Firenze

Moschea di Sesto, gli studenti di sinistra votano no al terreno della Curia nel campus

“Perché l’Arcidiocesi deve avere una proprietà al centro del Polo scientifico di Sesto?”, si chiedono due rappresentanti nel cda

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Operazione moschea, il no degli studenti, che però ce l'hanno con la Curia. Approda ieri al voto del Cda dell'Università la delibera per l'ok all'accordo di portata storica in base a cui l'ateneo venderà un pezzo dei suoi terreni del polo scientifico di Sesto Fiorentino all'Arcidiocesi per realizzare una chiesa, di modo da consentire che quest'ultima possa a sua volta vendere alla comunità islamica un suo terreno per farci la moschea. Ma i due membri del Cda di nomina studentesca non ci stanno e in nome della laicità dell'Università si oppongono all'atto, che comunque passa: " Sbagliato far nascere una chiesa proprio nel mezzo della cittadella universitaria, si violano i principi di laicità". E alla vigilia della firma del mega accordo fissata per stamani alle 11 in Comune a Sesto Fiorentino è una polemica destinata a far discutere. Tanto più che a sollevarla sono le associazioni studentesche più vicine alla sinistra, Udu e Studenti di Sinistra.
 
Cosa prevede l'accordo? L'Arcidiocesi di Firenze, vendendo ( per 700 mila euro) alla comunità islamica un'area di 8.330 mq di sua proprietà in via Pasolini, vicina al Polo scientifico di Sesto, già destinata a servizi di culto, e ottenendo in cambio la cessione onerosa (260 mila euro) da parte dell'Università di un'area agricola non lontana (zona Madonna del Piano) di 2.500 mq, di fatto renderà possibile la costruzione della moschea. Il Comune di Sesto favorirà l'operazione dal punto di vista urbanistico, niente esborsi.
 
" Noi studenti abbiamo votato contro la vendita all'Arcidiocesi del fazzoletto di terra che si trova proprio al centro del polo scientifico - rivela ieri sera Alessandra Baravaglia, rappresentante in Cda per Udu - in questo modo abbiamo voluto esprimere la nostra preoccupazione dal momento che non sappiamo ancora che cosa verrà fatto di quello spazio. Siamo fermamente convinti che l'Università debba essere un luogo dove si rispetta la laicità e non capiamo cosa c'entri la Curia. In più, in un potenziale futuro sviluppo del polo scientifico di Sesto, questo potrebbe voler dire togliere spazi dove si potrebbero invece costruire nuove aule o laboratori " . Una preoccupazione condivisa dal membro degli Studenti di Sinistra in Cda, Lorenzo Zolfanelli: " Noi siamo d'accordo col dialogo interreligioso, nessuna contrarietà alla moschea, anzi. È la contropartita il problema: l'acquisizione di un terreno universitario, oggi inutilizzato, nel cuore di quella che avrebbe dovuto essere la cittadella universitaria di Sesto, da parte dell'Arcidiocesi. Siamo convinti che lo status della città universitaria debba essere aperto verso qualsiasi fede. L'idea che in un'area centrale ci sia un luogo di culto religioso va contro la laicità. A quel tavolo c'era anche il Comune di Sesto Fiorentino, poteva proporre altro. Quello che pensiamo è che il rettore voglia approfittare di questa storia per un ritorno di immagine personale. Peraltro siamo stati coinvolti a decisione ormai presa". No comment dal rettore ieri.