Firenze

Firenze, Foster e tunnel possono ripartire

La commissione tecnica dà l’ok all’ultimo piano di sottoattraversamento Manca solo la firma del ministro Galletti: "Per finire tutto bastano tre anni"
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Alta velocità, al nastro di partenza i lavori del nodo fiorentino. Sbloccata ieri dalla Commissione Via del ministero all’ambiente la questione, annosissima, delle terre di scavo. Adesso i lavori di cui si parla invano da venti anni, potranno ripartire. La Commissione ha dato parere favorevole all’ultimo put (il piano di utilizzo delle terre di scavo) del sottoattraversamento della Tav presentato da Nodavia, il consorzio incaricato di realizzare l’opera. Manca solo che il ministro Galletti firmi, come pare farà in questi giorni, il decreto che formalizzerà il parere della Commissione. Quest’ultima approva il put, dando alcune prescrizioni e fissando i tempi per l’avvio delle attività di scavo, gestione e riutilizzo delle terre sia nei siti di stoccaggio che nella la destinazione definitiva di Santa Barbara a Cavriglia. Se tutto andrà come previsto e, a meno che i tempi dettati dal decreto siano diversi, le Ferrovie prevedono circa tre mesi per riattivare il cantiere del Campo di Marte, da cui partirà il tunnel e dove la talpa aspetta da tempo. Nel frattempo prenderanno nuovo vigore i lavori per la stazione Foster, destinata a diventare il primo grande hub italiano treno- bus- tram. Sempre le Ferrovie prevedono tre anni per terminare tutto, un altro periodo di tempo per le infrastrutture, tipo binari, massicciate, alimentazione elettrica, segnaletica e, nel 2022, il via all’alta velocità in sotterranea. L’annoso e dibattuto problema era quello di stabilire se, una volta contaminate dagli additivi della talpa, le terre di scavo potessero ancora essere riutilizzate come tali o dovessero considerarsi rifiuti speciali da mandare in discarica. Il put di Nodavia propone di riutilizzare, per risistemare l’area dell’ex centrale Enel di Santa Barbara, tutte le terre di classe A, ovvero quelle incontaminate o diventate tali dopo una decantazione di 14- 28 giorni e di mandare in discarica la minima parte che resterà inesorabilmente rifiuto. La Commissione ha approvato la sostanza della proposta, i particolari si vedranno. Peraltro il quantitativo di terre da smaltire è diminuito da 2.800.000 a 1.350.000 tonnellate perché sono già state portate via quelle dello scavo della Foster dove adesso lavorano solo 50 persone, mentre, a regime, i due cantieri occuperanno circa 400 lavoratori.
Il sindaco Nardella ringrazia Il ministro Galletti per «questa nuova importante notizia che riguarda un’altra opera pubblica strategica del nostro territorio » . Di fatto, a fine legislatura e dopo lunghe attese, il ministero all’ambiente si è deciso a concludere le questioni pendenti. Prima l’aeroporto, ora l’alta velocità. Firenze pare rimettersi in movimento. Il sindaco dice che altrimenti si sarebbe rischiato «il blocco totale dell’attività lavorativa del passante ferroviario, come abbiamo constatato giovedì, visitando il cantiere Foster insieme all’ad delle Ferrovie Mazzoncini e l’ad di Rfi Gentile». Detto fatto: «A questo punto – conclude - crediamo che non vi siano altri ostacoli all’accordo tra Fs, Regione e Comune che prevede, oltre alla stazione Foster, l’autostazione dei bus turistici e exrtraurbani: un nodo di scambio tra tramvia, bus e ferrovia». Un’intermodalità vantata anche dall’assessore ai trasporti regionale Ceccarelli che spera «che il decreto sia coerente con le aspettative e consenta di vedere prestissimo la ripresa dei lavori».