26 marzo 2018 - 08:56

Bologna, la veglia dei ragazzi per il 15enne suicida: «Il tuo sorriso, che non si dimentica»

Un’insegnante, in lacrime: «Era un ragazzo gentile, educato e sensibile, forse anche troppo». Il monito del parroco: «Non esistiamo per far soffrire gli altri, ma per donare amore». Lunedì pomeriggio i funerali

di Beppe Facchini

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BOLOGNA - Parole strozzate dalle lacrime, abbracci e un foglio con alcuni pensierini, scritti dai compagni della parrocchia frequentata dal ragazzo, regalato ai genitori seduti in prima fila. È così che si è svolta domenica sera, nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria, la veglia in memoria di F.M., il 15enne che giovedì scorso si è tolto la vita gettandosi dal settimo piano del palazzo in cui si era trasferito soltanto un paio d’anni fa, insieme al resto della famiglia originaria del sud Italia. «Non esistiamo per far soffrire gli altri, ma per donare amore» ha ricordato don Tarcisio Nardelli, il parroco che lunedì pomeriggio celebrerà i funerali del ragazzo e che, dalle colonne del Corriere di Bologna, ha già annunciato l’intenzione di affrontare il tema del bullismo durante la sua omelia.

Il ricordo dei coetanei in parrocchia

Procura ordinaria e quella minorile sono comunque ancora a lavoro per capire se davvero il giovane abbia deciso di compiere il suo gesto estremo a causa delle presunte offese e delle vessazioni subite a scuola, ma nel frattempo, sul sagrato della parrocchia, poco prima della veglia, nessuno ha voluto parlare di bullismo. Piuttosto, tutti hanno preferito ricordare il 15enne come un ragazzo sì riservato, ma disponibile con chiunque e soprattutto con un sorriso difficile da dimenticare. Un sorriso che «rimarrà per sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri», come hanno scritto in una lettera, donata ai famigliari, i ragazzi coi quali il giovane aveva condiviso l’esperienza da animatore per bambini in parrocchia, durante l’estate.

Il parroco: «Noi con il cuore pieno di domande»

«Quanto successo ci lascia il cuore pieno di domande» ha inoltre sottolineato don Nardelli all’inizio della veglia, cominciata con la lettura del celebre passo del Vangelo di Luca in cui Gesù, al momento della crocifissione, dice: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».

Un’insegnante: «Era un ragazzo sensibile»

«Era un ragazzo gentile, educato e sensibile. Forse anche troppo, per questo non è riuscito a superare la tristezza che qualche volta la vita ci costringe a conoscere» ha invece detto in lacrime un’insegnante salita sul pulpito per un ricordo del giovane, esattamente come hanno fatto anche persone presenti: dai catechisti della parrocchia ad alcuni residenti della zona che non ha mai conosciuto F.M. ma che hanno voluto comunque dimostrare la propria vicinanza, e quella di tutta la comunità, ad una famiglia a pezzi dopo quanto accaduto. La veglia è terminata con la preghiera del Padre Nostro recitata tenendosi tutti per mano, stretti attorno ai famigliari del ragazzo.

I funerali

I funerali sono previsti lunedì pomeriggio, alle 14.15, sempre nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria.

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