8 marzo 2018 - 16:02

Muore all’improvviso mamma di 24 anni, era da tempo in cura per l’anoressia

La giovane si è sentita male davanti al compagno. Aperta un’inchiesta

di Benedetta Centin

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VILLAVERLA (Vicenza) Era a poca distanza da casa, da quella che da soli pochi giorni era diventata la sua nuova casa, il nido in cui ricominciare con un nuovo compagno. Era ancora legata però alla maledetta catena dei disturbi alimentari che da troppo tempo scavavano il suo corpoe per i quali solo alcuni mesi fa aveva detto no a un periodo di cure in una struttura «chiusa». Pochi istanti e il suo cuore ha smesso di battere, e non c’è stato massaggio o scossa che l’abbia rimesso in moto. Pochi istanti e il sorriso di Giovanna Zorzi, 24 anni, mamma e dipendente di uno studio dentistico, si è spento con lei. Quel sorriso è immortalato nei tanti scatti postati su Facebook, con il suo cucciolo, il suo bellissimo bimbo di tre anni, e con il suo nuovo amore. Lui, Nicola, 31 anni, era accanto a lei quando, mercoledì, si è sentita male alla guida dell’auto, per strada, a Villaverla, nel Vicentino. Ha subito dato l’allarme, preoccupato. I paramedici del Suem l’hanno rianimata a lungo davanti agli occhi atterriti del fidanzato che ha sperato fino all’ultimo che si riprendesse, che fosse solo un brutto incubo. E anche la corsa all’ospedale di Santorso non è valsa a nulla: Giovanna è morta.

L’autopsia

Un «black out» senza ritorno che solo l’autopsia disposta dalla procura di Vicenza, che ha aperto un’inchiesta, potrà chiarire. I medici per ora parlano di infarto per la ragazza originaria di Cogollo del Cengio, paese ai piedi dell’Altopiano di Asiago, dove il fratello Marco è consigliere comunale di minoranza. Quel fisico già debilitato da tempo potrebbe non aver retto. Quei disturbi nei quali avrebbe tentato di rifugiare le sue sofferenze, le sue contraddizioni fin da adolescente, dai 16 anni, quei rifiuti netti e a tratti eccessi a tavola con i quali aveva reso più spigoloso il suo corpo, senza intaccare però il suo sorriso, l’avrebbero provata. Togliendole quello scudo, quella forza e tenacia propria dei 24 anni: «Io brucio molto, è lo stress» raccontava. Ma chi le voleva bene, chi per tanto tempo aveva cercato di aiutarla standole accanto con comprensione e amore incondizionato, facendola seguire da strutture specializzate, sapeva che la realtà era un’altra. Abbastanza diversa.

La perdita del padre

E la perdita del padre di 59 anni sarebbe stato un’ulteriore prova difficile per lei da affrontare. Senza preavvisi, scorso agosto. Quell’amato papà Patrizio, punto di riferimento di tutta famiglia, titolare in paese di una ditta di impianti idraulici, l’aveva «lasciata». E poi la fine del matrimonio, della vita a due con il padre di suo figlio. Un’altra montagna da scalare con un fisico che oscillava di peso giorno dopo giorno.

I colleghi al lavoro

Eppure il suo sorriso rimaneva indelebile. «Nonostante i problemi degli ultimi anni era sempre solare, siamo stravolti, disperati e stentiamo a crederci – parla, commosso, Antonio Regretti, titolare dell’ambulatorio dentistico Erre Dental di Schio in cui Giovanna lavorava da sei mesi – aveva anche detto di aver preso dei chili da quando lavorava qui, pensavamo fosse più serena. E’ inspiegabile, una grandissima tragedia».

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