BATTISTERO
INGRESSO PRINCIPALE
l'ingresso principale (nella foto a lato) è posto sul fronte settentrionale,ed è quello che guarda verso la piazza.la porta è incorniciata dalle statue di michele e gabriele e dalle due coppie ,salomone e la regina di saba, davide e un'altro profeta ,situate nelle nicchie adiacenti.sull'architrave si snoda la storia di giovanni battista,precursore di cristo, cui è dedicato l'edificio,mentre nella lunetta soprastante maria in trono con il bambino divino riceve l'omaggio dei re magi : maria la patrona della vicina cattedrale e strumento divino dell'incarnazione di cristo.
così come per altre città,come firenze e tantissime altre,il battistero è a forma di ottagono,forma che si riconduce al numero otto : secondo i padri della chiesa l'ottavo giorno ,dopo i precedenti sette della creazione, rimanda alla morte e alla resurrezione di cristo.il numero otto è riferito anche alla pentecoste e al battesimo,che altro non è che una similitudine con la morte di cristo e allo stesso tempo della morte di adamo.
nonostante sia stato necessario molto tempo per la costruzione del battistero di parma, esso porta la mano di un solo uomo,benedetto antelami.questo nonostante l'antelamo non abbia potuto assistere alla ultimazione del monumento,forse a causa di una improvvisa partenza,o forse per una morte prematura.
ZOOFORO
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camminando attorno all'edificio si può vedere lo zooforo, un grande anello all'altezza del nostro sguardo che circonda tutto l'edificio,in cui ammiriamo le bestie del mare,della terra e dell'aria.
LE VIRTU'
all'altezza dello zooforo ,tra i pilastri che fiancheggiano le porte della vergine e del redentore è raffigurato un canone nutrito di virtù:siccome alcune ne portano in mano altre il loro numero diventa veramente ragguardevole . a sinistra e a destra della porta della vergine sono le virtù proprie di maria , la castità e forse la carità,e i relativi corollari. castità tiene nelle mani i tondi di pazienza ed umiltà.a sinistra della porta del redentore,fede e speranza si collegano ai temi del giudizio e della resurrezione dei morti.la fede è accompagnata dalla pace e dalla giustizia . a destra si vede speranza ,accompagnata da prudenza e modestia.dunque l'esercizio delle tre virtù teologali ,fede ,speranza ,carità si propone rivolgendosi direttamente allo spettatore, come il migliore viatico per raggiungere la salvezza.
camminando attorno all'edificio si può vedere lo zooforo, un grande anello all'altezza del nostro sguardo che circonda tutto l'edificio,in cui ammiriamo le bestie del mare,della terra e dell'aria.
LE VIRTU'
all'altezza dello zooforo ,tra i pilastri che fiancheggiano le porte della vergine e del redentore è raffigurato un canone nutrito di virtù:siccome alcune ne portano in mano altre il loro numero diventa veramente ragguardevole . a sinistra e a destra della porta della vergine sono le virtù proprie di maria , la castità e forse la carità,e i relativi corollari. castità tiene nelle mani i tondi di pazienza ed umiltà.a sinistra della porta del redentore,fede e speranza si collegano ai temi del giudizio e della resurrezione dei morti.la fede è accompagnata dalla pace e dalla giustizia . a destra si vede speranza ,accompagnata da prudenza e modestia.dunque l'esercizio delle tre virtù teologali ,fede ,speranza ,carità si propone rivolgendosi direttamente allo spettatore, come il migliore viatico per raggiungere la salvezza.
Porta della Vergine
La porta settentrionale del battistero (foto a lato) è il punto centrale che chiude la piazza.l'antelami ,per sottolineare la preminenza di questo ingresso rispetto agli altri,pose solo quì gli arcangeli gabriele e michele in due nicchie ai lati dell'archivolto: messaggero della venuta del redentore l'uno ,e avvocato dell'arrivo delle anime in paradiso l'altro.a sottolineare ulteriormente l'importanza della porta della vergine i due arcangeli sono affiancati da david e da un'altro profeta,portatori della grande profezia messianica.nella nicchia di destra si incontrano invece salomone e la regina di saba : costei è il simbolo dei popoli più lontani venuti a portare doni al re,il cui regno è universale.
