6 gennaio 2018 - 16:36

La sinistra schiera l’artiglieria pesante, Errani e Bersani candidati a Bologna

La mossa rischia di togliere voti al Pd nei collegi e favorire le opposizioni

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BOLOGNA - Liberi e Uguali, la nuova formazione a sinistra del Pd guidata dall’ex presidente del Senato Pietro Grasso, decide di schierare l’artiglieria pesante su Bologna. Ieri sera l’assemblea provinciale di Articolo 1-Mdp ha licenziato una rosa di candidature che poi passerà al vaglio dell’assemblea regionale di Liberi e Uguali del prossimo 9 gennaio e in quella rosa ci sono i nomi dei due big del movimento: l’ex governatore dell’Emilia e commissario del terremoto Vasco Errani e l’ex segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani. Ci sono ancora da coinvolgere i compagni di viaggio di Sel e di Possibile ma ad occhio e croce nessuno avrà la voglia o la forza per mettere in discussione le candidature dei due big.

I collegi

I compiti dovrebbero essere diversi: per Bersani è stata pensata una candidatura nel collegio uninominale di Bologna alla Camera dei Deputati mentre la candidatura di Errani è prevista nel listino proporzionale del Senato che comprende Bologna e la Romagna. Poi, visto che ci si può candidare sia al proporzionale che nei collegi uninominali, Bersani sarà il capolista al proporzionale nel collegio plurinominale di Bologna mentre Vasco Errani correrà nel collegio uninominale della sua Ravenna. Al di là dei tecnicismi, il dato politico è inequivocabile: la sinistra sferra l’attacco al Pd nella roccaforte di Bologna, un tempo per molti la capitale della sinistra italiana. Una città dove, pur al netto delle difficoltà, il Pd ancora governa e dove soprattutto ha un’organizzazione ancora piuttosto capillare.

Il risiko

Ci sarà un complicato risiko fino al giorno in cui saranno presentate le candidature ufficiali e dunque le cose potrebbero anche cambiare all’ultimo momento ma sarà interessante vedere soprattutto chi schiereranno i Democratici contro Bersani ed Errani. In città all’uninominale alla Camera potrebbe essere il deputato Pd uscente Andrea De Maria a sfidare Bersani. Oltre ai big Liberi e Uguali presenterà anche una pattuglia di candidati espressione del territorio che dovrebbero essere annunciati oggi. Difficile pensare che la formazione di Bersani e D’Alema possa competere con i candidati del Pd ma potrebbero togliere voti ai Dem e rendere il collegio contendibile dalle opposizioni, senza contare che la sfida tra le due sinistre in terra d’Emilia al proporzionale sarà suggestiva e farà capire come si è riorganizzato l’elettorato dopo la scissione.

Le contromosse

Il Pd nella sfida a sinistra può contare sulla collaborazione degli alleati di Insieme, una lista che ha messo insieme Socialisti, Verdi e prodiani. Questi ultimi la settimana prossima andranno dal notaio per registrare la nuova associazione che si chiamerà Area Civica e a quel punto potranno pensare alle candidature: sicuri i nomi di Giulio Santagata e di Serse Soverini. Nella quota proporzionale in Emilia le candidature civiche saranno la netta maggioranza rispetto a Verdi e Socialisti.

L’assise Pd

Il Partito democratico in Emilia aprirà invece il vero e proprio cantiere sulle candidature la prossima settimana e i dirigenti dovranno fare una fatica di Sisifo per incastrare i parlamentari che vogliono ricandidarsi, gli aspiranti candidati e i big nazionali, nel numero di posti disponibili tra listini proporzionali e collegi uninominali. Una buona notizia nella direzione di sfoltire la pattuglia arriva dal Trentino-Alto Adige che potrebbe ospitare la candidatura come capolista al proporzionale alla Camera di un big come Graziano Delrio che altrimenti correrebbe sicuramente in Emilia.

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