Firenze

Firenze, la procura sequestra 1,4 milioni di euro a un avvocato e a un ex manager

Indagati per appropriazione indebita Carmine Rotondaro e Salvatore Castellaneta

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Nell'inchiesta sulle false fatture in cui è indagato l'imprenditore degli outlet Luigi Dagostino la procura di Firenze ha iscritto un nuovo reato. Carmine Rotondaro, ex manager del colosso francese Kering e al centro dell'inchiesta milanese sulla maxi evasione Gucci, indagato a Firenze nell'indagine sulle false fatture ma anche a Milano per omessa dichiarazione dei redditi, è ora sotto indagine anche per appropriazione indebita con Salvatore Castellaneta, avvocato pugliese e liquidatore della società Rotondino Mall, partecipata al 48% da Rotondaro e al 52% da Dagostino.
Il gip Fabio Frangini ha convalidato il sequestro di 1 milione e 400 mila euro, su richiesta d'urgenza del pm Christine Von Borries.

Secondo l'accusa lo scorso 13 marzo Salvatore Castellaneta ha trasferito la cifra su un conto svizzero intestato personalmente a Carmine Rotondaro. Il bonifico è però stato bloccato dalla Banca d'Italia. Per i pm Castellaneta e Rotondaro si appropriavano di 1 milione e 400 mila euro della società effettuando il trasferimento senza una reale giustificazione economica. Per il pm von Borries è fittizia la causale apposta al bonifico per "revocatoria azione di pignoramento" da parte della Torrado Holdings Inc. di Panama. La prima notizia di segnalazione sospetta Bankitalia l'aveva comunicata alla procura di Milano che poi ha trasmesso gli atti per competenza a Firenze.
Lo scorso gennaio per Castellaneta è stata confermata dalla Cassazione la condanna a 11 mesi e dieci giorni di reclusione, oltre a 1.200 euro di multa, per induzione e favoreggiamento della prostituzione nei confronti dell'avvocato Salvatore Castellaneta, accusato di aver presentato nel 2008 all'imprenditore Giampaolo Tarantini una ragazza, con aspirazioni nel mondo dello spettacolo, disponibile ad avere rapporti sessuali con l'allora premier Silvio Berlusconi.