Naziskin, prime denunce: nei guai due mantovani

Identificati otto dei 13 partecipanti al raid: quattro sono della nostra provincia. Scontro Salvini-Renzi. A Como il 9 dicembre ci sarà un corteo antirazzista
Durante la riunione di Como Senza Frontiere, una rete che unisce decine di associazioni a sostegno dei migranti - al Chiostrino di Santa Eufemia - un gruppo di 15 militanti del VFS, associazione culturale Veneto fronte Skinheads, ?? entrato nella sala e ha imposto la lettura di un "proclama"che si concludeva con lo slogan "basta invasione". Le decine di partecipanti alla riunione - esterrefatti ? non hanno reagito alla provocazione. Il blitz segue le iniziative di tre giorni fa, sempre a opera del VFS, sempre a Como: sagome di migranti dipinte a terra di fronte alle sedi Caritas ANSA/YOUTUBE/ECOINFORMAZIONI ARCI ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Durante la riunione di Como Senza Frontiere, una rete che unisce decine di associazioni a sostegno dei migranti - al Chiostrino di Santa Eufemia - un gruppo di 15 militanti del VFS, associazione culturale Veneto fronte Skinheads, ?? entrato nella sala e ha imposto la lettura di un "proclama"che si concludeva con lo slogan "basta invasione". Le decine di partecipanti alla riunione - esterrefatti ? non hanno reagito alla provocazione. Il blitz segue le iniziative di tre giorni fa, sempre a opera del VFS, sempre a Como: sagome di migranti dipinte a terra di fronte alle sedi Caritas ANSA/YOUTUBE/ECOINFORMAZIONI ARCI ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Durante la riunione di Como Senza Frontiere, una rete che unisce decine di associazioni a sostegno dei migranti - al Chiostrino di Santa Eufemia - un gruppo di 15 militanti del VFS, associazione culturale Veneto fronte Skinheads, ?? entrato nella sala e ha imposto la lettura di un "proclama"che si concludeva con lo slogan "basta invasione". Le decine di partecipanti alla riunione - esterrefatti ? non hanno reagito alla provocazione. Il blitz segue le iniziative di tre giorni fa, sempre a opera del VFS, sempre a Como: sagome di migranti dipinte a terra di fronte alle sedi Caritas ANSA/YOUTUBE/ECOINFORMAZIONI ARCI ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Durante la riunione di Como Senza Frontiere, una rete che unisce decine di associazioni a sostegno dei migranti - al Chiostrino di Santa Eufemia - un gruppo di 15 militanti del VFS, associazione culturale Veneto fronte Skinheads, ?? entrato nella sala e ha imposto la lettura di un "proclama"che si concludeva con lo slogan "basta invasione". Le decine di partecipanti alla riunione - esterrefatti ? non hanno reagito alla provocazione. Il blitz segue le iniziative di tre giorni fa, sempre a opera del VFS, sempre a Como: sagome di migranti dipinte a terra di fronte alle sedi Caritas ANSA/YOUTUBE/ECOINFORMAZIONI ARCI ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

ROMA. Identificati nel giro di 48 ore grazie alla collaborazione degli uomini della Digos di tre province: Mantova, Brescia e Vicenza. Dopo l’irruzione nel centro pro migranti di Como,  sono arrivate le prime quattro denunce delle “teste rasate” per il reato di violenza privata. Si tratta di giovani già noti alla Digos in quanto legati agli ambienti degli ultrà del Como. Altri quattro giovani sono stati identificati grazie anche alla collaborazione delle Questure e subiranno la stessa sorte, saranno cioè denunciati per violenza privata. I quattro gravitano nel Mantovano e nel Bresciano e sono già noti per la loro attività negli ambienti neofascisti. Tra loro c’era anche Ivan Sogari, rappresentante in passato di Mantova ai Virgiliani.

Per dare un nome agli altri cinque partecipanti al blitz è stato chiesto l’aiuto della Questura di Vicenza. Ad agire martedì scorso nella sede dell’associazione “Como senza frontiere” un gruppo di tredici persone appartenenti al gruppo neofascista “Veneto Fronte Skinheads” con sede a Lonigo (Vi).

L’identificazione veloce è stata resa possibile anche grazie alla diffusione del filmato del blitz ripresa dai volontari impegnati nell’integrazione dei migranti e messo velocemente in Rete.

Per tutta risposta, Giordano Caracino, leader del movimento autore dell’irruzione nella sede dell’associazione “Como senza frontiere” sfida le forze dell’ordine. Intervistato da «La Zanzara», ha affermato: «Lo rifaremo. Le denunce? Ce ne possono fare anche diecimila, non cambieremo di una virgola». Ma il pm di Como, Simona De Salvo sta anche cercando di capire come il gruppo di skinhead sia venuto a conoscenza della riunione e come sia nata l’idea del blitz.

Da nord a sud, da Como ad Ostia, il ritorno dell’estrema destra xenofoba e omofoba legata a gruppi più o meno storici che cavalcano il disagio raccogliendo consenso, preoccupa le istituzioni e solleva nuove polemiche politiche. «Da tempo ho manifestato grandi preoccupazioni – ha aggiunto – perché fatti, parole e gesti che un tempo erano stati messi al bando, non tanto dalla legge quanto dal dibattito politico e dalla riprovazione sociale, sono progressivamente riemersi e si stanno sdoganando».

Lo scontro politico. «La condanna sia unanime», è la netta posizione del segretario del Pd, Matteo Renzi ieri ad Asti. «Intimidazioni e provocazioni di segno fascistoide vanno respinti non solo dalla sinistra ma da tutta la comunità politica nazionale. Su questi temi – ha concluso – non si scherza». Ma è di nuovo scontro con il leader della Lega, Matteo Salvini: «Il problema dell’Italia è Renzi, non il fascismo che non può tornare – e aggiunge – ovvio che non si entra in casa d’altri non invitati e non è quello il modo di risolvere i problemi. Bene invece fanno i sindaci che con azioni concrete combattono l’invasione di immigrati». A lui risponde direttamente il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina: «Salvini riesce nell’impresa di difendere gli squadristi di Como invece di rendersi conto della necessità di combattere queste derive». E lancia una manifestazione per sabato 9 dicembre a Como contro l’intolleranza.

Da Laura Boldrini a Nicola Fratoianni arriva la richiesta di una risposta coordinata contro l’emergere degli estremismi di destra, Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia condanna, ma con distinguo. «È stato un atto di intimidazione e per me l’intimidazione è inaccettabile, ma trovo abbastanza ridicolo l’appello di Matteo Renzi, perché la violenza non è oggettivamente quello che ieri si è visto a Como». La magistratura prosegue le indagini, mentre è partita l’organizzazione per il corteo antirazzista.


 

di Fiammetta Cupellaro ;

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