i temi di contorno
nei lati esterni degli stipiti preludio alle lodi del redentore e di maria, sono i rispettivi alberi genealogici scolpiti.a sinistra si snoda le genealogia di giacobbe,quella che comprende cristo. nello stipite di destra si svolge inveced l'albero genealogico della vergine ,a partire da jesse ,da cui nasce un ceppo simile alla vite, che offre sostegno agli antenati di maria .nei lati interni della porta ,fra girali di acanto,due draghi fanno da base ai tralci e fissano minacciosi alcune colombe appollaiate tra i rami ;adestra il loro posto è occupato da un gallo.
l'incarnazione di cristo e la manifestazione della sua divinità sono il soggetto della lunetta,annunciato nell'archivolto da dodici propfeti che reggono ciascuo il busto d'un apostolo:i primi predissero la venuta del redentore,realizzatasi al tempo dei secondi,loro figli spirituali.
L'architrave: le storie di battista nel tragico banchetto rappresentato sull'architrave della porta della vergine spiccano la figlia di erodiade che danza guidata dal diavolo e la sua perversa madre.nell'architrave si snodano le tappe della vicenda del battista .gli angeli vengono sono gli arcangeli michele,gabriele e raffaele..
la lunetta: omaggio a maria e al bambino
maria,al centro,su uno sfondo dorato,è rivolta verso lo spettatore e gira appena il capo ad accogliere il deferente omaggi odei magi. ad erodiade ,regina,sposa e madre peccaminosa,succube della carne,si contrappone una ben diversa regina,sposa e madre senza avereconosciuto uomo,per sempre e da sempre vergine ,il cui figlio non porta la morte,ma la vita,e non ad un singolo,ma all'intera umanità.
i temi di contorno
nei lati esterni degli stipiti preludio alle lodi del redentore e di maria, sono i rispettivi alberi genealogici scolpiti.a sinistra si snoda le genealogia di giacobbe,quella che comprende cristo. nello stipite di destra si svolge inveced l'albero genealogico della vergine ,a partire da jesse ,da cui nasce un ceppo simile alla vite, che offre sostegno agli antenati di maria .nei lati interni della porta ,fra girali di acanto,due draghi fanno da base ai tralci e fissano minacciosi alcune colombe appollaiate tra i rami ;adestra il loro posto è occupato da un gallo.
l'incarnazione di cristo e la manifestazione della sua divinità sono il soggetto della lunetta,annunciato nell'archivolto da dodici propfeti che reggono ciascuo il busto d'un apostolo:i primi predissero la venuta del redentore,realizzatasi al tempo dei secondi,loro figli spirituali.
L'architrave: le storie di battista nel tragico banchetto rappresentato sull'architrave della porta della vergine spiccano la figlia di erodiade che danza guidata dal diavolo e la sua perversa madre.nell'architrave si snodano le tappe della vicenda del battista .gli angeli vengono sono gli arcangeli michele,gabriele e raffaele..
la lunetta: omaggio a maria e al bambino
maria,al centro,su uno sfondo dorato,è rivolta verso lo spettatore e gira appena il capo ad accogliere il deferente omaggi odei magi. ad erodiade ,regina,sposa e madre peccaminosa,succube della carne,si contrappone una ben diversa regina,sposa e madre senza avereconosciuto uomo,per sempre e da sempre vergine ,il cui figlio non porta la morte,ma la vita,e non ad un singolo,ma all'intera umanità.
Porta della Vita
LA LEGGENDA DI BARLAAM la porta meridionale ,cos' detta della vita,continua e sviluppa temi già esposti in quella della vergine con la rappresentazione del peredixion,delle colombe e del drago: la brevità della vita umana minacciata dal demonio ,il traguardo inesorabile del giudizio che appena mitiga il ricordo del sacrificio di cristo.il soggetto della lunetta p la leggenda di barlaam,la storia del principe indiano destinato al trono che sotto la guida d'un eremita finisce invece ad abbracciare la vita ascetica risale alla tradizione buddhista. il racconto subì una precoce lettura cristiana che trasformò in santi il principe e il maestro.la lunetta di parma è molto probabilmente la prima rappresentazione della storia non solo in italia ma in tutto l'occidente ,ance se,rispetto al testo,notevoli sono le varianti operate.
