10 febbraio 2018 - 09:18

Carnevale, carri e ironia. Sfilata blindata con il sindaco tra le maschere

Il «Venerdì Gnocolar» nel Bacanal numero 488

di Davide Orsato

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VERONA In molti se la ricorderanno per il Kim Jong-Un incattivito, evidentemente in modalità pre-olimpiadi che bisticcia con Trump: uno scherzoso rito apotropaico da parte del gruppo Cappello di Pozzomoretto, per scacciare i nefasti presagi di un conflitto tra emisferi. O forse per il carro più grande di sempre che abbia mai attraversato il centro storico.

Lo ha portato a Verona la Compagnia del Tiratardi, di Zimella, ma viene da più lontano: era stato allestito, infatti, per il carnevale di Acireale (Catania) quindi trasportato nella provincia scaligera pezzo per pezzo. È il primo di una lunga serie che affronta i temi ambientali: lo scioglimento dei ghiacciai, con l’orso in fuga realizzato dal «Sasso» di Rosegaferro, fino all’inquinamento del mare, al centro del carro di Roverchiaretta.

Il Bacanal numero 488 non si è risparmiato nemmeno sulle questioni sociali... e social: c’è il carro anti - Zuckerberg, dove il patron di Facebook appare nelle fattezze di un ragno pronto a tramare insidie, c’è quello - da Nogara - che stigmatizza con un sorriso la ludopatia, prendendosela con i gratta e vinci. Una sfilata del Venerdì Gnocolar in cui non mancava nessuno, con pace fatta (o almeno tregua) tra i gruppi storici e tra le più partecipate degli ultimi anni nonostante il tempo incerto: le stime, sempre difficili da fare, parlano di presenze che vanno dalle 60 mila alle centomila.

È stata la sfilata più blindata, con camion piazzati di traverso ad ogni incrocio a raso. Sono stati utilizzati i rimorchi con «vela» per la pubblicità, ma perfino i mezzi di una ditta di autospurghi. Poche le intemperanze: naturalmente gruppi di giovani non hanno rinunciato alle battaglie a colpi di uova e farina (soprattutto nella zona di volto San Luca) e ci sono stati perfino sequestri di queste «materie prime» da parte della polizia municipale. Ma per il resto gli interventi da parte delle forze dell’ordine si sono limitati a redarguire qualche ubriaco. Insomma, l’inconveniente principale è stato proprio «la buca» spuntata in mattinata in corso Porta Nuova, che ha obbligato i carri a deviare nell’altra carreggiata. Tra i carnevalanti, anche il sindaco Federico Sboarina, a piedi nel corteo, che ha parlato di «grande occasione turistica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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