Firenze

Firenze, a scuola si canta il rap di Ghali. I genitori infuriati: "Non adatto ai bambini"

La canzone "Cara Italia" doveva essere eseguita alla festa di fine anno dagli studenti della quinta elementare di un istituto della città. Ma c'è chi la pensa diversamente: "E' una canzone contro il razzismo, il messaggio di base è buono"
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Qualche parolaccia di troppo, allusioni e riferimenti un "po' spinti". A finire sotto l'occhio critico di alcune mamme e papà di Firenze è "Cara Italia" di Ghali, canzone scelta per essere intonata dai loro figli durante la festa prevista per la fine dell'anno scolastico. Il tormentone del rapper italo tunisino, idolo degli adolescenti, che ha fatto da colonna sonora allo spot della Vodafone e che ha scalato le classifiche di tutte le radio, stando al parere delle famiglie, non sarebbe adatta ai loro figli.

"Vi pare normale che venga fatta imparare una canzone del genere a dei bambini di quinta elementare?" si lamenta una mamma. "È una cosa indecente, troppe parolacce" le fa eco un'altra. "Fumo, entro, cambio faccia - recita l'incipit - Come va a finire si sa già. Devo stare attento, mannaggia. Se la metto incinta poi mia madre mi...Perché sono ancora un bambino, un po' italiano, un po' tunisino. Lei di Portorico, se succede per Trump è un casino". Poche frasi che però sono bastate a mandare su tutte le furie le famiglie degli studenti che frequentano la scuola primaria Rossini di Firenze. "Mia nipote di 10 anni è tornata a casa con dei fogli sui quali era scritto questo testo e mi ha detto che si trattava della canzone che, insieme ad alcune amiche, avrebbe dovuto mettere in scena il 18 maggio per festeggiare la fine della scuola - racconta lo zio di una delle bambine - sono state le maestre stesse a dire che andava bene e a far stampare le frasi che poi gli alunni avrebbero provveduto a imparare a memoria, con tanto di prove a teatro".

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La notizia, in poco tempo, ha fatto il giro del quartiere scatenando anche le proteste sul web. Lo zio della bambina, che abita vicino alla scuola, ha fatto leggere i fogli sui quali era stampata la canzone alla proprietaria di una cartoleria, che non ci ha pensato due volte a postare l'immagine sui social network. Decine le reazioni: "Forse vi siete scordati cosa si dovrebbe insegnare in quinta elementare - si legge su Facebook - accelerare i tempi nell'educazione di certe tematiche è malsano. C'è un tempo per ogni cosa". O ancora: "È a dir poco allucinante, avete chiesto provvedimenti?" oppure "Dove andremo a finire? Invece di insegnare l'inno d'Italia...". Quello iniziale non è l'unico passaggio della canzone a non essere piaciuto: "Ma che politica è questa? Qual è la differenza tra sinistra e destra? - recita Ghali - Cambiano i ministri ma non la minestra. Il cesso è qui a sinistra, il bagno è in fondo a destra". E poi il ritornello: "Io mi sento fortunato alla fine del giorno, quando sono fortunato è la fine del mondo. Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge. Fuori dal gregge, che scrive 'scemo chi legge'".

C'è però chi la pensa diversamente e rivendica i contenuti del testo: "In fondo è una canzone contro il razzismo, il messaggio di base è buono". E chi ne fa una questione di mediazione: "La canzone tanto la sentiranno lo stesso su Youtube, magari se c'è un insegnante che veicola il senso, il bambino può anche porsi qualche domanda invece di essere solo uno dei 700.000 like. Questo sì che potrebbe far bene, altrimenti uno è solo un passivo ascoltatore di parole".

Il preside della scuola, il professor Giacomo Forti, si sgancia dalla polemica: "Non ho ricevuto alcuna segnalazione dalle maestre o dai genitori - replica - se c'è qualcosa di cui discutere gradirei che si facesse in modo democratico nelle sedi scolastiche previste. Sono disponibile ad ascoltare le famiglie". I genitori, però, non hanno perso tempo e c'è chi ha deciso di chiamare direttamente la maestra: "Quando le ho detto che non ero d'accordo e che questa non era certo una canzone da far ascoltare ai bambini, l'insegnante si è tirata indietro - racconta uno dei papà - mi ha detto che non se ne farà di nulla e che alla fine il rap di Ghali non farà parte dello spettacolo. Mi auguro che sia così".