3 febbraio 2018 - 13:47

Al Puccini la sfida a distanza
Grasso: «Ecco il mio impegno»

Con il presidente del Senato Roberto Speranza, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Imbarazzo per una battuta dalla platea sulla Boschi, poi le scuse

shadow

Un lungo applauso e una standing ovation ha salutato l’arrivo al teatro Puccini di Firenze del presidente del Senato e leader di Leu Pietro Grasso per una iniziativa elettorale. Il teatro è gremito di militanti e candidati Leu, tra i presenti in sala anche Roberto Speranza, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

«Diversi da Pd sul lavoro»

«È un programma che come al solito concede bonus e mercifica le soluzioni proposte ai cittadini. Noi vogliamo invece degli interventi strutturali che possano dare un futuro stabile e sicuro agli italiani piuttosto che dargli i soldi e dirgli `vatti a comprare qualcosa´». Così Grasso, rispondendo ai giornalisti, a proposito del programma di governo presentato dal Pd, a margine dell’evento inaugurale della campagna elettorale della propria formazione, in corso al teatro Puccini, a Firenze. «Noi abbiamo dei valori e dei principi che sono alla base del nostro movimento, e stiamo ricostruendo la sinistra che possa portare avanti quello che si è disperso da parte del Pd» ha detto poi. «Siamo pronti a raccogliere tutti quegli elettori che si riconoscono nei nostri valori», ha aggiunto. Grasso ha sottolineato che «il nostro punto prioritario è certamente il lavoro e questa è una differenza con il Pd», in riferimento all’articolo 18 e al Jobs act, «ma poi abbiamo altri temi prioritari come l’ambiente, la riconversione ecologica, la cultura, il turismo, che possono sviluppare il lavoro».

«Niente spruzzatina di sinistra

«Non e’ il momento di calcoli, tattiche, strategie. Serviamo noi come persone, liberi e uguali. È molto di piu’ della somma delle singole persone, e’ il nostro un progetto di riscatto del nostro Paese e noi non siamo per dare una spruzzatina di sinistra a disegno di conservazione, siamo per un radicale cambiamento e vogliamo essere al fianco degli ultimi di questa societa’» ha detto Grasso. «Stiamo costruendo un progetto che mette al centro il lavoro, la sua dignita’, le sue tutele, il suo valore- aggiunge-, vogliamo mettere anche al centro altri temi come l’ambiente». «Cinque anni fa ho deciso lasciare la toga per portare in Parlamento le mie idee e le mie esperienze nella giustizia. Inaspettatamente sono diventato presidente del Senato. C’erano due possibilita’ alla fine della legislatura, lasciar perdere o scegliere di impegnarmi ancora per una giustizia piu’ grande, la giustizia sociale. E questo e’ il mio impegno».

La battuta sulla Boschi, poi le scuse

Siparietto al teatro Puccini a Firenze. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, parla all’evento inaugurale di campagna elettorale di Liberi e uguali e accenna ai boschi che bruciano. Dalla platea si leva una voce: «La Boschi brucia?». Grasso sorride e risponde: «Ottima battuta». «Ammettere un errore non va di moda, ma sono un uomo all’antica. Le mie scuse a Maria Elena Boschi per quanto accaduto a Firenze. La battuta e’ inaccettabile: volevo smorzarne l’entita’ ma ho ottenuto l’effetto opposto». Così, in una nota, Pietro Grasso, in relazione al siparietto. «Chi mi conosce- aggiunge-, sa che non e’ mai stato e non sara’ mai nel mio stile trasformare la dialettica politica in attacchi personali».

«Renzi Red Bull? Piena di coloranti»

«Sono un uomo all’antica, a noi avevano insegnato che contegno, stile, umilta’ sono delle virtu’. Penso che sia l’ora di farli tornare a queste virtu’. Non se ne puo’ piu’ di questo rumore di fondo generato dall’ego dei leader». Poi la stoccata a Renzi: «Qualcuno si e’ paragonato alla Red bull, cioe’ a una bevanda piena di sostanze artificiali e coloranti. Non e’ il caso». Liberi e uguali, aggiunge, «vogliamo una rivoluzione dell’uguaglianza, il diritto di avere diritti». Il Pd, «si e’ trasformato nel Partito di Renzi. Ha eliminato il dissenso, c’e’ poco spazio per le minoranze e la diversita’ delle opinioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT