Firenze

Sesto Fiorentino con il suo progetto migranti sulle pagine del Guardian

Il sindaco Falchi: "Bello leggere di noi all'estero a proposito dell'accoglienza..."
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Il progetto sui migranti di Sesto Fiorentino approda sulle pagine del quotidiano inglese The Guardian, come caso modello di integrazione. Eppure era cominciato come molti altri casi: con una lettera e poi un'assemblea di cittadini preoccupati per l'arrivo nella città al confine con Firenze di una cinquantina di profughi. E' stato il sindaco Lorenzo Falchi a lanciare la sfida, lo stesso che adesso scrive:  "E' bello leggere della nostra città su una testata importante come il Guardian a proposito di una esperienza positiva di accoglienza, dialogo, integrazione". Si tratta del progetto Cas avviato nell'ex hotel Il Gerlino, nel centro della città.

Il Cas è gestito dalla cooperativa Il Cenacolo. I ragazzi che alloggiano lì hanno iniziato a partecipare a un progetto per ripulire la vicina piazza Vittorio Veneto, dove ha sede il palazzo comunale, dai mozziconi di sigarette. I migranti, principalmente provenienti da Mali, Senegal, Bangladesh, e Pakistan, hanno lavorato insieme ad un gruppo di pensionati, loro stessi immigrati dal sud". Il progetto si è poi evoluto in un incontro settimanale in piazza tra i residenti locali e i migranti coinvolgendo anche gli esercenti.

"Il nostro - ha dichiarato Matteo Conti, presidente de Il Cenacolo - è un modello dove l'accoglienza di persone provenienti da altri Paesi in situazione di forte disagio, si coniuga con un lavoro importante di integrazione verso il territorio, verso la comunità che li ospita e verso i cittadini". Il quotidiano britannico spiega poi che Sesto Fiorentino ospiterà presto una moschea per i 30mila musulmani dell'area e che "Falchi spera che questo angolo di Toscana possa essere un faro di ottimismo per il resto dell'Italia, anche se i partiti sfruttano la crisi dei migranti per ottenere un vantaggio politico prima delle elezioni generali del 4 marzo".