Porta del Redentore
La porta del redentore
il giudizio : la porta del redentore che si apre sul lato occidentale,contiene temi vasti e molteplici come il giudizio universale e le opere di misericordia.manca qualsiasi appresentazione dell'inferno ,della sua bocca divoratrice,dei diavoli carcerieri, tradizionali complementi alla resurrezione dei morti.cristo non si mostra nella solita immagine in cui accoglie gli eletti e condanna i dannati,ma sono gli angeli a parlare,e si rivolgono solo a chi è morto e deve rivivere.cristo,al centro della lunetta,si copre solo del lenzuolo ;gli angeli portano gli strumenti della passione . la resurrezione dei morti
l'architrave mostra la resurrezione dei morti nel duplice esito di eletti e dannati;a parma i due gruppi sono divisi benchè scarsamente differenziati. lo spettatore medievale,tuttavia,aveva una sensibilità diversa rispetto a quella odierna,e riusciva nettamente a distinguere la disperazione dei dannati dalla beatitudine dei salvi.
le opere di misericordia,la parabola della vigna : nell'archivolto fanno corona a cristo le immagini dei dodici apostoli a cominciare da pietro a sinistra, col tradizionale attributo delle chiavi ;riconoscibili sono anche tutti gli altri perchè la pulitura ,ravvivando la presenza delle scritte,pone rimedio alle scarse caratteristiche che li individuano.nello stipite di sinistra sono rappresentate le sei opere di misericordia,citate da matteo in stretto contatto col giudizio finale.
nello stipite di destra la parabola della vigna ,simbolo,sempre secondo matteo,della misericordia di dio che ricompensa allo stesso modo il lavoratore dell'ultima e della prima ora ,perchè è pronto a perdonare chi si pente in extremis.la parabola serve ad elencare le età dell'uomo (infanzia,fanciullezza,adolescenza, giovinezza,maturità e vecchiaia.
i lavoratori della vigna: si conosce la difficoltà di spiegare l aparabola evangelica dell'uguale ricompensa toccata a chi aveva lavorato undici ore e a chi aveva lavorato solo all'ultimo ,un'ora sola,cioè al buono di un'intera vita e a chi si pente sollo all'imminenza della morte,perchè la parabola rimanda al piano di salvezza di cristo per la vigna della sua chiesa.
la porta del redentore si proponeva ai cittadini di parma come una valida guida per una condotta esemplare ,istituendo un legame anche con la vicina porta della vita ,perchè ,perchè la leggenda di barlaam poteva essere letta come un invito ai ricchi cittadini a non sprecare la propria vita nella ricerca di egoistici piaceri terreni,dimenticando l'inesorabile traguardo del giudizio.
il giudizio : la porta del redentore che si apre sul lato occidentale,contiene temi vasti e molteplici come il giudizio universale e le opere di misericordia.manca qualsiasi appresentazione dell'inferno ,della sua bocca divoratrice,dei diavoli carcerieri, tradizionali complementi alla resurrezione dei morti.cristo non si mostra nella solita immagine in cui accoglie gli eletti e condanna i dannati,ma sono gli angeli a parlare,e si rivolgono solo a chi è morto e deve rivivere.cristo,al centro della lunetta,si copre solo del lenzuolo ;gli angeli portano gli strumenti della passione . la resurrezione dei morti
l'architrave mostra la resurrezione dei morti nel duplice esito di eletti e dannati;a parma i due gruppi sono divisi benchè scarsamente differenziati. lo spettatore medievale,tuttavia,aveva una sensibilità diversa rispetto a quella odierna,e riusciva nettamente a distinguere la disperazione dei dannati dalla beatitudine dei salvi.
le opere di misericordia,la parabola della vigna : nell'archivolto fanno corona a cristo le immagini dei dodici apostoli a cominciare da pietro a sinistra, col tradizionale attributo delle chiavi ;riconoscibili sono anche tutti gli altri perchè la pulitura ,ravvivando la presenza delle scritte,pone rimedio alle scarse caratteristiche che li individuano.nello stipite di sinistra sono rappresentate le sei opere di misericordia,citate da matteo in stretto contatto col giudizio finale.
