Bologna, 2 ottobre 2017 - 15:05

Bologna, aggredito con badile e coltello: «Non mettere i volantini in buchetta»

La vittima è un 39enne di origini egiziane: è grave. Ad aggredirlo un 27enne italiano che si è costituito

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BOLOGNA - Ha appoggiato la bici al palo, nel cestino i volantini di una pizzeria piegati in una scatola di cartone, probabilmente come altre volte è entrato nel cortile del condominio Acer di via Scipione dal Ferro. Cassetta dopo cassetta, un egiziano di 39 anni ha lasciato i volantini fino a quando non è arrivato tra i civici 5 e 7 ed è stato aggredito da uno dei residenti del condominio, un italiano di 27 anni con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, che ieri nel tardo pomeriggio assieme al suo avvocato si è costituito al Commissariato della Bolognina. Anche se aveva le ore contate, perché il cerchio degli investigatori si stava ormai chiudendo.

L’AGGRESSIONE - Prima un acceso diverbio, poi una colluttazione, fino a quando l’italiano non rimedia un badile, e colpisce l’egiziano più volte. Lui cerca come può di difendersi fino a quando l’aggressore non gli sferra una coltellata al torace. Secondo la versione dell’italiano, che confessa di averlo colpito al torace, il coltello però non era suo ma lo avrebbe sfilato all’egiziano. Questo è uno degli elementi al vaglio degli investigatori. Sul posto sono intervenute una volante, la scientifica della polizia e gli uomini del Commissariato della Bolognina.

DENUNCIATO - L’uomo, dopo la confessione, è stato denunciato per lesioni aggravate per futili motivi e possesso di oggetti atti ad offendere. Al momento sembrano quindi esclusi motivi razziali legati all’aggressione.

«NON VOGLIO PUBBLICITA’» - Sono passate da poco le 11 del mattino, l’egiziano dopo aver battuto tutta la zona della Cirenaica con la consegna della pubblicità arriva nel cortile dei condomini Acer e citofona a diversi campanelli per farsi aprire il portone e lasciare i volantini. Contemporaneamente arriva uno dei residenti, un 27enne di origini sarde che da tempo abita a Bologna, con due cani e urla: «Non devi entrare all’interno del palazzo. Non voglio la tua pubblicità, ci sono delle cassette anche fuori dal portone, lascia lì le tue cose». L’egiziano continua a fare il suo lavoro mentre l’altro va a casa, lascia i due cani e torna giù nel cortile per verificare se l’egiziano è andato via. Invece è ancora lì. Nasce una nuova discussione, ma questa volta dalle parole si passa ai fatti. L’italiano va in cantina e prende un badile. Alla polizia si sarebbe giustificato dichiarando che l’altro aveva impugnato un bastone. Comunque, inizia una violenta colluttazione, prima i colpi di badile, poi la coltellata al torace. L’egiziano si accascia sanguinante a terra. È soccorso da un vicino di casa, che chiama il 118 e la polizia. Per lui le condizioni sono serie. Ma anche l’italiano va in ospedale, dopo essere fuggito, e qui gli certificano 15 giorni di prognosi.

I VICINI - Dove si è consumata l’aggressione sono rimasti una decina di volantini, la pala nel giardino, il bastone e tra l’erba una metà del coltello. Le urla hanno richiamato i vicini ma nessuno di loro ha avuto il coraggio di scendere in cortile. «Quando sono sceso in cortile — racconta uno dei primi signori che ha soccorso l’egiziano — l’aggressore era fuggito. L’altro cercava di tamponare la ferita, la maglia era sporca di sangue». E ancora: «Ho sentito le urla ma non ho avuto il coraggio di scendere. Da tempo denunciamo all’Acer una situazione invivibile in questo cortile. Ma non ci ascoltano, ci vogliono controlli».

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