11 gennaio 2018 - 10:21

Vaccini, Lorenzin accusa Salvini: «Lega no vax. Il Veneto era sotto soglia sicurezza»

Il ministro contro il leader del Carroccio. E sui Pfas: «Abbiamo avviato un forte dialogo con la Regione»

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VENEZIA Vaccini e Pfas. Intervenendo alla trasmissione radiofonica «24 Mattino» su Radio 24 il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha risposto al leader della Lega, Matteo Salvini, che ha lanciato la proposta di togliere l’obbligo vaccinale citando il caso del Veneto e alla querelle sempre col Veneto scatenata sul caso Pfas e la plasmaferesi.

Vaccini

La posizione di Matteo Salvini e della Lega è «chiaramente no-vax», ha detto la Lorenzin. «Dichiarare come fa Salvini - ha detto il ministro - “io sono a favore dei vaccini” e poi parlare contro l’obbligo è una furbata. E’ la posizione tipica dei no vax. Lo è lui e lo sono i compagni di partito che al Senato, durante il dibattito sulla legge sull’obbligo, hanno sostenuto le peggiori tesi antiscientifiche, contro il mondo della scienza italiano e mondiale, portando dei falsi dati». Secondo Lorenzin non è vero che il Veneto togliendo l’obbligo ha avuto ottimi risultati, come affermato da Salvini. «È falso, il Veneto non ha avuto questi risultati - ha ribadito -. Il Veneto ha fatto una propria normativa, ha speso risorse in campagne per le vaccinazioni ma in realtà non ha raggiunto risultati e stava sotto le soglie di sicurezza sia per l’esavalente sia per morbillo e rosolia. Non è vero neanche che nessuno nel mondo ha reso obbligatori i vaccini, vari Paesi hanno qualche forma di obbligo e adesso la Francia ha una norma più stringente della nostra e si sta discutendo in Europa su come armonizzare i calendari vaccinali. La Lega ha fatto di questi punti antiscientifici una propria battaglia, ricordo che appoggiarono Stamina, e addirittura continuavano a proporre in Senato emendamenti per utilizzare il metodo in Veneto quando era già emerso che Vannoni era un truffatore, mi preoccupa che si continui a perseverare su questi punti da parte di chi si candida a governare l’Italia».

Pfas

«Abbiamo avviato un forte dialogo con la Regione Veneto consigliando alcuni passaggi che permettano di fare una vera sperimentazione sulla plasmaferesi, perché dobbiamo essere certi che non ci siano effetti negativi da questa pratica». Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin rispondendo a una domanda sull’uso della plasmaferesi, la tecnica di separazione selettiva di plasma dal sangue per rimuovere dal circolo sanguigno sostanze nocive o tossiche, in Veneto per eliminare i Pfas (le sostanze perfluoroalchiliche) dal sangue. «Anche a Brescia entrò il metodo Stamina dentro l’ospedale senza che ci fosse un protocollo - ha ricordato Lorenzin -. In Veneto abbiamo un tema molto grave di inquinamento da Pfas, è il secondo caso al mondo, ma non abbiamo nessuna prova che la plasmaferesi elimini la sostanza, e non abbiamo idea degli effetti sull’organismo a medio termine. In Veneto avrebbero dovuto avviare una procedura di sperimentazione con un comitato bioetico, perché non ci sono precedenti. Noi comunque ora abbiamo avviato un forte dialogo con la Regione, consigliando alcuni passaggi che permettano di fare una sperimentazione prima, perché dobbiamo essere certi che non ci siano effetti negativi».

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