nello stipite di destra la parabola della vigna ,simbolo,sempre secondo matteo,della misericordia di dio che ricompensa allo stesso modo il lavoratore dell'ultima e della prima ora ,perchè è pronto a perdonare chi si pente in extremis.la parabola serve ad elencare le età dell'uomo (infanzia,fanciullezza,adolescenza, giovinezza,maturità e vecchiaia.
i lavoratori della vigna: si conosce la difficoltà di spiegare l aparabola evangelica dell'uguale ricompensa toccata a chi aveva lavorato undici ore e a chi aveva lavorato solo all'ultimo ,un'ora sola,cioè al buono di un'intera vita e a chi si pente sollo all'imminenza della morte,perchè la parabola rimanda al piano di salvezza di cristo per la vigna della sua chiesa.
la porta del redentore si proponeva ai cittadini di parma come una valida guida per una condotta esemplare ,istituendo un legame anche con la vicina porta della vita ,perchè ,perchè la leggenda di barlaam poteva essere letta come un invito ai ricchi cittadini a non sprecare la propria vita nella ricerca di egoistici piaceri terreni,dimenticando l'inesorabile traguardo del giudizio.
Cupola
Fai clic qui per effettuare modifiche.la cupola del battistero di parma
nella cupola è rappresentata in maniera allegorica la gerusalemme celeste dell'apocalisse.il fregio geometrico .il fregio con piccoli punti bianchi rappresenta le mura della città ,scintillante di gemme.le sedici stelle a otto punte gialle ,sovrapposte a stelle nere,al centro di grandi losanghe banche incorniciate di porpora ,vanno interpretate come le stelle fisse del cielo omonimo che proiettano la rispettiva ombra sul cielo cristallino dello sfondo .queste ombre degradano e sono disposte in modo da mostrare di dipendere come fonte di luce da cristo in trono.
immediatamente al di sotto delle mura celesti siedono in trono gli apostoli e i quattro evangelisti . (partendo da ovest ,al di sopra dell aporta del redentore, in senso antiorario abbiamo : luca con la testa di vitello,bartolomeo,barnaba,simone,tommaso,taddeo,paolo ,giovanni con la testa di acquila, matteo,nella veste di un angelo,pietro,andrea,giacomo d'alfeo ,mattia,giacomo maggiore,filippo e marco con la testa di leone.l'iconografia degli evangelisti . l'attribuzione di ciscuna figura al rispettivo evangelista è avvenuta seguendo l'inizio dei vangeli di ognuno.
nel registro sottostante ,partendo sempre dal medesimo punto e seguendo il cammino antiorario ,si sispone la serie dei profeti,illunimati dalle rispettive scritte (ad eccezione della vergine ezechiele ,isaia e giovanni battista): daniele,osea,ezechiele,salomone,davide geremia,isaia,interrotta da cristo fra giovanni battista ,la vergine e e giovanni evangelista : il ciclo riprende poi con abacuc ,balaam,mosè,abdia e amos, i personaggi mostrano rotoli scritti per cui anche i personaggi senza nome possono essere identificati con sicurezza: i testi che riportano versetti dell'antico e del nuovo testamento ,inneggiano alla madonna rimasta vergine anche dopo la concezione divina e alla grandezza e alla vittoria del messia.
il terzo registro è narrativo ed è dedicato ,per così dire,al protagonista dell'edificio ,cioè al battista ,la cui storia si dipana in dodici scene ,in gruppi di tre (infanzia ,vita pubblica ,martirio) dall'annuncio a elisabetta e zaccaria alla decollazione . il filo si interrompe ai quattro punti cardinali ,dove prendono posto ,da una parte all'altra di ogni finestra,i dottori della chiesa ( ambrogio,gregorio magno,agostino e gerolamo) i santi martino e silvestro e due discepoli del battista dichiarati tali dalla scritta : isti sunt discibuli ioannis baptistae.
