6 aprile 2018 - 09:11

Da Imola a Bologna, torna il centrosinistra

Accordo Pd-Mdp per un candidato civico alle Comunali. E Lo Giudice riunisce gli ex avversari: «Per chi ha a cuore le sorti di una sinistra che deve tornare a parlarsi»

di Olivio Romanini

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L’ex sindaco di Imola Daniele Manca, appena eletto in parlamento
L’ex sindaco di Imola Daniele Manca, appena eletto in parlamento

BOLOGNA - Dopo la drammatica e, alla luce dei risultati, suicida divisione alle elezioni politiche del 4 marzo tra il Pd e la sinistra, a Bologna e soprattutto a Imola cominciano le prove generali per la ricostruzione di un centrosinistra largo. Cominciamo da Imola dove si vota il prossimo 10 giugno e che viene considerato un test nazionale per capire come si riorganizzeranno le forze politiche dopo le elezioni. Il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle che questa volta si giocano davvero la vittoria hanno già un candidato, il Pd no. Giovedì i dem hanno fatto l’ennesima riunione insieme alle forze civiche alleate ma hanno deciso di aspettare i tempi di Mdp che si riunirà la prossima settimana. Una mozione di metodo ma anche di merito visto che a questo punto l’alleanza tra Pd e sinistra viene data per certa. I frutti di questo dialogo a cui ha lavorato l’ex sindaco Daniele Manca, il segretario regionale Pd, Paolo Calvano ma a cui avrebbe dato una mano anche l’ex governatore Vasco Errani e che viene seguita con attenzione anche dal Pd nazionale, dovrebbero essere colti la prossima settimana con la presentazione della coalizione larga di centrosinistra e con la scelta di un candidato dal profilo civico. Mdp, quella di Errani e Bersani per capirsi, era in teoria l’azionista forte del cartello elettorale di Liberi e Uguali. Non dovrebbero essere della partita invece Sinistra italiana e Possibile.

A Bologna: «Riflessione senza filtri»

Ma anche a Bologna si lavora alla ricostruzione del centrosinistra. Per martedì prossimo alla sala dell’Angelo di via San Mamolo l’ex parlamentare Sergio Lo Giudice con la sua Retedem prova a tessere la trama. «Un pensiero — spiega — per rifare la sinistra: #my2cents: questo il titolo della serata, pensata come un confronto fra chi ha a cuore le sorti di una sinistra divisa ma che deve tornare a parlarsi. Cinque minuti ciascuno per dare il proprio piccolo contributo a una riflessione collettiva». E ancora: «Il risultato del voto del 4 marzo impone una riflessione senza filtri sul futuro della sinistra. Bisogna guardare in faccia le cause profonde della perdita di consenso se vogliamo ritrovare le radici di un progetto di cambiamento della società che oggi perde terreno».

Pd, sinistra, sindacato, associazioni

La sinistra bolognese dunque torna a parlarsi in modo trasversale in un evento a cui parteciperanno esponenti Pd, di altre forze della sinistra, del sindacato e dell’associazionismo. Naturalmente non basta incollare quello che c’era prima anche perché alla sinistra del Partito democratico sono rimaste le briciole e il progetto di Liberi e Uguali è stato bocciato nelle urne. La discussione non potrà riprendere dalle vecchie logiche anche perché c’è solo un rassemblement che è riuscito a fare peggio del Pd nell’intercettare i voti popolari, quello della sinistra. Bisognerà piuttosto capire perché chi si è sentito ai margini ha votato Lega e Cinque Stelle. Per il Pd interverranno Daniele Ara, Marzia Benassi, Andrea Colombo, Roberta Li Calzi, Claudio Mazzanti, Federica Mazzoni, Simona Lembi, Gabriella Montera e Antonio Mumolo. Ma prenderanno la parola anche il presidente Arci Stefano Brugnara, quello del Cassero Vincenzo Branà, il capogruppo di Sinistra Italiana in Regione Igor Taruffi, gli ex assessori Amelia Frascaroli e Riccardo Malagoli, Federico Martelloni di Coalizione civica, il numero uno della Cgil bolognese Maurizio Lunghi e il politologo Piero Ignazi.

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