VERONA
Carnevale, carri e ironia. Sfilata blindata con il sindaco tra le maschere
Il «Venerdì Gnocolar» nel Bacanal numero 488
VERONA In molti se la ricorderanno per il Kim Jong-Un incattivito, evidentemente in modalità pre-olimpiadi che bisticcia con Trump: uno scherzoso rito apotropaico da parte del gruppo Cappello di Pozzomoretto, per scacciare i nefasti presagi di un conflitto tra emisferi. O forse per il carro più grande di sempre che abbia mai attraversato il centro storico.
Lo ha portato a Verona la Compagnia del Tiratardi, di Zimella, ma viene da più lontano: era stato allestito, infatti, per il carnevale di Acireale (Catania) quindi trasportato nella provincia scaligera pezzo per pezzo. È il primo di una lunga serie che affronta i temi ambientali: lo scioglimento dei ghiacciai, con l’orso in fuga realizzato dal «Sasso» di Rosegaferro, fino all’inquinamento del mare, al centro del carro di Roverchiaretta.
Carnevale, sfilata in centro
Il Bacanal numero 488 non si è risparmiato nemmeno sulle questioni sociali... e social: c’è il carro anti - Zuckerberg, dove il patron di Facebook appare nelle fattezze di un ragno pronto a tramare insidie, c’è quello - da Nogara - che stigmatizza con un sorriso la ludopatia, prendendosela con i gratta e vinci. Una sfilata del Venerdì Gnocolar in cui non mancava nessuno, con pace fatta (o almeno tregua) tra i gruppi storici e tra le più partecipate degli ultimi anni nonostante il tempo incerto: le stime, sempre difficili da fare, parlano di presenze che vanno dalle 60 mila alle centomila.
È stata la sfilata più blindata, con camion piazzati di traverso ad ogni incrocio a raso. Sono stati utilizzati i rimorchi con «vela» per la pubblicità, ma perfino i mezzi di una ditta di autospurghi. Poche le intemperanze: naturalmente gruppi di giovani non hanno rinunciato alle battaglie a colpi di uova e farina (soprattutto nella zona di volto San Luca) e ci sono stati perfino sequestri di queste «materie prime» da parte della polizia municipale. Ma per il resto gli interventi da parte delle forze dell’ordine si sono limitati a redarguire qualche ubriaco. Insomma, l’inconveniente principale è stato proprio «la buca» spuntata in mattinata in corso Porta Nuova, che ha obbligato i carri a deviare nell’altra carreggiata. Tra i carnevalanti, anche il sindaco Federico Sboarina, a piedi nel corteo, che ha parlato di «grande occasione turistica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA