Firenze

Firenze, 74 anni fa la Liberazione dal nazifascismo. Nardella: "La libertà va protetta giorno per giorno"

(cge)
Alle 7 il rintocco della Martinella, poi la deposizione di una corona in piazza Santa Croce. Presente anche l'ex presidente del Sudafrica Kgalema Motlanthe
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"Cerimonie come quella dell'11 agosto aiutano a capire che la libertà non si conquista una volta per sempre ma la si protegge giorno per giorno, partendo dall'educazione e dal rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno di noi. Anche se il fascismo come fatto storico non si ripeterà mai più, è vero altresì che le cause che portarono al fascismo, come la violenza, l'intolleranza, e l'azzeramento delle libertà, possono ripetersi in ogni momento". Così il sindaco di Firenze, Dario Dario Nardella, a margine delle celebrazioni per il settantaquattresimo o anniversario della Liberazione della città, l'11 agosto del 1944.

Ad aprire le celebrazioni questa mattina alle 7, i rintocchi della 'Martinella', la campana di Palazzo Vecchio la campana della Torre di Arnolfo che l'11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia.  Alle 9,45  una cerimonia solenne in Piazza Santa Croce davanti al monumento che ricorda i caduti di tutte le guerre. Tra i presenti anche l'ex premier e senatore del Pd Matteo Renzi. Dopo un breve corteo, le celebrazioni sono proseguite all'Arengario di Palazzo Vecchio, con gli interventi del sindaco Nardella, di Renato Romei della segreteria provinciale Anpi di Firenze, e dell'ex presidente del Sudafrica e membro dell'Anc (African national congress) Petrus Kgalema Motlanthe, attualmente esponente della Nelson Mandela Foundation, che si trova a Firenze in occasione dei 100 anni dalla nascita di Mandela.

"Sono stufo di sentire commenti stupidi e superficiali che portano sempre a descrivere come bravate certi fatti, perché ci siamo già passati. Anche negli anni venti certi episodi di intolleranza e di xenofobia venivano sottovalutati, poi venti anni dopo c'è stata la seconda guerra mondiale, le leggi razziali, il nazifascismo e le tanti morti", il monito del sindaco che ha invitato a non "sottovalutare gli episodi di odio sociale, intolleranza, di razzismo, di violenza perché qui si annida il germe dell'intolleranza che se non viene distrutto può crescere e diventare un problema sociale per tutti noi"