Firenze

Firenze, l'ex presidente del Sudafrica visita la cella di Mandela: "Chi propone razzismo va isolato"

L'ex presidente del Sudafrica Kgalema Motlanthe (al centro) in visita al Mandela Memorial di Firenze. Foto Cge (cge)
Kgalema Motlanthe parteciperà anche alle celebrazioni per la Liberazione di Firenze
1 minuti di lettura
"Le lezioni che ci derivano dalla vita e dall'opera di Nelson Mandela sono fondamentali per tutti noi, in particolare in questo momento in cui il mondo è sconvolto, con tensioni gravissime, e dove c'è una mancanza di fiducia reciproca". Così Kgalema Motlanthe, ex presidente del Sudafrica, che venerdì pomeriggio ha visitato il Mandela Memorial di Firenze: la riproduzione in vetro della cella del carcere di Robben Island dove Mandela, Premio Nobel per la Pace nel 1993, fu rinchiuso per gran parte della sua vita. E dove lo stesso Motlanthe scontò 10 anni di detenzione, dal 1977 al 1987, per il suo impegno con l'African National Congress contro l'apartheid. Domani, sabato11 agosto, Motlanthe parteciperà anche alle celebrazioni per i 74 anni dalla Liberazione di Firenze.

La visita della cella - ha detto Motlanthe, ora Trustee della Nelson Mandela Foundation, ha fatto riaffiorare "ricordi molto vividi". "Sia io che Mandela, come molti altri giovani ribelli, durante la prigionia non abbiamo mai smesso di prepararci, giorno dopo giorno, a continuare la lotta contro il sistema dell'apharteid". L'ex presidente del Sudafrica dal settembre 2008 al maggio 2009 (nominato poi vice presidente dal suo successore Jacob Zuma) ha sottolineato "che la lotta contro i sistemi razziali non è mai avvenuta attraverso la violenza". "Il nostro obiettivo non è mai stato quello di inasprire la lotta". "Quando eravamo prigionieri - ha raccontato Motlanthe - abbiamo capito che reagire diffondendo lo stesso messaggio avrebbe creato il doppio dei problemi". "Il nostro obiettivo è stato sempre creare una società basata sulla difesa dei diritti umani". Ricordando che "è molto importante per tutti i progressisti ripetere in continuazione un messaggio di non razzismo: in questo modo coloro che propongono le visioni razziste nella società verranno isolati".

Alla visita, durante la quale è stata scoperta anche una targa commemorativa, hanno partecipato anche l'ambasciatore sudafricano in Italia Shirish Soni, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, e l'assessore comunale Andrea Vannucci.