«Castel Goffredo non è solo industria»: ecco il gruppo San Luca

L’associazione culturale ha 17 anni di storia e duecento soci. Ha lanciato il Mast e ora raccoglie fondi per completarlo

CASTEL GOFFREDO. Valorizzare e salvaguardare il patrimonio storico-artistico di Castel Goffredo. È con questo scopo che nel 2000 è nato il gruppo San Luca onlus, che ad oggi conta duecento soci ed è alla ricerca di fondi per terminare la realizzazione del museo di arte e storia del territorio inaugurato quest’anno con una prima parte.
 
«La nostra associazione si era costituita all’interno della parrocchia – spiega il referente Corrado Bocchi – Castel Goffredo è da sempre conosciuta per la sua vocazione artigianale e per il distretto della calza, mentre quello che tanti non sanno è che ha alle spalle una storia ricca e curiosa. Il paese viene quindi associato allo sviluppo economico e per molto tempo ci si è dimenticati della cultura che lo caratterizza. Ciò che mancava era proprio un gruppo culturale». 
 
Da queste premesse è nata la onlus San Luca. «In questi 17 anni abbiamo organizzato decine di mostre con l’aiuto e il supporto di esperti del settore e ad ogni esposizione è seguito un catalogo. Diverse pubblicazioni sono state fatte proprie da corsi di studi universitari e specialistici della storia dell’arte». L’associazione collabora con professionisti di Mantova, Brescia e Verona e ogni oggetto ed opera esposta sono catalogati in volumi che poi vengono messi a disposizione del pubblico. 
 
«È difficile quantificare la grandezza del patrimonio di Castel Goffredo – prosegue il direttore esecutivo Bocchi, affiancato nell’attività quotidiana dalla presidente Alessandra Ferrari – la maggior parte appartiene alla parrocchia. Le chiese non sono solo luoghi della fede, ma anche della memoria, ricche di opere d’arte spesso sconosciute ai cittadini e molte volte anche agli stessi preti».
 
 
Dopo anni di mostre e dopo essersi resi conto della quantità di beni preziosi, per custodirli i membri del gruppo decidono di lanciare il progetto di un museo. «Nel 2007 abbiamo lanciato una raccolta fondi per la creazione di un museo che potesse raccontare la storia della città, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Il primo tassello di questo sogno si è concretizzato poche settimane fa, quando finalmente siamo riusciti ad aprire una sezione del Mast, in cui viene raccontato il periodo dall’età longobarda fino alla fine del '500».
 
Una tappa importante per San Luca, che guarda al prossimo obiettivo: «Quando il museo sarà finito e completo raggiungerà i mille metri quadrati di superficie. Al momento sono aperti il primo piano e il piano terra, per una superficie di 560 metri quadrati circa, che comprendono anche un piccolo auditorium per una quarantina di persone, una biblioteca, la possibilità di fare laboratori didattici». I giorni di visita, sia al mattino che al pomeriggio, sono da mercoledì a domenica compresi i festivi. L’edificio si trova di fianco alla parrocchia del paese, in via Botturi 3. 
 
«Vuole essere un museo che racconta tante storie. Ora manca il secondo piano, da ristrutturare e siamo in cerca dei soldi per poterlo finire. Inseriremo una sezione dall’inizio dell’800 alla fine del ‘900 e verrà evidenziato il distretto tessile, perché fa intimamente parte della storia del paese e non possiamo ignorarlo. Un altro filo conduttore sarà l’acqua, elemento importante per il nostro territorio e per la comunità. Tra le curiosità che i visitatori potranno approfondire c’è il periodo in cui Castel Goffredo era stato capitale di uno Stato autonomo, un dettaglio che i nostri concittadini non conoscono ma che noi riusciamo a documentare».
 
La raccolta fondi è aperta e non smette mai. Chi vuole aiutare l’associazione può diventare socio pagando la tessera annuale di 15 euro, entrare nel museo (5 euro il biglietto intero e 3 euro il ridotto), oppure chiedere informazioni al 335.5355605. Recentemente il gruppo ha inoltre preso in gestione la torre civica.

di Elena Caracciolo

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