6 dicembre 2017 - 10:46

Bologna, «manifesti fascisti davanti al Galvani». La Metropoli fa denuncia

Sono stati affissi dagli studenti di destra del Blocco Studentesco

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BOLOGNA — Dopo il caso del saluto romano a Marzabotto, della festa di beneficienza (poi saltata) a Budrio e della vendita di cimeli fascisti al mercato della Montagnola, ecco spuntare dei manifesti firmati dal movimento Blocco Studentesco, formazione di estrema destra legata a Casapound, di fronte alla sede del liceo classico Galvani. L’affissione, avvenuta presumibilmente tra la notte di domenica e lunedì scorsi, non è passata inosservata agli occhi della dirigente scolastica, Giovanna Cantile, che si è preoccupata di segnalarla immediatamente alla Città Metropolitana: «Ho mandato subito una mail per riportare l’accaduto».

La reazione della Città metropolitana

La reazione da parte dell’ente metropolitano non si è fatta attendere ed è scattata una denuncia per danneggiamento nei confronti degli autori del gesto. I manifesti di Blocco Studentesco, cinque o sei in tutto, secondo quanto riportato da Cantile, sono stati appesi alle antiche colonne del portico di via Castiglione, e prima di essere strappati (ad oggi infatti ne restano visibili sono i resti) raffiguravano il logo dell’associazione e una grossa scritta di stampo neofascista: «Devoti alla Vittoria». Ora non resta che rimuovere quanto rimasto dei manifesti, per eliminare le colle utilizzate sarà necessario il lavoro di una ditta specializzata e, fanno sapere dalla Città Metropolitana, di «un intervento mirato al ripristino corretto del rivestimento delle colonne». Un’operazione complicata che in tutto richiederà circa un migliaio di euro proprio perché effettuata su un bene protetto dalla Soprintendenza.

La denuncia

Per questo motivo, e a fronte del peso politico del gesto, è arrivata immediata la decisione di far scattare la denuncia: «Denunceremo per danneggiamento il Blocco Studentesco — dice Daniele Ruscigno, consigliere metropolitano con delega a Scuola, Istruzione, Formazione, Edilizia scolastica — e abbiamo invitato il liceo a fare altrettanto. Questo intervento ci costerà un migliaio di euro che in questo periodo non sono pochi per le nostre casse, ma riteniamo che certi messaggi e certe azioni non possano farci rimanere indifferenti». Ma dal centralissimo liceo, la dirigente Cantile fa sapere che sul caso dei manifesti comparsi nel portico non c’è la volontà di seguire la strada indicata dalla Città Metropolitana: «Non denunceremo, Ruscigno farà la denuncia per raccogliere i fondi», afferma la dirigente che preferisce non affrontare neanche la vicenda dal punto di vista politico. «A me non interessa il contenuto dei manifesti, mi interessa che hanno imbrattato il portico della scuola e che non era bello a vedersi», continua Cantile che anzi spiega come i ragazzi di Blocco Studentesco si erano già visti dalle parti del Galvani. «Non è la prima volta che vengono, ci sono tutti gli anni, di solito distribuivano dei volantini ai ragazzi all’uscita della scuola».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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