo», hanno detto i consiglieri regionali del gruppo M5S Veneto.

Il sindaco di Treviso

«È la democrazia, bellezza! Potrebbe essere questo il titolo della giornata di oggi in cui i cittadini di Treviso, della provincia, del Veneto, in tanti, si sono recati alle urne. La mia posizione è sempre stata chiara. Il quesito era tale che era impossibile non dire sì. Ora incomincia il bello e sull’onda di questo risultato dobbiamo lavorare per concretizzarlo al più presto», ha detto il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo sull’esito del referendum consultivo sull’autonomia del Veneto. «Il mio - spiega - è stato un sì di garanzia per il bene dei miei cittadini, un sì per consentire che in futuro si possa con maggiori risorse, con tempi certi e più veloci, mettere in sicurezza le scuole dei nostri figli, dare servizi a famiglie ed anziani, ripensare lo sviluppo della città, tappare le buche nelle strade, prevenire le tragedie causate dal maltempo e dal terremoto. Ora da sindaco, che ogni giorno è chiamato a fare i conti con una coperta troppo corta, affermo che inizia il bello. Il percorso per l’autonomia poteva iniziare anche senza Referendum - sottolinea - ma i cittadini si sono espressi con chiarezza e ora la politica dovrà dimostrarsi all’altezza delle attese. Per questo mi auguro che si proceda compatti. A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità. Ora va portato velocemente a compimento il percorso dell’autonomia, e, lontani dalle ideologie di partito, bisogna aprire una negoziazione nel solco della Costituzione dell’articolo 116». «Noi sindaci - conclude - ci siamo e vogliamo, in qualità di istituzione più vicina ai cittadini, essere seduti al tavolo delle trattative. Dobbiamo e possiamo fare la nostra parte - chiude - per il bene delle nostra Città e del nostro Veneto».

Donazzan

«Da quando sono assessore regionale ho assistito, per certi versi impotente, alla sperequazione nella gestione delle risorse, nella possibilità di agire tra le Regioni italiane. Il Veneto è sempre stato maltrattato rispetto a Sicilia, Trentino, Campania e Alto Adige. Da oggi potremo avere la possibilità di rimettere un po’ di giustizia», ha detto l’assessore all’Istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, commentando l’esito positivo del referendum consultivo per l’autonomia del Veneto. «Diciamo alle Regioni, che hanno avuto in questi anni trattamenti di privilegio o di benevolenza anche quando dimostravano di non saper ben amministrare, che vogliamo più autonomia perché vogliamo più responsabilità per tutti. Questo è solo il primo passo. Ora il Governo non potrà non ascoltarci e dovrà necessariamente accogliere le nostre istanze», sottolinea la referente della giunta Zaia. «Se i Veneti hanno potuto esprimersi è grazie a Forza Italia che ha proposto un quesito ragionevole e una legge che ha retto l’impugnativa alla Corte Costituzionale: un fatto storico, tutte le precedenti leggi e richieste di referendum vennero bocciate. Questo è un gran risultato», aggiunge il coordinatore provinciale di Forza Italia Vicenza Matteo Tosetto.

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