Firenze

Firenze, il costruttore di outlet Dagostino al gip: " Voglio fare pace con il fisco"

L'imprenditore, ex socio della famiglia Renzi, è agli arresti domiciliari da mercoledì. Durante l'interrogatorio la pm von Borries ha svelato nuove prove

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Vuole "fare pace con il fisco" Luigi Dagostino, il "re degli outlet" ed ex socio dei genitori di Matteo Renzi, ai domiciliari da mercoledì per utilizzazione di false fatture dall'importo di sei milioni. Lo ha dichiarato al gip di Firenze, Fabio Frangini, nel corso dell'interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi, venerdì 15 giugno. Dagostino, assistito dall'avvocato Alessandro Traversi, ha risposto alle domande del giudice. Ha ricordato di aver effettuato un ravvedimento operoso versando 3,7 milioni all'Agenzia delle Entrate per un primo gruppo di fatture false, e ha annunciato di essere in procinto di farne un altro riguardo ad altre fatture emerse nell'inchiesta che lo ha portato agli arresti.

Dagostino ha presentato una memoria scritta in cui ricostruisce le vicende delle sue 14 società, ha fatto rilevare di essere uno dei primi contribuenti del fisco in Toscana per imposte versate e ha confermato che è sua intenzione completare l'analisi delle numerose fatture in contestazione per sistemare la questione fiscale. Ha sostenuto che l'opera di risanamento era già in atto quando è intervenuto l'arresto e che proseguirà.


Tuttavia nell'interrogatorio c'è stato un colpo di scena quando la pm Christine von Borries, spiazzando imputato e difensore che non ne erano a conoscenza, ha svelato nuove prove appena emerse. Prove che potrebbero portare a nuovi sviluppi investigativi nei prossimi tempi e che forse hanno qualche rapporto con i risultati di recenti intercettazioni da cui - ha scritto il giudice Frangini nell'ordinanza - emerge "un notevole fermento di attività" per aggirare il corso delle investigazioni. Dagostino resta ai domiciliari. L'avvocato Traversi ha presentato un'istanza al giudice per permettere al suo assistito di continuare ad operare, almeno per l'ordinaria amministrazione, nelle 14 aziende di cui risulta amministratore o liquidatore. Nel frattempo la pm ha interrogato il commercialista di Dagostino, Federico Ariano, assistito dall'avvocato Antonino Denaro.