nella cupola è rappresentata in maniera allegorica la gerusalemme celeste dell'apocalisse.il fregio geometrico .il fregio con piccoli punti bianchi rappresenta le mura della città ,scintillante di gemme.le sedici stelle a otto punte gialle ,sovrapposte a stelle nere,al centro di grandi losanghe banche incorniciate di porpora ,vanno interpretate come le stelle fisse del cielo omonimo che proiettano la rispettiva ombra sul cielo cristallino dello sfondo .queste ombre degradano e sono disposte in modo da mostrare di dipendere come fonte di luce da cristo in trono.
immediatamente al di sotto delle mura celesti siedono in trono gli apostoli e i quattro evangelisti . (partendo da ovest ,al di sopra dell aporta del redentore, in senso antiorario abbiamo : luca con la testa di vitello,bartolomeo,barnaba,simone,tommaso,taddeo,paolo ,giovanni con la testa di acquila, matteo,nella veste di un angelo,pietro,andrea,giacomo d'alfeo ,mattia,giacomo maggiore,filippo e marco con la testa di leone.l'iconografia degli evangelisti . l'attribuzione di ciscuna figura al rispettivo evangelista è avvenuta seguendo l'inizio dei vangeli di ognuno.
nel registro sottostante ,partendo sempre dal medesimo punto e seguendo il cammino antiorario ,si sispone la serie dei profeti,illunimati dalle rispettive scritte (ad eccezione della vergine ezechiele ,isaia e giovanni battista): daniele,osea,ezechiele,salomone,davide geremia,isaia,interrotta da cristo fra giovanni battista ,la vergine e e giovanni evangelista : il ciclo riprende poi con abacuc ,balaam,mosè,abdia e amos, i personaggi mostrano rotoli scritti per cui anche i personaggi senza nome possono essere identificati con sicurezza: i testi che riportano versetti dell'antico e del nuovo testamento ,inneggiano alla madonna rimasta vergine anche dopo la concezione divina e alla grandezza e alla vittoria del messia.
il terzo registro è narrativo ed è dedicato ,per così dire,al protagonista dell'edificio ,cioè al battista ,la cui storia si dipana in dodici scene ,in gruppi di tre (infanzia ,vita pubblica ,martirio) dall'annuncio a elisabetta e zaccaria alla decollazione . il filo si interrompe ai quattro punti cardinali ,dove prendono posto ,da una parte all'altra di ogni finestra,i dottori della chiesa ( ambrogio,gregorio magno,agostino e gerolamo) i santi martino e silvestro e due discepoli del battista dichiarati tali dalla scritta : isti sunt discibuli ioannis baptistae.
DECORAZIONI INTERNE
all'interno del battistero di parma benedetto antelami continua a sviluppare il tema della misericordia di dio.al neofita che col battesimo è stato liberato dalla colpa del peccato originale è offerta una serie di figure su cui meditare.l'antelami tuttavia nonb potè completare l'opera ,non si sà se per sopraggiunti impegni o perchè morì durante i lavori.lo dimostrano le statue del ciclo dei mesi,le ultime ad essere scolpite ,rimaste prive di policromia,la cui disposizione nella prima galleria superiore è del tutto insoddisfacente e bizzarra,anche se risale sicuramente all'incirca alla metà del XIII secolo,prima che le maestranze romanico bizzantine stendessero su tutte le pareti interne del battistero un secondo e coinvolgente programma pittorico,ma del tutto irrispettoso del precedente antelamico.le incertezze circa la collocazione prevista dal grande architetto e scultore riguardano però solo il ciclo dei mesi; per le altre statue siamo invece sicuri che sia l'antelami a guidare il nostro sguardo.
ai quattro punti cardinali le grandi nicchie sono riempite da composizioni a tema: il ritorno dall'egitto a nord, davide che suona il salterio con musici e danzatori ad ovest,presentazione al tempio a sud,e dinfine cristo pantocreatore ad est,sopra l'altare. delle restanti nicchie nove sono occupate ciascuna da un angelo ,la nicchia x ospita l'arcangelo gabriele intento a portare il suo messaggio alla vergine annunciata, posta nell'adiacente nicchia XI,mentre la nicchia XV non è occupata da un angelo,come si era sempre ritenuto,ma da un uomo.
