10 gennaio 2018 - 10:05

Natali, la figlia di Gesualdi e Melio
La sinistra punta sui civici

Per Liberi e Uguali in corsa l’ex direttore degli Uffizi e altri outsider che vengono dalla società civile

di Mauro Bonciani

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Tre colpi dalla società civile: Antonio Natali, ex direttore degli Uffizi; Sandra Gesualdi, figlia di Michele, l’allievo di don Milani che ha fatto la battaglia per il biotestamento; Iacopo Melio, ragazzo disabile fondatore della onlus vorreiprendereiltreno. E un paio di nomi nazionali, come il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e la fedelissima di Bersani Chiara Geloni, quasi tutti i parlamentari uscenti, nomi nuovi come quello di Luca Baccelli, fratello del consigliere regionale Pd Stefano Bacelli che forse si sfideranno nella loro Lucca. E l’assenza di Elisa Simoni, la parlamentare del Valdarno, primatista di voti.

La lista dei 66 nomi proposti dalla Toscana per le candidature di Liberi e Uguali dalla prima assemblea regionale del neonato raggruppamento di sinistra è stata accolta da un applauso nella gremitissima sala della Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia e in attesa che il mosaico sia sfoltito e ai nomi siano assegnati luoghi e Camere la soddisfazione era evidente. Una lista unitaria, assicurano, con quasi settanta nomi per 45 seggi e 3-4 eletti, senza però indicazioni geografiche per aggirare le difficoltà di coordinare istanze dei territori e singole persone delle tre anime di LeU e cioè Mdp, Sinistra Italiane e civatiani. A parte Elisa Simoni — «ormai da tempo ha scelto Roma come luogo di attività politica, di visibilità, ha un profilo nazionale», dicono, ma resta l’assenza delle sua indicazione dai territori — tutti i «big» ci sono, ad iniziare dai parlamentari uscenti Tea Albini, Alessia Petraglia, Filippo Fossati, Paolo Fontanelli, Manuela Granaiola, Marisa Nicchi. Poi si va da Tito Barbini a Daniela Lastri (ex consigliera regionale) e Antonio Floridia, da Stefania Collesei (consigliera di Palazzo Vecchio) a Luca Bacelli, fratello di Stefano, oggi in Consiglio regionale ed ex presidente della Provincia di Lucca, dal professor Andrea Pertici al sindaco di Calenzano Alessio Biagioli.

«C’è politica, associazionismo, società civile, e nomi belli come Antonio Natali, che corre come indipendente, deluso dalle politiche del Pd, Sandra Gesualdi, «voce» della battaglia per una fine dignitosa di suo babbo Michele, Iacopo Melio che ha dato la disponibilità, compatibilmente con el sue condizioni fisiche, — spiega Fossati — Una rosa volutamente ampia, unitaria. E da qui a quando le liste andranno presentate, Roma ed i territori lavoreranno per la lista finale, che terrà conto anche di qualche presenza di candidati di livello nazionale». Il primo è Fratoianni, indicato da Si per il collegio uninominale alla Camera di Sesto, il secondo potrebbe essere Roberto Speranza, sponsorizzato dal governatore Enrico Rossi. «Ho rinunciato a correre a Firenze, mio luogo naturale, perché devo finire un compito in Regione — spiega Rossi — e credo di avere un peso se chiedo Speranza a Firenze. Sarebbe un confronto tra due riformismi, il nostro di sinistra e quello del Pd».

In sala anche tanta Cgil (LeU ha proposto la candidatura a Daniele Calosi della Fiom, ma lui ha rifiutato per non doversi dimettere in piena stagione congressuale del sindacato) e l’ex parlamentare Ds e Pd Michele Ventura, qualche capello bianco. Gli applausi più forti sono andati agli interventi che hanno ripreso la proposta di Grasso di azzerare le tasse universitarie. Tutti pronti alla sfida, «non contro il Pd, ma per portare a votare i tanti che lo hanno abbandonato». E sul derby familiare, Luca Bacelli sorride: «Il nostro è un sistema bicamerale, non sarà uno scontro diretto. Di lui sento che correrà alla Camera, io ho dato la disponibilità al Senato. Ma la mia, la nostra è una battaglia collettiva, non personale: vogliamo portare più eletti possibili per la sinistra».

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