8 marzo 2018 - 09:49

Pochi iscritti, scuola falegnami a rischio chiusura. L’ira delle aziende

Per i giovani l’istituto professionale «non è prestigioso»

di Raffaella Forin

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BASSANO (VICENZA) Li cercano prima che concludano il ciclo di studi delle superiori, spesso anche in quarta, corteggiandoli fino all’esame di maturità. A volte se li contendono e, capita, che se li rubino. Le aziende del Bassanese sono sempre più a caccia di giovani diplomati negli istituti professionali e tecnici. Nel distretto produttivo che ruota attorno alla città del Grappa sono molte le realtà che devono fare i conti con la carenza di personale specializzato. Tra le situazioni più gravi, quella del settore legno, un tempo tra i più rappresentativi dell’economia locale .

La preoccupazione degli istituti professionali

All’istituto professionale Scotton di Bassano, tra i pochissimi ormai a formare queste figure evoluzione dei falegnami di un tempo, sono in continuo calo le iscrizioni all’indirizzo «arredo e fornitura d’interni». «Fatichiamo a formare una classe: nell’attuale quinta sono dieci gli studenti, che abbiamo unito a quelli di altri indirizzi», spiega il dirigente scolastico Mario Maniotti. Dieci diplomandi con un lavoro assicurato. «Gli imprenditori locali ci chiedono i nominativi dei ragazzi già a metà dell’anno scolastico per contattarli e proporre loro un posto nelle aziende» fa sapere il preside. Ora però c’è il rischio di perdere il corso. Un’eventualità che oltre a preoccupare la scuola e i docenti, mette in allarme il mondo imprenditoriale locale che nei mesi scorsi ha scritto al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, a Giorgio Corà dell’Ufficio territoriale di Vicenza, a Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione chiedendo di garantire la sopravvivenza del diploma di indirizzo. «Quello di Bassano è l’unico istituto in zona con il corso specifico per il settore legno – hanno scritto - Un’eventuale soppressione andrebbe a sottrarre ai ragazzi l’opportunità di trovare un lavoro gratificante mentre le imprese rischiano di dover cercare altrove figure professionali».

Un diploma di alta competenza tecnologica

«Certo che ci prenotiamo gli studenti fin dalla classe quarta, mentre sono impegnati nelle aziende con l’alternanza scuola-lavoro - conferma Sandro Venzo, presidente del mandamento bassanese di Confartigianato - e se dimostrano capacità, ce li teniamo stretti attendendo che concludano gli studi. Questa situazione è il risultato di un retaggio culturale che ritiene di serie B la formazione proposta dagli istituti professionali e tecnici rispetto a quella liceale. In realtà oggi chi ottiene un diploma in questi ambiti raggiunge alti livelli di competenza tecnologica, che si somma alle doti personali di creatività, manualità e senso di responsabilità. Nelle nostre aziende usiamo la tecnologia spinta, fatta di strumenti sofisticati del valore di 500-600mila euro che richiedono personale altamente specializzato. In controllo numerico computerizzato, ad esempio, che ha un linguaggio e bisogna saperlo programmare». Che gli studenti del corso «legno» dello Scotton siano preparati lo conferma il primo posto ottenuto nel 2017 al concorso nazionale tra istituti, che quest’anno si svolgerà a Bassano, dal 19 al 21 aprile.

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