le tre porte esterne sono unite da sottili legami concettuali : la principale,quella della vergine,è dedicata all'incarnazione del verbo disceso disceso dagli uomini,quella del giudizio al rapporto fra la divinità e l'umanità che si sforza di guadagnare il cielo con le buone opere e l'accettazione serena delle fatiche;quella di barlaam o della vita ad ammonire come fin dall'estrema giovinezza ,un fanciullo è sull'albero,l'uomo attratto dalle lusinghe della vita terrena possa negarsi alla vita del cielo.
i bassorilievi che adornano nell'interno del battistero le lunette delle porte settentrionale ,occidentale e meridionale sono ideologicamente collegati alle sculture esterne : infatti la lunetta della porta nord con il ritorno dall'egitto è la conclusione dell'ordine che l'angelo aveva dato a giuseppe nella porta della vergine.davide che suona il salterio ,al centro della lunetta ovest,circondato da musici e danzatori, corrispondendo alla porta del redentore ,simboleggia il regno degli eletti felici della visione beatificata di cristo,di cui davide è la figura profetica. ccome cristo attraverso la cerimonia dell apresentazione al tempio (lunetta sud) iniziava pubblicamente la sua missione sulla terra,così il batteddanzo che col sacramento è accolto dalla chiesa ,avendo cancellato il peccato originale ,sarà in grado di resistere agli agguati del demonio che lo attendono nel corso della vita: non a caso lo scultore ha sostituito,sulla corrispondente lunetta della porta della vita,l'uomo adulto della leggenda di barlaam con un fanciullo.
sarà da sottolineare come all'interno dell'edificio sacro ciascun tema esterno si sviluppi particolarmente l'aspetto positivo ,per confortare e rassicurare il fedele della continua protezione divina.i soggetti delle lunette possono valere come esempi che il neofita deve meditare : l'ordine di erode che vorrebbe la morte di cristo è eluso dal comando dell'angelo a giuseppe ;dal giudizio si rappresenta solo la parte lieta ,la sorte degli eletti che suonano e danzano ; la salvezza dal demonio è assicurata dal batettesimo ,di cui la presentazione è il facile parallelo.nel catino orientale antelami collocò cristo in gloria circondato dagli evangelisti che diffondono nel tempo la sua parola affinchè tutti possano essere salvati ;alle due estremità della lunetta due arcangeli calpestano un drago,palese sconfitta del maligno.questa lunetta deve considerarsi alla stregua d'un coro trovandovisi quì l'unico altare presente all'interno dell'edificio.
DUOMO
Descrizione
La cattedrale voluta da Guidobo venne distrutta da un incendio nel 1055 o 1058. La ricostruzione, origine della fabbrica dell'attuale cattedrale, iniziò ad opera del vescovo Cadalo, più tardi conosciuto come Onorio II (antipapa dal 1061), e terminò nel 1074. La cattedrale fu consacrata nel 1106 da Pasquale II. Nel 1178 fu completata l'ampia facciata a capanna, e l'intero edificio a tre navate fu rivisto e completato da Benedetto Antelami; la torre campanaria fu ricostruita da Obizzo Sanvitale tra il 1284 e il 1291. A partire dal XV secolo vennero aggiunte cappelle laterali.
Struttura
A forma di croce latina, la chiesa è costruita seguendo le linee dello stile romanico emiliano-lombardo. La cattedrale presenta una facciata a capanna percorsa da loggette ed ornata da una triplice serie di archetti (la superiore delle quali segue gli spioventi del tetto) e da un protiro sormontato da un'edicola. L'interno dell'edificio, diviso in tre navate, ha volte a crociera, alti pilastri a fascio e gallerie di matronei.
la cupola
La cupola, che poggia su un tamburo ottagonale, è dipinta dal Correggio e rappresenta l'Assunzione della Vergine. È divisa in tre navate al termine delle quali si trovano le absidi. L'organo, ricollocato nella originale cantoria nel 2001, è della storica ditta lombarda Serassi.
