Il Csvm cambia pelle: via alla fusione a quattro

Nasce il Centro unico di servizi per il volontariato con Cremona, Lodi e Pavia. «Ma il territorio non sarà penalizzato». E c’è un bando da 3 milioni di euro
SEDE CSVM, CON ATTILIO ROSSATO
SEDE CSVM, CON ATTILIO ROSSATO
SEDE CSVM, CON ATTILIO ROSSATO
SEDE CSVM, CON ATTILIO ROSSATO

MANTOVA. «Una rifondazione». Così il presidente del Csvm, Alessandro Botteri, legge il processo che entro la fine dell’anno porterà al Centro unico di servizio per il volontariato di Mantova, Lodi, Cremona e Pavia. Il percorso è quello della fusione per incorporazione, come per le società: operazione dettata dalla riforma del Terzo settore che, nel codice dello scorso luglio, ha previsto il limite del milione di abitanti. Morale, in Lombardia il numero di Csv si asciugherà da 12 a 6.

Dieta drastica che, nel caso di Mantova, «accelera un percorso già avviato» come riferisce Botteri. D’accordo con la direttrice Paola Rossi nel sostenere le ragioni di una fusione che, imposta per legge, «non penalizzerà i territori, ma alleggerirà la gestione amministrativa, concentrando così sforzi ed energie sui servizi». L’autonomia sarà garantita dalle quattro delegazioni territoriali, ognuna delle quali manterrà sede e staff, sollecitando una partecipazione attiva dei soci. Nuova pelle, stessi compiti: «lo svolgimento di attività di supporto tecnico, formativo ed informativo al fine di promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore». Sempre secondo il modello delle reti territoriali.

Vero, la sede legale del Centro unico sarà a Cremona, ma solo per motivi geografici, di equidistanza dalle altre tre province, e poi Mantova esprimerà il direttore unico: Paola Rossi, appunto. Leggere la riforma del Terzo settore soltanto con la lente dei numeri, degli equilibri geopolitici (su scala interprovinciale) e delle piccole resistenze, inevitabili di fronte al cambiamento, tradirebbe però il senso di una riforma che allarga la platea dei Centri di servizio: le associazioni di volontariato, certo, ma anche i mondi della cooperazione, delle fondazioni e della promozione sociale in blocco.

Mantova porterà in dote i suoi 161 associati e i 3.104 soggetti presenti in banca dati, di cui 445 iscritti al registro regionale del volontariato e 195 ad altri registri. Una rifondazione, quella che coinvolge il Centro di servizio per il volontariato mantovano, anche perché cade nel ventesimo anniversario della nascita, ricorrenza che sarà festeggiata in cinque appuntamenti, quattro in questo ultimo spicchio di 2017 e uno nel 2018 (con la partecipazione di Gherardo Colombo), a segnalare la continuità di senso e missione del Csvm anche dopo l’incorporazione. Il primo laboratorio è in programma venerdì alle 16.30 al Bibiena, dove saranno gli amministratori a restituire delle testimonianze di comunità attraverso il loro sguardo.

Accanto alla riorganizzazione e al ventennale, terzo anello di una stessa catena, ecco il Bando Volontariato 2018 (in scadenza il 15 dicembre): a disposizione ci sono 3 milioni di euro, 2 messi dal Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato in Lombardia, con Fondazione Cariplo e Csvnet Lombardia, 1 dalla Regione. Tema del bando, le città-laboratorio. Di cittadinanza attiva e solidale.

di Igor Cipollina

Suggerimenti