5 marzo 2018 - 07:10

Elezioni, l’Emilia non è più rossa: crollo Pd, storico sorpasso M5S. Vince il centrodestra, boom Lega

Il partito di Renzi al 26%: -11. Il Carroccio dal 2 al 20% in cinque anni. Deludente Leu, poco sopra il dato nazionale. Uninominale: 13 seggi al centrosinistra e 12 al centrodestra. Altri 42 parlamentari da eleggere con il proporzionale

di Beppe Persichella

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BOLOGNA - Il Pd crolla anche in Emilia-Romagna: non è più il primo partito in regione, sorpassato dal Movimento 5 Stelle. Ma il vero boom è della Lega Nord, terzo partito, che passa in cinque anni dal 2 al 20%. Deludente anche da queste parti la prestazione di Liberi e Uguali, di poco superiore al poco esaltante risultato nazionale. Resiste Bologna, roccaforte rossa. E il danno è ridotto anche a Modena, Reggio e Ravenna.

Crollo Pd, storico sorpasso M5S

Il partito di Renzi passa dal 37% del 2013 al minimo storico del 26% (-11%) di oggi. Arriva quindi lo storico sorpasso del Movimento 5 Stelle al 27%, terzo partito la Lega Nord con il 20,20% dei voti (era il 2,59% cinque anni fa). Che l’Emilia-Romagna non sia più la regione rossa d’Italia lo conferma anche il dato di Liberi e Uguali, che ottiene il 4,3% a livello regionale. Va un po’ meglio a Bologna, dove al maggioritario al Senato c’è candidato Vasco Errani,sopra l’8%.

Gli eletti all’uninominale

Gli scontri diretti nell’uninominale finiscono nove a otto per il centrosinistra alla Camera, quattro a quattro - centrodestra e centrosinistra - al Senato. Nessun eletto all’uninominale del M5S. Per ora, dunque, sono eletti 13 parlamentari del centrosinistra e 12 del centrodestra. L’Emilia-Romagna manda a Roma in tutto 67 parlamentari: gli altri 42 arriveranno dal proporzionale.

Il Bolognese

A spoglio già ultimato in quasi tutti i seggi, a Bologna passano Andrea De Maria (37,2%), Gianluca Benamati (35,2%), Francesco Critelli (32,15%) e a Imola il prodiano Serse Soverini (33,43%). Sempre in città è eletto al Senato Pier Ferdinando Casini (34,15%), mentre non passa la prodiana Sandra Zampa (30,7%), sconfitta da Alberto Balboni (Fratelli d’Italia) che ottiene il 34,35% dei voti. Complessivamente a Bologna il Pd segna un argine pur perdendo quasi 11 punti percentuali, passando dal 40,82% del 2013 al 28,9%. A inseguire di pochissime lunghezze il M5S che nel Bolognese prende il 27%. Terza la Lega (16,85%), poi Forza Italia (9,23%), Liberi e Uguali (5,7%), +Europa (3,45%) e infine Fratelli d’Italia (3%).

Da Piacenza a Modena

Altrove, a parte alcune eccezioni, a vincere è il centrodestra. Alla Camera lo fa a Piacenza con Tommaso Foti (47,38%), a Fidenza con Giovanni Battista Tombolato (42,62%), a Parma con Laura Cavandoli (35,13%). A Reggio Emilia la spunta il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio (35,94%). Il centrosinistra si impone anche a Scandiano con Antonella Incerti e a Modena con un altro ministro, la centrista Beatrice Lorenzin (36,86%), ma a Sassuolo a spuntarla è sempre il centrodestra con Benedetta Fiorini (35,49%), a Cento Emanuele Cestari (35,65%), e a Ferrara Maura Tomasi (39,67%) che batte il ministro della Cultura Dario Franceschini (29,14%).

Romagna

In Romagna le proporzioni sono simili. Il Pd vince a Forlì con Marco Di Maio (32,7%) e a Ravenna con Alberto Pagani (32,3%), mentre il centrodestra torna ad imporsi a Cesena con Simona Vietina (32,84%) e a Rimini con Elena Raffaelli (35,15%).

Al Senato

Veniamo agli altri collegi della regione al Senato. Il centrodestra si prende Piacenza con Pietro Pisani (45,14%), Parma con Maria Saponara (31,88%), Ferrara con Alberto Balboni e poi Rimini con Andrea Barboni (34,3%). Al centrosinistra vanno Modena con Edoardo Patriarca (31,8%), Reggio Emilia con Vanna Iori (32,8%) e Ravenna con Stefano Collina (32,54%), oltre a Casini.

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