INTERNO
CUPOLA
Particolari
Fai clic qui per effettuare modifiche.L'Assunzione della Vergine è un affresco di cm 1900 x 2800 (veduta complessiva) realizzato tra il 1526 ed il 1530 (o con dubbio, il 1528) dal Correggio, che decora la cupola del Duomo di Parma.
L'opera tratta il tema del momento dell'assunzione al cielo della Madonna.
la forma che tende all'ellittico, nel senso del transetto, è compresa nelle dimensioni sopra riportate (1,9 x 2,8 m.). L'intera opera si estende anche al tamburo (forma ottagonale con gli oculi delle finestre). Le aperture separano le figure – singole o in coppia – dei giganteschi apostoli, dietro ai quali, stanno – al di sopra del parapetto stesso – angeli non alati (o meglio, efebi) che bruciano l'incenso. Più in alto, dopo un ampio 'registro" di nuvoloni – che si fanno sempre più piccoli verso l'alto – squarciandosi con imponenza nell'azzurro, è raffigurato il trionfale arrivo della Madonna al cielo, provocando un vortice di serenità in un primo coro. Qui gli angeli cantano, suonano, danzano, si librano vertiginosamente, si abbracciano. Più in alto sono collocati i beati, in un altro girone, serrato in adorazione: attorno alla Madre si identificano Adamo, Eva con il pomo", Giuditta con la testa di Oloferne, Abramo con lsacco, David con Golia, ed altre figure. L'opera parmense del Correggio è considerata una delle basi più significative della pittura barocca, per il drammatico linguaggio della scena, per l'integrazione di componenti architettonici e pittorici, e per la grande innovazione prospettica dal basso verso l'alto, assai apprezzata dagli artisti del secolo successivo. I tempi per apprezzare tali novità non erano ancora maturi e l'opera non ebbe molto successo ...... ma tanto scalpore.
Il contratto per la realizzazione dell'opera fu stipulato dall'artista ed i suoi committenti (fabbricieri del duomo di Parma) il 3 novembre 1522.
A. Venturi, in un suo scritto del 1926 parla dell'affresco di Parma: "richiami alla Camera di San Paolo, oltre le conchiglie, sono i festoni di frutta legati da nastri .................... gli occhi cinti da ghirlande d'alloro sostituiscono i clipei di Michelangelo, e figure sedute una per lato, come nella Cappella Sistina le coppie di efebi, li reggono pel sostegno di nastri".
Per quanto riguarda la cronologia, è molto affidabile quella sopra riportata: Il Ricci gli assegna il quinquennio 1526-30; il Bottari, dopo aver effettuato una lunga ed accurata analisi formale, ipotizza più o meno stessa crono
L'opera tratta il tema del momento dell'assunzione al cielo della Madonna.
la forma che tende all'ellittico, nel senso del transetto, è compresa nelle dimensioni sopra riportate (1,9 x 2,8 m.). L'intera opera si estende anche al tamburo (forma ottagonale con gli oculi delle finestre). Le aperture separano le figure – singole o in coppia – dei giganteschi apostoli, dietro ai quali, stanno – al di sopra del parapetto stesso – angeli non alati (o meglio, efebi) che bruciano l'incenso. Più in alto, dopo un ampio 'registro" di nuvoloni – che si fanno sempre più piccoli verso l'alto – squarciandosi con imponenza nell'azzurro, è raffigurato il trionfale arrivo della Madonna al cielo, provocando un vortice di serenità in un primo coro. Qui gli angeli cantano, suonano, danzano, si librano vertiginosamente, si abbracciano. Più in alto sono collocati i beati, in un altro girone, serrato in adorazione: attorno alla Madre si identificano Adamo, Eva con il pomo", Giuditta con la testa di Oloferne, Abramo con lsacco, David con Golia, ed altre figure. L'opera parmense del Correggio è considerata una delle basi più significative della pittura barocca, per il drammatico linguaggio della scena, per l'integrazione di componenti architettonici e pittorici, e per la grande innovazione prospettica dal basso verso l'alto, assai apprezzata dagli artisti del secolo successivo. I tempi per apprezzare tali novità non erano ancora maturi e l'opera non ebbe molto successo ...... ma tanto scalpore.
