10 aprile 2018 - 10:07

Vicenza, elezioni comunali: Vertice Forza Italia e Lega, ma per il candidato unico serve ancora tempo

La partita a scacchi del centrodestra è destinata a continuare

di Gian Maria Collicelli

shadow

VICENZA Terzo incontro, terzo rinvio. La partita a scacchi del centrodestra vicentino è destinata a continuare. E con quella prosegue anche l’incertezza di un’area politica in cui convivono due candidati sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative del 10 giugno. Uno dei due, ovvero Fabio Mantovani sostenuto da Lega e Forza Italia, attende ancora la conferma definitiva della propria corsa verso Palazzo Trissino. E la giornata di lunedì ripete il copione di un film già visto. Con una novità sostanziale: al vertice convocato per il pomeriggio - e durato diverse ore - erano presenti solo gli esponenti di Lega e Forza Italia. Dunque, solo due delle quattro forze che rientrano nella coalizione che si era presentata al voto lo scorso 4 marzo alle elezioni politiche, che contava anche Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia-Udc. Dal faccia a faccia di queste due realtà sono state escluse. Il motivo? Al termine dell’incontro né il commissario regionale di Forza Italia, Adriano Paroli, né il suo omologo del Carroccio, Gianantonio Da Re, hanno risposto alle telefonate.

Lega e Forza Italia

Quel che si sa è che il dialogo fra i due partiti è stato sì incentrato sulle elezioni amministrative del prossimo giugno, ma con l’occhio rivolto per lo più sulla mappa dei Comuni sotto i 15 mila abitanti al voto in Veneto. Nelle due ore di faccia a faccia si è parlato anche di Vicenza e della situazione politica in vista del voto, ma la fumata è stata - di nuovo - nera: i maggiorenti veneti si sono dati appuntamento per un altro incontro entro la fine della settimana, stavolta allargato a tutte le forze della coalizione e stavolta - pare - in chiave decisiva. Anche perché al 10 giugno mancano due mesi esatti e al centro del tavolo c’è ancora la figura di Mantovani: l’ex-presidente dell’Ordine degli avvocati di Vicenza (si è dimesso proprio in concomitanza con la sua candidatura a sindaco, annunciata a dicembre e ufficializzata lo scorso gennaio) ha l’appoggio di due partiti su quattro. Per tutti gli esponenti di centrodestra l’obiettivo è «correre uniti in sostegno di un nome unico», ma al momento l’unità non c’è: Fratelli d’Italia appoggia la candidatura di Francesco Rucco (FdI e sei liste civiche) in virtù del fatto che lo considera «il miglior candidato per Vicenza». Da qui la volontà del partito di convincere la coalizione a spostarsi in sostegno di Rucco, il che però pare una missione impossibile, visto che sul consigliere di Idea Vicenza ci sarebbero i pareri contrari di Forza Italia e Lega. Viceversa, Fratelli d’Italia non digerisce il nome di Mantovani. Dunque uno stallo, tutto rinviato ai prossimi giorni. Quel che è certo, però, è che l’esclusione di lunedì del partito coordinato a livello regionale da Sergio Berlato non va nella direzione di una pacificazione. E quindi il cielo sopra il centrodestra vicentino che guarda alle prossime Comunali rimane ancora denso di nubi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA