3 dicembre 2017 - 03:47

L’estrema destra all’attaccoin ogni angolo della Toscana

Sedi in tutte le province, presenza sui social, gruppi musicali. E la guerra tra CasaPound-Forza Nuova. Volantinaggi e striscioni contro gli immigratianche in città come Sesto e Calenzano, dove la sinistra è da sempre fortissima

di Alfredo Faetti e Marzio Fatucchi

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Presenze in ogni provincia. Oltre duecento pagine Facebook, librerie, gruppi musicali. Persino campi estivi. È vasta, la «Galassia nera» della Toscana. A volte, si ha l’impressione dal web che sia esplosiva, con commenti in cui si nota un passaggio all’indietro: da «fascisti del terzo millennio» a fascismo agée. «Una sola moltitudine», è il commento di un ex esponente dell’estrema destra che vuole restare anonimo: cioè dietro molte pagine Facebook ci sarebbero solo singoli o piccolissime comunità. Ma dopo alcuni exploit elettorali, che gli hanno dato rappresentanza istituzionale, la «Galassia nera» non è solo una presenza: è un’onda visibile. Certo, sono un’eccezione i casi come quello di Como, con skinhead che irrompono in manifestazioni per dare la loro lettura del mondo contro «l’immigrazionismo», il «turbocapitalismo», gli «pseudoclericali irretiti da logica mondialista». Anche perché qui succede anche che l’apertura di una loro sede, a Signa, finisca a pugni: ma tra esponenti di estrema destra (e poi, contro i carabinieri). E un motivo c’è.

La battaglia interna

Nel mondo dell’estrema destra, nonostante i riferimenti comuni al fascismo, è in corso una battaglia interna per l’egemonia numerica e culturale. Sono due i gruppi in gara: Forza Nuova, più tradizionale, legata a valori clericali, e CasaPound, più «ribellista», con iniziative più sociali. La stessa organizzazione accusata di avere legami con la criminalità organizzata ad Ostia. Qua, però, in Toscana, legami del genere non sono noti agli inquirenti: solo in passato frange di estrema destra, legate a gruppi di tifosi lucchesi, finirono sotto indagine. Fino ad un paio di anni fa, comunque, non si era visto un grande attivismo. Anche per un motivo, spiega un ex missino che vuol rimanere anonimo: perché l’attivismo a destra è stato interpretato, con toni più «istituzionali» da Casaggì, esperienza solo toscana legata a Fratelli d’Italia: una sorta di «diga» verso sigle più pesanti. Che però è finita anche lei nella ricerca di Giacomo Baldini, collaboratore dell’Anpi, nei grafici di «Galassia nera». «Se vai ad onorare i cecchini fascisti dell’Rsi in quanto Rsi — spiega Baldini — c’è qualcosa che non va». È lui a spiegare che «per la prima volta dal ‘95 sembra possibile il delinearsi di una forza egemone nell’area politica dell’estrema destra italiana». Cioè CasaPound: è il ribellismo che funziona? «L’essere contro il sistema accomuna Forza Nuova a CasaPound: ma CasaPound ha forme comunicative molto intelligenti. Sono una eccezione: sono per l’aborto, contro la pena di morte, dicono che il razzismo è sbagliato: ma poi affermano “prima gli italiani”, in barba alla Costituzione. Il loro “reddito di nazionalità” lo vogliono dare agli italiani “etnici”, non ai cittadini». Poi c’è l’attivismo «sociale», alla base di alcuni successi elettorali: «CasaPound ha imboccato un circolo virtuoso, mentre Forza Nuova è legata a cliché da fascismo vecchio stampo».

Il caso Lucca

Ma mentre in giro per l’Italia si contano «azioni», raduni anche violenti, qui in Toscana il livello è stato meno di scontro. Con alcune eccezioni: alcuni episodi a Firenze e nel 2013 un appello, da parte di un folto gruppo di genitori a Lucca, per le continue aggressioni di gruppi di estrema destra a ragazzi di sinistra. È Lucca, infatti, la zona considerata più a «rischio»: qui si sono registrati anche agguati di esponenti di destra. Da qui viene anche Andrea Palmieri, un passato con condanne per minacce, lesioni e furto, finito a combattere nel 2015 nel Donbass con i separatisti ucraini, racconta Vice. A Lucca CasaPound ha avuto il successo elettorale più forte, con quasi il 9% del candidato sindaco Fabio Barsanti, terzo al primo turno delle comunali. Un successo arrivato dopo anni di raduni, distribuzione di cibo a poveri (solo italiani, ovviamente). Hanno rimesso a posto una piscina pericolosa, fanno i volontari nei canili, girano per le periferie ascoltando anziani (solo italiani). È con questa mossa — un’azione nel vuoto della politica, ma anche con le proteste contro guai amministrativi — che hanno acquisito presenza e visibilità, non solo voti, e attivisti. Se Forza Nuova ha più aderenti storici, CasaPound porta a sé «tanti giovani, senza militanza precedente» dice Baldini.

