Firenze

Firenze, polemiche in aula sul consigliere-revisore di Sas

Grassi di Sinistra Italiana annuncia esposti all'Anac e alla Corte dei Conti, il Pd difende Fabio Giorgetti

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Il Pd fa quadrato nonostante qualche malumore, Sinistra Italiana è pronta a fare esposti all'Anticorruzione e alla Corte dei Conti. Esplode in Consiglio comunale il caso di Fabio Giorgetti, consigliere comunale Pd e presidente della Commissione sviluppo economico dal 2014, da 6 mesi membro supervisore del gruppo di lavoro della società Baker Tilly Revisa, di cui è dipendente, che si occupa della revisione legale del bilancio di Sas, società 100% comunale servizi alla strada. Non sarà un formale conflitto d'interessi ma neanche è così comune: è il Consiglio comunale l'organo di indirizzo sulle spa e Giorgetti per una di quelle spa, la Sas, lavora. Lo fa in quanto supervisor manager di una società di revisione contabile che ha vinto una selezione a luglio 2017 per la revisione legale dei conti Sas. A quella gara avevano partecipato in tre: Bdo, Grant Thornton e Baker. Quest'ultima ha fatto il ribasso maggiore (39%) ottenendo così un incarico da 5 mila curo l'anno approvato dall'assemblea di Sas lo scorso 26 settembre. E il consigliere Tommaso Grassi di Sinistra Italiana ad accorgersene e a sollevare il dubbio: non è il classico conflitto controllore-controllato?

Giorgetti si era già difeso: «Fermi tutti, io non ho mai lavorato per la Sas. Faccio parte di quel gruppo di lavoro solo sulle carte ma per conto della società di cui sono dipendente, Baker Tilly, non ho mai seguito il cliente Sas, chiunque lo confermerà. Ci sarebbe stata un'inopportunitàpolitica nella sovrapposizione, nonostante come manager io non abbia il potere di firma che spetta al partner. Per questo ho fatto presente la cosa alla mia società tanto che nel gruppo di lavoro Sas oggi c'è Gianluca Nerozzi, nonio». Non è quel che dicono i documenti: «È vero, leggendoli potrebbe venire il dubbio. Io sono rimasto in quel gruppo di lavoro perchè la segreteria della mia società mi aveva inserito nella proposta iniziale a Sas ma all'aggiudicazio ne sono stato io a porre il problema e a farmi indietro. Ora chiederò di essere tolto anche dalle carte". Secondo Grassi è l'articolo 78 del Tuel, il testo unico degli enti locali, a rendere irregolare la posizione di Giorgetti, quando dice che «ai consiglieri comunali è vietato ricoprire incarichi e assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dei relativi Comuni».

Il Pd parla in maniera ufficiale e difende formalmente Giorgetti: “Non esiste incompatibilità tra il consigliere Fabio Giorgetti e l'incarico allo stesso dalla partecipata Servizi alla Strada” dicono il capogruppo PD Angelo Bassi ed i Vice Capogruppo Francesca Paolieri e Andrea Ceccarelli. “L'incarico – spiegano ancora Bassi, Ceccarelli e Paolieri – è stato affidato ad una società di revisione previa valutazione delle cause di incompatibilità previste dal Codice civile. Il riferimento che viene fatto all'articolo 236 del Testo Unico degli enti locali (TUEL) è del tutto inappropriato riguardo le cause di incompatibilità dei revisori dell'Amministrazione. Il nominativo del dottor Giorgetti risultava fra gli allegati al curriculum vitae, quale membro del team, al contratto di affidamento del servizio di revisione legale sottoscritto successivamente in data 26/9/2017 dalle due società. Tenendo conto del tipo di indirizzi di cui è titolare il Consiglio comunale verso la società controllate, del ruolo ricoperto dal Dott. Giorgetti nella società in qualità di dipendente privo di deleghe gestionali e/o decisionali, nonché dell'attività di revisione legale che si concretizza in un'attività di verifica del rispetto delle norme contabili non si rileva alcuna incompatibilità né, parimenti, si rilevano i presupposti per l'eventuale “rescissione” del contratto da parte della Sas SpA. Sull'applicazione dell'articolo 69 del TUEL – concludono Bassi, Ceccarelli e Paolieri – non risulta alcun elemento di incompatibilità fra quelli previsti dall'articolo 63 dello stesso Testo Unico degli Enti Locali”.
 

“Il conflitto di interessi tra Sas e il consigliere Giorgetti è evidente: come si può pensare che sia legale e compatibile con le norme la sovrapposizione tra un Consigliere comunale e un membro, tuttora in carica, del gruppo di lavoro della società incaricata della revisione dei conti di una società partecipata dal Comune? L'incompatibilità dell'incarico è innegabile. Ci rivolgeremo all'Anac per portare all'analisi il caso” contrattacca Tommaso Grassi. E incalza: “Sostenere che non ci siano problemi perché il Consiglio non ha potere di controllo sulle partecipate ma che sia chiamato solo a indicare indirizzi generali è una scusa che non sta in piedi”.
“Oltretutto né il collegio dei revisori dei conti, né l'assemblea dei soci e neppure la società incaricata della revisione dei conti – continua Grassi - si sono posti il problema di effettuare la verifica sulle incompatibilità prima di confermare l'incarico. E' inaccettabile. L'assessore Perra non può pensare di risolvere la questione parlando in questi termini. Per questo ci occuperemo di predisporre una delibera di contestazione sul conflitto di interessi a norma del Testo Unico degli Enti Locali”.
“Le parole rilasciate alla stampa dal Consigliere Giorgetti in questo caso sembrerebbero avvalorare la tesi che in Sas ci siano dei problemi di controllo: affermare che la sua consulenza è solo sulla carta, che non ci ha mai lavorato e che non esista alcun atto su SaS a cui ha lavorato non fa che incrementare i dubbi e i sospetti. Perché, o abbiamo pagato il consigliere Giorgetti inutilmente, visto che dice di non averci mai messo piede, o lo abbiamo fatto non essendone in diritto per incompatibilità. L'immobilismo e la difesa a tutti i costi dell'assessore Perra non ci convince e rischia solo di ingarbugliare una vicenda che per risolvere sarebbe sufficiente revocare l'incarico e rimuovere l'incompatibilità”.