Bologna, 8 ottobre 2017 - 11:06

Merola-Critelli, lo strappo più duro
«Idiozie sulle coop». «Offese gravi»

Il sindaco a testa bassa contro il segretario. Che lo gela: «Insulti che non rivolgerei neanche a un avversario»

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BOLOGNA — L’anno zero dei rapporti tra il sindaco Virginio Merola e il segretario uscente del Pd Francesco Critelli porta una data ed è quella di sabato 7 ottobre. La giornata più buia per i due, quando mancano ancora un paio di settimane alla fine del congresso. Uno scontro durissimo e inedito, provocato dall’attacco alle «porte girevoli» che Critelli vorrebbe limitare con due anni di stop nel passaggio da un incarico amministrativo a uno nel mondo economico (a partire dalla cooperative), una proposta che Merola definisce «idiozia pura». Perché se per ipotesi il leader di Confindustria Emilia-Romagna «Alberto Vacchi decidesse di entrare in politica, gli devo dire: devi aspettare due anni?», si domanda il sindaco. Frasi che per Critelli sono «offese che non dovrebbero essere riservate nemmeno al più lontano degli avversari politici». «Da qualche tempo — osserva adirato il segretario — si assiste a uno spettacolo fatto di attacchi, colpi bassi e offese personali. Spiace, rammarica ed offende che certe parole provengano da chi, ricoprendo incarichi istituzionali di primaria importanza, dovrebbe contribuire invece a distendere gli animi».

Tra una settimana il voto dei primi circoli

Un congresso che a questo punto, a meno di una settimana dal voto dei primi circoli, diventa sempre più uno scontro totale tra sindaco e segretario (anche se, dopo giorni in cui due in pubblico si sono ignorati, sabato sera c’è stato un primo saluto a una manifestazione del Pd a San Pietro in Casale). Al centro c’è sempre l’aspro dibattito sulla cooperazione. Un mondo, secondo Critelli e i renziani di PerDavvero, al centro del fenomeno delle «porte girevoli», a partire dal caso (mai citato dagli interessati) di Simone Gamberini, che da sindaco di Casalecchio è poi diventato direttore generale di Legacoop Bologna. Ma per il primo cittadino «la gente deve essere padrona del proprio destino e siccome non c’è stato nulla di anomalo in questi rapporti finiamola e dimostriamo quello che siamo capaci di dire, non di parlare male degli altri». Anche perché, secondo Merola, «non c’entra nulla il rapporto con le coop».

Le opposte fazioni tra post e note a più firme

Ad animare Critelli e il principale esponente di PerDavvero, il consigliere Giuseppe Paruolo che sostiene la candidatura di Piergiorgio Licciardello, sono solo «invidie e rancori personali, problemi di che lavoro si fa se non si fa politica». Con il risultato finale che il congresso provinciale è diventato uno sfogatoio, la nuova «casa delle libertà». Merola non si trattiene nemmeno dal rispondere con sarcasmo a Licciardello, che aveva criticato la sua presenza alla festa di Mdp a Ravenna per il dibattito tra Pier Luigi Bersani, Vasco Errani e Giuliano Pisapia: «Mi colpisce che se vai ad ascoltare qualcuno vuol dire che hai tradito qualcun altro. Per essere all’altezza avrei una considerazione profonda: “se vuoi un Pd più bello, non votare Licciardello”». A difendere Critelli è il suo principale sponsor, il deputato Andrea De Maria, che considera lo stop di due anni una «proposta legittima» e invita il sindaco, senza nominarlo, a non drammatizzare il dibattito. Il suo sodalizio con Merola, ribadito in questi giorni seppure al congresso siano posizionati su due fronti opposti, sabato ha avuto dei momenti surreali quando, poco dopo questa presa di distanza, lo stesso De Maria ha firmato con il sindaco una nota dove entrambi si sono detti contenti dell’apertura di Matteo Renzi alla sinistra. Non è stata l’unica nota a più firme sabato. I tre candidati al congresso (Francesco Critelli, Piergiorgio Licciardello e Luca Rizzo Nervo), dopo giorni di tira e molla, si sono impegnati a un incontro pubblico in tre circoli, scegliendone uno a testa (anche se mancano ancora le date). Sullo sfondo Paruolo continua a martellare Rizzo Nervo, rimarcando ancora una volta la distanza tra la sua corrente e l’ex assessore, accusato di aver cambiato idea sulle «porte girevoli» e di aver agevolato il tentativo di «silenziare questo discorso». Estremamente sintetico, ma sintomatico, il post dell’assessore Matteo Lepore, braccio destro di Merola in giunta e come lui sostenitore di Rizzo Nervo al congresso, che ha commentato su Facebook il sit-in neofascista di ieri in città: «Contro le cooperative: Forza Nuova e Fiamma Tricolore». Come a dire agli avversari nel partito che, su questa battaglia, rischiano di stare con l’estrema destra.

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