Firenze

Firenze, esplosione e incendio in caserma: muore un poliziotto

Le fiamme alla Fadini si sono sviluppate al primo piano dell'edificio. La vittima era un artificiere di 52 anni
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Un'esplosione e l'incendio. Un artificiere è morto nelle stanze della caserma Fadini alla Fortezza da Basso a Firenze, una delle sedi della polizia. Cosa abbia generato quello che un testimone ha definito "un botto", al momento resta un mistero. Giovanni Politi, 52 anni, di origini calabresi, in servizio da tempo a Firenze, aveva appena finito il turno  domenicale allo stadio Franchi, per Fiorentina-Chievo. Era rientrato in caserma assieme a un collega. Il collega si è allontanato, lui si è attardato in una delle stanze al primo piano dove ci sono gli alloggi e dove c'è una stanza in cui gli artificieri si cambiano. Forse stava rimettendo a posto qualcosa quando è partita una fiamma o c'è stata un'esplosione che lo ha investito in pieno. L'allarme è scattato intorno alle 16,30. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco che prima hanno cercato di spegnere le fiamme - c'era una colonna di fumo denso che usciva da una finestra con i vetri e gli infissi divelti - poi sono entrati nella stanza e lì hanno trovato il corpo già senza vita del poliziotto.




Sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore Di Vizio, gli investigatori della scientifica e il medico legale. Bisognerà ricostruire la dinamica di quello che è accaduto: testimoni hanno riferito di aver sentito "un botto" e poi altre piccole esplosioni in successione.

Materiali esplodenti 'importanti' non sono custoditi negli uffici andati a fuoco, ma sembra che ci potessero essere in deposito provvisorio candelotti segnalatori, tipo i bengala da barca. Secondo quanto emerge, nell'ala della caserma l'artificiere era solo e nessuno l'ha potuto soccorrere immediatamente: così le fiamme lo hanno intrappolato. Soltanto l'autopsia potrà chiarire se il decesso è dipeso dall'esplosione o dai fumi inalati.

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La 'Fadini' è una caserma a ridosso del centro storico, situata sui viali di circonvallazione davanti alla Fortezza da Basso. Edificio coi muri rossi, ospita numerosi servizi della polizia di Stato in città: logistica, magazzini, autoparco, anche servizi per il pubblico come per esempio l'ufficio passaporti. Qui ha sede anche il nucleo artificieri ed è proprio in quella parte della palazzina che è morto il sovrintendente Giovanni Politi.

Lacrime e abbracci, molti gli agenti arrivati sul posto appena la notizia ha cominciato a diffondersi. Politi era molto conosciuto e apprezzato: "Era una persona preparata e prudente, con una lunga esperienza" ricorda un collega. L'ipotesi più probabile è che si sia trattato di un incidente. 
Vicinanza alla famiglia della vittima "e al corpo della Polizia di Stato" è stata subito espressa dall'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori. Cordoglio ai familiari anche dal questore Alberto Intini. Numerosi altri i messaggi di cordoglio che stanno arrivando.