Firenze

Non riciclò soldi di Cosa Nostra, archiviazione per l'imprenditore Bulgarella

La decisione del gip di Firenze

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Il gip di Firenze, su richiesta della Dda fiorentina, ha archiviato l'indagine per riciclaggio a carico del costruttore Andrea Bulgarella, e eliminato ogni aggravante relativa al metodo e alla finalità mafiosa. E' quanto comunica, in una nota, il gruppo Bulgarella.

Tutto inizia a ottobre 2015: Bulgarella, originario di Trapani ma trapiantato da anni a Pisa, viene raggiunto da un provvedimento di sequestro di alcuni documenti. La Dda, in base a indagini del Ros, sospettava che la sua attività avesse all'origine "il riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa e in particolare del clan che fa capo a Matteo Messina Denaro".

"Un'indagine - spiega la nota - che nasce da elementi poco consistenti, se non irrilevanti, da ricostruzioni inesatte, da sospetti e calunnie di noti imprenditori mafiosi (oggi diventati falsi "collaboratori di giustizia"), che però ha creato un grave danno di immagine a tutta l'attività del gruppo, dato che l'inchiesta ha avuto una grande eco sui giornali e le tv".

Il provvedimento del gip è "nettissimo": scrive che "non ci sono prove che attestino flussi di denaro o altre utilità di provenienza illecita reimmesse in attività economiche del Bulgarella", spiega l'avvocato Nino Caleca che ha difeso l'imprenditore insieme a Vincenzo Maria Giacona. "Restano in piedi - prosegue la nota diffusa dal gruppo Bulgarella - contestazioni minori, sui rapporti con alcuni istituti di credito, sulle quali dovrà pronunciarsi la procura della Repubblica ordinaria competente per territorio".

"Ho rischiato di vedere distrutta la mia vita imprenditoriale, ma sono riuscito a resistere" le prime parole di Andrea Bulgarella alla notizia dell'archiviazione. "Rimane un rammarico - spiega - ancora una volta avevo dato agli investigatori e agli inquirenti la mia disponibilità a essere interrogato ed ascoltato. Avrei dato la prova documentale ed indiscutibile di come fossero assolutamente infondati anche gli iniziali sospetti. Con i miei esposti, il mio comportamento e le richieste di aiuto ai migliori servitori dello Stato ho sempre denunciato 'la partita truccata' e come testimoni della mia condotta e dei miei valori ho sempre indicato investigatori e coraggiosi uomini delle istituzioni"."In questo momento - conclude - voglio ringraziare i legali che mi hanno assistito, e tutti i miei collaboratori, che mi sono stati sempre vicini. Il mio pensiero va a tutti gli imprenditori siciliani, onesti e corretti come me, schiacciati da accuse false, da abili manipolatori, da inchieste montate ad arte. Io ho avuto il coraggio di resistere, e di contrattaccare, anche per tutti loro".