Firenze

Firenze, sulla tramvia canti e musica contro il razzismo

Flash mob del coro multietnico ConFusion nella giornata mondiale del rifugiato
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Un gruppo di una ventina di uomini, donne e bambini, molti di origine africana, allegri e vestiti con mille colori, è salito ieri pomeriggio alle 17,30 sulla tramvia alla fermata di via Alamanni, alla Stazione, sotto gli occhi incuriositi dei passeggeri. Il tempo di far richiudere le porte e...sorpresa: il gruppo era un coro, che ha cominciato a intonare un vivacissimo repertorio di canzoni africane e jazz, pop e swing, di musica barocca e musica popolare, compresa Bella Ciao, mentre i passeggeri battevano le mani e scattavano foto. Un flash mob in piena regola, proseguito fino alla fermata Resistenza di Scandicci, dove il coro è sceso e ha continuato a esibirsi fra gli applausi dei passanti, a cui è stato distribuito un volantino con su gli articoli 3 e 10 della Costituzione e il noto sermone di Niemöller "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari...".
 
E' così che, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, celebrata ieri in tutto il mondo, e mentre in Italia si susseguono le proteste contro le uscite anti immigrati e anti rom del ministro degli Interni, ha festeggiato - e insieme protestato - il Coro ConFusion, formazione vocale multietnica ideata e diretta da Benedetta Manfriani. Nata nel 2016 in Mugello come progetto per l'inclusione di migranti e rifugiati, da marzo scorso svolge la sua attività all'interno del Teatro Puccini, in collaborazione con l'associazione Catalyst. 
 
Un melting pot di musiche, lingue, colori, un laboratorio di incontri e uno spazio di contaminazione di culture e generi musicali diversi che, spiega Manfriani, ha organizzato il flash mob "per sensibilizzare l'opinione pubblica sui principi di uguaglianza, solidarietà, accoglienza, antirazzismo, rispetto dei diritti umani, che, nonostante i pesanti tentativi di aggredirli, devono e possono continuare a permeare la nostra società".