Firenze

Firenze, alla Leopolda è il giorno dei tavoli tematici. Renzi: "Più gente degli altri anni"

Nella stazione anche parlamentari Pd e componenti del governo

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"Più gente degli altri anni. Tavoli stracolmi di idee e progetti per il futuro. E niente: la #Leopolda sorprende sempre. #L8 con voi amici, buon lavoro". Così il segretario del Pd Matteo Renzi ha dato il via al secondo giorno della convention a Firenze, poi domenica ultimo giorno. Nella stazione sono stati sistemati 43 tavoli (anzichè i 90 precedentemente annunciati) dove sviluppare insieme ai sostenitori le discussioni tematiche.

A condurli, parlamentari Pd e componenti del governo, tra sottosegretari e qualche ministro. Tra questi, quello al lavoro Giuliano Poletti (tema 'Il lavoro che cambia'), il viceministro degli Esteri Mario Giro ('tema: migrazioni, 'dall'accoglienza all'inclusionè), Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni (tema: 'sistemi di innovazione'). E' la Leopolda dei Millenials : "Matteo ha capito che serve un cambio di passo, e con questa Leopolda lo ha dimostrato: non è più la Leopolda edizione 'parterre di ministri', è la Leopolda edizione giovanissimi. E questo messaggio arriverà". Lo ha detto Bernard Dika, uno dei 'conduttori' millennial della kermesse fiorentina. Bernard, 19 anni, di Pistoia, al primo anno di giurisprudenza a Firenze, è componente della direzione del Pd e presidente del parlamento di studenti della Toscana. "Renzi ci ha dato spazio, ha investito su di noi - ha aggiunto - chiedendo proposte, progetti per il futuro. Noi giovani, qui come fuori dalla Leopolda, non aspettavamo altro: idee, proposte e progetti per il futuro arriveranno".


C'è anche, al tavolo su 'Italia al centro del Mediterraneo', la parlamentare ex grillina, poi passata al gruppo Pd della Camera Gessica Rostellato. Non previsti, al momento, ai tavoli il ministro per lo sport Luca Lotti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio (e 'regista' della Leopolda) Maria Elena Boschi. In sala grandi schermi luminosi indicano numero dei tavoli, temi affrontati e conduttori.

Ieri sera per l'apertura della Leopolda Renzi è arrivato con il treno del Pd che si è fermato nella stazione di Porta al Prato. "Tutti gli anni ci dicono: non ci sarà nessuno, Renzi solo come un cane...e ogni anno vengono migliaia di persone diverse con idee da condividere e progetti da confrontare. Per parlare di politica tra persone diverse ma in libertà", aveva detto il segretario del Pd.

Le parole di ieri di Romano Prodi ("Non sapevo nemmeno ci fosse" ha detto della Leopolda) trovano ancora oggi qualche eco. "Romano Prodi non ha mai partecipato, pur essendo, credo, per la stragrande maggioranza, il 90% di noi, Romano Prodi il primo riferimento politico" ha detto il deputato Pd Matteo Richetti, tra i conduttori delle passate edizioni della kermesse renziana. "Ci sono persone come me che all'impegno sono arrivati grazie a Romano Prodi, Beniamino Andreatta, la stagione dell'Ulivo, i grandi padri che ci hanno preso per mano e che oggi fanno un pezzo di strada con una generazione che ora può darci una mano ad aprire gli orizzonti della politica - ha aggiunto Richetti - e credo che Romano nutra simpatia, non tanto per la Leopolda, quanto per i giovani che si confrontano con i problemi". Ai giornalisti che gli chiedevano come mai l'ex premier non fosse stato invitato, ha risposto: "Ma perchè, avremmo messo in difficoltà Romano Prodi. Non carichiamo di politicismo un appuntamento che questo politicismo non ha, che nonostante avvenga in un momento così caldo, quello della preparazione di una coalizione e di un appuntamento elettorale....".

Tra i presenti, il ministro dell'Interno Marco Minniti. "Il terrorismo, come dimostra l'attacco in Egitto, vuole troncare qualsiasi dialogo ma la forza della democrazia è combattere il terrorismo senza fa venir meno i presupposti della democrazia - ha detto - Una democrazia che combatte il terrorismo diminuendo la libertà o si sta perdendo o rischia davvero di perdere la sua anima. Una democrazia combatte il terrorismo non con gli stati d'eccezione ma come diceva Pertini con le armi della democrazia". E ancora: "L'antidoto alla violenza è la sicurezza, che è un bene comune, cioè qualcosa di più forte di un diritto", che "si rivolge ai più deboli". Per questo "se il un partito come il nostro, il Pd, non lo sente come cosa propria rischia di venir meno ad un suo dovere fondamentale". Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha parlato tra l'altro di musei. "All'inizio della legislatura i visitatori dei musei italiani sono stati 38 milioni, che l'anno scorso sono saliti a 45 milioni, e quest'anno sfioreremo i 50 milioni e gli incassi toccheranno i 200 milioni, nonostante la prima domenica con ingresso gratuito".

Alla fine della serata di oggi, l'organizzazione della Leopolda ha fatto sapere che "alla chiusura del sabato sera, seconda giornata di lavori della kermesse fiorentina, gli accessi all'interno della stazione sono aumentati di circa il 5 per cento rispetto alla stesso momento della scorsa edizione. Nello specifico, la prima serata, quella del venerdì è stata la più affollata di sempre, con gli organizzatori costretti ad aggiungere numerose altre file di posti a sedere rispetto a quelli originariamente previsti in sala".