Firenze

A Firenze, dove CasaPound parla di 100 attivisti, c’è anche Lealtà ed azione, ora «Progetto Dinamo», legata ad altri gruppi del nord Italia che si rifanno al movimento “hammerskin”, insomma la tradizione del KKK americano» spiega Baldini. Ed organizzano pure mostre canine.

Nelle istituzioni

Ma è la presenza istituzionale che dà ulteriore visibilità e forza. Il primo assessore, di Forza Nuova, fu Alessandro Balduini a Altopascio. Più recentemente, l’ingresso in maggioranza, il primo in un capoluogo di provincia, è arrivato con un cambio di casacca. Le elezioni amministrative a Grosseto ci sono state nel giugno 2016 e Gino Tornusciolo è stato eletto tra le fila di Fdi. Già allora, però, non rinnegava le sue origine di destra sociale, testimoniata anche dall’adesione all’associazione culturale «La Deceris», vicina a Casapound. A dicembre di quello stesso anno, poi, è arrivata l’apertura della sede del movimento in città e Tornusciolo ha lasciato Fdi per diventare consigliere comunale di CasaPound: in maggioranza col sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Un passaggio che ha scatenato subito le opposizioni di sinistra. «Sto dalla parte di chi esprime le proprie idee nel rispetto della legge — ha risposto Vivarelli Colonna — Sono invece contro il pregiudizio e l’ideologia».

A Grosseto in aumento

Da quel momento in poi, CasaPound a Grosseto, a suon di iniziative e una vivace attività social, ha raccolto diverse adesioni: quasi un centinaio quelle ufficiali. E dopo è arrivato un altro consigliere, Marco Cinelli, in maggioranza a Campagnatico. Oltre a CasaPound, anche altre forze dell’estrema destra stanno facendo breccia in Maremma, come Forza Nuova a Follonica, dove è iniziato il reclutamento. Forza Nuova sta prendendo campo a Massa Carrara (dove ha tenuto anche raduni nazionali) ma anche nel Casentino, dove i militanti tengono «passeggiate della sicurezza» da Arezzo alla Valdichiana.

A Prato

A Prato ci sono i militanti di Forza Nuova, che conta tre o quattro persone che partecipano soprattutto a iniziative di Firenze e Pistoia, i militanti di «Etruria 14», ex «Viking division», e CasaPound, che conta una ventina di aderenti. Ma a far più scalpore, se vogliamo, è il possibile arrivo nel 2018 di una sede CasaPound a Livorno, terra natia del Pci, annunciata anche dai portavoce, che intanto portano avanti varie iniziative in provincia, come a Cecina.

Lo spartiacque di piazza Dalmazia

A Firenze, lo sbarco delle due forze di estrema destra è fatto di partenze e rapide frenate. Solo 15 anni fa sembra impensabile che ci fossero, a Firenze, due librerie e alcune sedi di movimenti di estrema destra, arrivate dopo un «rallentamento». Perché a Firenze c’è uno spartiacque: la strage perpetrata da Gianluca Casseri — due senegalesi uccisi in strada, altri due feriti — le cui foto ad alcune iniziative organizzate da CasaPound (che ha sempre negato la sua adesione) innescarono pesantissime accuse e polemiche, togliendo «agibilità politica» al movimento. Ora, pare, completamente recuperata. Una agibilità politica a livello regionale: non solo in zone, come appunto Lucca o Grosseto, dove la destra è sempre stata presente. Ma anche in territori che, nonostante la Toscana sia ormai un po’ scolorita nel suo rosso tradizionale, era impensabile fino a qualche anno fa vedere manifestazioni pubbliche: dagli striscioni a Calenzano (davanti al Comune), a quelli sulla passerella dell’Isolotto, persino volantinaggi nel centro della rossissima Sesto.

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