Firenze

Firenze: tre arresti per spaccio, tra loro un migrante del centro di don Biancalani

Il giovane del Biafra aveva due grammi di marijuana. Il sindaco di Pistoia: c'è limite oltre il quale è impossibile integrarli. Il parroco di Vicofaro: invece di sparlare venga a conoscerli
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Tre giovani migranti nigeriani sono stati arrestati a Pistoia con l'accusa di spaccio di droga nei parchi e nei giardini pubblici: uno di loro, un 21enne originario del Biafra, è stato rintracciato dalla squadra mobile nella parrocchia di Vicofaro amministrata da don Massimo Biancalani, il parroco impegnato nell'accoglienza ai migranti che l'anno scorso sollevò polemiche per averne invitato un gruppo in piscina e postato una foto su Facebook. Il giovane arrestato aveva con sé due grammi di marijuana e secondo il pm pistoiese Linda Gambassi, farebbe parte di un più vasto giro di pusher di eroina ed 'erba' incastrati dai tabulati telefonici e dalle voci provenienti da ambienti dei tossicodipendenti.
Sull'arresto nel centro di accoglienza di Don Biancalani è intervenuto il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (Fdi): “C'è un limite oltre il quale non si riesce più a integrare le persone – ha detto il primo cittadino - non è semplicemente dando loro un pasto e un letto che si integrano le persone, e questi nuovi arresti, per i quali ringrazio le forze dell'ordine, lo dimostrano”. A stretto giro è arrivata la replica di Don Biancalani: “Su
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160 migranti ospitati qui negli ultimi due anni e mezzo, abbiamo avuto solo due casi di giovani finiti nei guai per la droga. Il precedente era un 19enne problematico, questo un giovane orfano che viene dalla povertà assoluta, psicologicamente fragilissimo. Noi pensiamo di fare un a servizio alla comunità, strappando alla strada questi ragazzi disperati. E il sindaco, invece di sparlare, farebbe meglio a venire qui a conoscerli e a parlare anche coi tanti ragazzi italiani che ci aiutano”. Intanto a Empoli, nelle stesse ore, i carabinieri hanno arrestato un migrante nigeriano di 21 anni, ospite di un centro profughi in via di Val d'Orme, sempre per spaccio di stupefacenti. Si tratta del terzo ospite dello stesso centro finito in manette negli ultimi 30 giorni, il quinto a Empoli per spaccio di eroina.