14 febbraio 2018 - 13:19

Vicenza, l’Oriente e gli affari. Ecco il tecnico-turistico che insegna anche il cinese

La prima classe al Galilei di Arzignano. «Lo chiedono le aziende»

di Andrea Alba

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ARZIGNANO Il cinese «raddoppia» nelle scuole superiori della provincia. All’istituto tecnico Galilei di Arzignano è stato avviato un indirizzo «Tecnico Turismo» che, da settembre, vedrà impegnati per cinque anni i ragazzi con tre ore alla settimana nella lingua dell’ex Impero Celeste, oltre ad altre due lingue straniere. La proposta, che si aggiunge a quella ormai più che decennale attivata al linguistico Pigafetta di Vicenza, dopo il via libera regionale nelle scorse settimane ha subito fatto breccia: «Gli iscritti sono stati 31, attiveremo sicuramente una prima – dichiara il preside Carlo Alberto Formaggio - il nostro indirizzo, rispetto a quello del Pigafetta che è più letterario, vedrà lo studio della lingua focalizzarsi su conversazione e commercio».

Un grande impegno

Il nuovo indirizzo si aggiunge a quelli già presenti nell’istituto tecnico – in particolare chimica, materiali e biotecnologie finalizzate a cuoio e sanità, oltre ad amministrazione e finanza – ed è «una sfida avviata con un forte sostegno da parte dell’amministrazione comunale, oltre che dell’imprenditoria locale - osserva Formaggio – formeremo figure professionali che sapranno sia approcciarsi con i tanti operatori commerciali cinesi presenti in quest’area, sia dare alle aziende la possibilità di espandersi». Di certo, l’impegno linguistico chiesto ai futuri studenti sarà cospicuo. Delle 32 ore settimanali, da programma 19 sono dedicate alle materie che non possono mancare in un istituto tecnico e in ogni scuola: italiano, storia, matematica, informatica, diritto, scienze della terra, fisica, educazione fisica e religione. Ma le altre 13, discipline di indirizzo, sono concentrate sulle lingue straniere: tre ore di inglese, tre di cinese obbligatorie e tre di una terza lingua a scelta fra spagnolo, tedesco e francese. Si aggiungono nel biennio economia aziendale e geografia, nel triennio sostituite da discipline turistiche aziendali e legislazione turistica, senza che vengano meno le ore di lingua straniera. L’obiettivo, come riporta la scheda tecnica che illustra l’indirizzo, è far conseguire un diploma «decisamente spendibile nel mondo del lavoro», con possibilità di sbocco nei servizi al turismo ma anche nella logistica e nell’import-export delle aziende, nelle pubbliche relazioni (ovviamente con un occhio al lontano Oriente), nelle compagnie aeree e di trasporti.

«Diplomati ambitissimi»

«I diplomati che hanno queste competenze linguistiche sono ambitissimi, nel mondo del lavoro – osserva Paolo Girelli, consigliere del raggruppamento Ovest di Confindustria Vicenza e presidente di Ilsa Spa – l’indirizzo che è stato attivato ad Arzignano andrà a beneficio non solo della concia ma di tutto il territorio. Il fatto di avere in azienda persone che parlano cinese e hanno dimestichezza con questo mercato, enorme e che continua a crescere del 7 per cento l’anno, è fondamentale. Oltre a lavorare per portare turisti in Italia dobbiamo puntare a portare i nostri prodotti là: è un’area strategica da cui le aziende italiane sono rimaste fuori per troppo tempo». Per l’istituto tecnico arzignanese l’attivazione del corso «è una grande soddisfazione, le iscrizioni sono state superiori al previsto e non era scontato» conclude Formaggio.

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