Il contratto per la realizzazione dell'opera fu stipulato dall'artista ed i suoi committenti (fabbricieri del duomo di Parma) il 3 novembre 1522.
A. Venturi, in un suo scritto del 1926 parla dell'affresco di Parma: "richiami alla Camera di San Paolo, oltre le conchiglie, sono i festoni di frutta legati da nastri .................... gli occhi cinti da ghirlande d'alloro sostituiscono i clipei di Michelangelo, e figure sedute una per lato, come nella Cappella Sistina le coppie di efebi, li reggono pel sostegno di nastri".
Per quanto riguarda la cronologia, è molto affidabile quella sopra riportata: Il Ricci gli assegna il quinquennio 1526-30; il Bottari, dopo aver effettuato una lunga ed accurata analisi formale, ipotizza più o meno stessa crono
L'interno della cattedrale di Santa Maria Assunta è a croce latina, con tre navate di sette campate ciascuna, transetto costituito da due bracci gemelli con absidi e profondo coro, con campata quadrangolare e abside semicircolare. La struttura è ancora quella romanica dell'XI secolo, con aggiunte successive.
Navata centrale [modifica]
Interno
La navata centrale è larga il doppio delle due laterali ed è, come quest'ultime, coperta con volta a crociera; lo schema di ciascuna delle due pareti laterali di ogni campata è il seguente: dal basso, l'arco a tutto sesto di comunicazione con la navata laterale; sopra di questo, la quadrifora con archetti sorretti da colonnine, che dà sul matroneo; in alto, una monofora che dà sull'esterno. Tra la terza e la quarta campata, a ridosso della semicolonna di destra, si trova il pulpito[2] ligneo riccamente scolpito, opera di Paolo Froni (1613).
Le pareti della navata centrale sono ornate dal ciclo di affreschi, opera di Lattanzio Gambara, che li realizzò tra il 1567 e il 1573[3]. Essi si sviluppano su tre fasce, ognuna delle quali corrisponde ad una tematica: dal basso, tra gli archi di comunicazione fra le navate e il matroneo, episodi dall'Antico Testamento; fra il matroneo e le lunette, episodi dal Nuovo Testamento; nelle lunette, figure allegoriche; la lunetta della parete sinistra della settima campata, è stata dipinta nel 1585 da Innocenzo Martini. Sulla controfacciata, vi è un grande affresco raffigurante l'Ascensione di Cristo, dipinto da Lattanzio Gambara tra il 1571 e il 1573. Gli affreschi della volta sono opera di Girolamo Bedoli-Mazzola, che li dipinse tra il 1555 e il 1557.
Navata centrale [modifica]
Interno
La navata centrale è larga il doppio delle due laterali ed è, come quest'ultime, coperta con volta a crociera; lo schema di ciascuna delle due pareti laterali di ogni campata è il seguente: dal basso, l'arco a tutto sesto di comunicazione con la navata laterale; sopra di questo, la quadrifora con archetti sorretti da colonnine, che dà sul matroneo; in alto, una monofora che dà sull'esterno. Tra la terza e la quarta campata, a ridosso della semicolonna di destra, si trova il pulpito[2] ligneo riccamente scolpito, opera di Paolo Froni (1613).
Le pareti della navata centrale sono ornate dal ciclo di affreschi, opera di Lattanzio Gambara, che li realizzò tra il 1567 e il 1573[3]. Essi si sviluppano su tre fasce, ognuna delle quali corrisponde ad una tematica: dal basso, tra gli archi di comunicazione fra le navate e il matroneo, episodi dall'Antico Testamento; fra il matroneo e le lunette, episodi dal Nuovo Testamento; nelle lunette, figure allegoriche; la lunetta della parete sinistra della settima campata, è stata dipinta nel 1585 da Innocenzo Martini. Sulla controfacciata, vi è un grande affresco raffigurante l'Ascensione di Cristo, dipinto da Lattanzio Gambara tra il 1571 e il 1573. Gli affreschi della volta sono opera di Girolamo Bedoli-Mazzola, che li dipinse tra il 1555 e il 1557.
San Giovanni Evangelista
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