Firenze

Dopo la polemica politica, Rossi querela Renzi per le parole su Piombino

Il presidente della Regione ha dato mandato all'avvocatura. Nei prossimi giorni sarà formalmente presentata

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Enrico Rossi querela Matteo Renzi. Il presidente della Regione Toscana, tra i fondatori di Mdp ed ex Pd, ha dato mandato all'avvocatura regionale di predisporre una querela contro il segretario Pd dopo le se parole sulla individuazione dell'industriale algerino Issad Rebrab per il rilancio delle acciaierie di Piombino attraverso la Aferpi, la società costituita a questo scopo dal patron di Cevital. Un caso che si è spostato così dal piano politico a quello delle carte bollate.

Alla base dell'azione legale, alcune dichiarazioni attribuite a Renzi che, incontrando due giorni fa una delegazione di operai ex Lucchini in una tappa del suo viaggio in treno 'Destinazione italia', ha attribuito al governatore Rossi e all'ex leader Fiom Maurizio Landini la responsabilità sulla scelta di Rebrab.
"Il progetto industriale presentato dall'imprenditore Issad Rebrab è stato scelto attraverso una regolare procedura di gara del ministero dello Sviluppo economico - ha puntualizzato ieri Rossi -, sulla quale non ho avuto alcuna influenza. Le affermazioni su Piombino, così come riportate dai giornali, meritano una sola risposta: la querela. Ne sono dispiaciuto ma su questa materia non si scherza, e non sono ammessi equivoci".

In risposta, ieri sera lo staff di Renzi ha precisato che l'ex premier non avrebbe rilasciato le dichiarazioni 'incriminate' ma che sarebbero in realtà ricostruzioni giornalistiche "de relato", e anche che "nessuno ha mai messo in dubbio il principio della gara". Le precisazioni non sono valse però a convincere Rossi a desistere dall'intento di adire per le vie legali contro il segretario Dem. Rispondendo ai cronisti, stamani il presidente della Toscana ha infatti confermato la propria decisione. "Le querele non si minacciano, le querele si fanno" ha detto, aggiungendo di aver "già dato mandato", ai legali di agire "contro chi non dice come stanno le cose o le propone in maniera diversa".
"Io non ho scelto Rebrab che è stato scelto con una procedura di gara - ha osservato ancora il governatore -. Mi riserverò poi nei prossimi giorni di avanzare qualche proposta perché episodi come quelli verificati" con Rebrab "non si ripetano", ha concluso Rossi.