Firenze

Pistoia, il prete denuncia: "Spari contro un migrante ospite della parrocchia"

Buba Seaasay, 24 anni, il giovane del Gambia vittima dell'aggressione davanti alla parrocchia di Vicofaro a Pistoia 
Un post su Facebook di don Biancalani: "Sono in questura. Due italiani hanno sparato uno o due colpi al grido di 'negri di merda'". Forse con una scacciacani
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Dei colpi di pistola, forse con una scacciacani secondo i primi accertamenti della polizia, sono stati esplosi a Pistoia, ieri sera, intorno alle 23, contro Buba Ceesay, migrante di 24 anni del Gambia, ospite della parrocchia di Vicofaro. Il giovane è rimasto illeso. A denunciarlo con un post sul suo profilo Facebook è stato il parroco di Vicofaro, don Massimo Biancalani, da sempre impegnato nell'accoglienza dei migranti e al centro di polemiche, la scorsa estate, per la pubblicazione di una foto in cui gli ospiti della sua parrocchia trascorrevano una giornata in piscina. I primi rilievi confermerebbero che gli spari sarebbero partiti da una scacciacani. Il giovane ha raccontato di aver incrociato due ragazzi in bicicletta, di aver sentito prima gli insulti, poi un botto. "Quando mi insultano per le strade neanche li guardo e tiro dritto. Ma questa volta mi hanno sparato, una cosa folle, è troppo", ha raccontato Buba.  Secondo quanto ricostuito dalla Digos, che indaga sul caso, un bossolo sarebbe stato raccolto e consegnato alla polizia dallo stesso migrante.

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"Vi scrivo a quest'ora, le due di notte, dagli uffici della Questura di Pistoia - scrive don Biancalani, che nella sua parrocchia accoglie circa 80 migranti - , per informarvi che verso le 11.00 a Vicofaro ci sono stati degli spari! Due giovani italiani al grido 'negri di merda' hanno sparato uno o due colpi di arma da fuoco in direzione di uno dei nostri ragazzi migranti che fortunatamente è rimasto illeso. Sono in corso indagini".

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Secondo il racconto che lo stesso don Biancalani fa, ci sarebbe stato un primo allarme ieri sera intorno alle 22,30: "Un nostro volontario è venuto a dirmi che erano passati due ragazzi dalla strada urlando insulti razzisti, del tipo "negri bastardi" e "negri di merda". Poi abbiamo fatto una riunione, chiusi in una stanza e ad un certo punto - prosegue il sacerdote - è entrato Buba, un ragazzo del Gambia, di 23 anni,  che era andato a correre intorno alla parrocchia. Era spaventatissimo e ha detto che due giovani che lo avevano insultato, gli avevano poi sparato contro uno o due colpi. Siccome non parla bene l'italiano, ho chiamato un interprete e ci siamo fatti raccontare di nuovo la storia".

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A quel punto don Biancalani chiama la polizia che arriva sul posto ed effettua un sopralluogo: "Ho saputo che avevano trovato qualcosa su un vialetto, dicevano che poteva essere il bossolo di una pallottola ma non sapevano lì per lì se di una pistola vera o di quelle che sparano a salve". Secondo i primi accertamenti gli investigatori ritengono trattarsi di una scacciacani.
Il prete assieme ad altre persone è stato portato in questura la notte scorsa per redigere la testimonianza. "Sono state circa una decina che persone sentite dalla polizia questa notte, più o meno tutte quelle che avevano avvertito i colpi" conclude don Biancalani. Don Biancalani è da sempre molto attivo nel campo dell'accoglienza ed è stato spesso oggetto di polemiche per le sue iniziative, ma anche accusato di fare di tutto per comparire sui media. A giugno aveva postato una foto ritoccata in cui il governo Conte era a bordo di un gommone in mare e sopra l'immagine c'era la scritta "I have a dream".

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Le reazioni "Anche in Toscana la caccia al nero. Ma per Salvini e per Di Maio nessun problema di razzismo. Ora ci aspettiamo parole inequivocabili di condanna dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini e dai rappresentanti del governo 5Stelle-Lega", ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, condannando il gesto.  "Cos'altro deve accadere per capire che siamo dentro una pericolosissima spirale di razzismo e violenza?", ha aggiunto il governatore.  "La nostra è una città che rifugge dall'odio e non è disposta a tollerarlo", ha detto il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, che esprime una ferma condanna per quando accaduto. "Se il lavoro degli inquirenti dovesse confermare quanto riportato dai media in queste ore in riferimento alla sparatoria avvenuta ai danni del giovane gambiano - riporta una nota -, si tratterebbe di un fatto gravissimo per la città e per le istituzioni". "Ogni forma di razzismo - riprende il sindaco - deve essere condannata in modo fermo e deciso. Questi episodi sono quanto di più distante ci possa essere dalla cultura e dalla tradizione della nostra città". "Il sindaco e la giunta - si legge ancora - fanno appello a tutti affinché il clima di queste ore non sia ulteriormente esasperato e invitano a una profonda riflessione che non deve in alcun modo lasciar posto alle polemiche". "Oggi siamo seduti su di una polveriera e occorre imparare tutti ad essere cauti nei gesti e con le parole, perché non accada esattamente il contrario di ciò che vorremmo: che scoppi la guerra, dove invece ci vuole la pace", ha detto il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli.  "Oggi gli animi sono surriscaldati - afferma Tardelli - ci si muove spinti più dalla 'pancia' che dalla ragione; più dalle sensazioni che dall'obbiettività. E' tempo, il nostro, in cui io credo occorra vigilare. Sulle nostre idee e sulle nostre parole; su ciò che ci viene comunicato e a nostra volta comunichiamo. Su ciò che facciamo ogni giorno; sulle nostre piccole o grandi scelte quotidiane". Per il vescovo "occorre vigilare, prima che accada il peggio! Perché la rabbia non vinca sulla pazienza, la paura sul coraggio, l'insulto e l'arroganza sul rispetto, la violenza sull'amore". "Solidarietà ai ragazzi di Don Massimo Biancalani, alla parrocchia di Vicofaro, a tutte le cittadini e i cittadini della Pistoia democratica, civile e solidale. Il ministro dell'Interno parcheggi sulla spiaggia la moto d'acqua della Polizia di Stato con cui si fa fotografare in gioioso trastullo a Milano Marittima e vada a Pistoia a far sentire la presenza dello Stato, della Repubblica, delle istituzioni. Vada a presiedere il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico e garantisca - se ne è capace - la sicurezza che, da quando siede al Viminale, è diminuita per tutti", hanno detto dichiarano Andrea Maestri e Beatrice Brignone della segreteria di Possibile. "Il razzismo si è armato e c'è chi ha una responsabilità morale e politica per quanto sta accadendo", ha spiegato Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.