Palazzi indica le priorità: «Lega e M5S ci aiutino»

di di Sandro Mortari
Asse sud, bonifiche, welfare, trasporto pubblico locale e treni per Verona. Ecco la lista che il sindaco proporrà alla Regione e al Governo di condividere

MANTOVA. Il nuovo governo giallo-verde offre il destro al sindaco Mattia Palazzi per richiamare al senso di responsabilità Lega e Cinque Stelle, le due forze politiche balzate di recente alla guida del paese e, la Lega, da tempo a quella della Regione.

«Il tema - dice il primo cittadino riassumendo il dibattito di questi giorni sul governo amico di centrosinistra che ha lasciato il campo dopo aver dato grandi aiuti allo sviluppo di Mantova - Il tema non è quello di fare un favore o un dispetto a me, ma di essere utili e inutili alla città». Un richiamo a Lega e ai Cinque Stelle che in Via Roma sono i massimi oppositori della sua giunta.

E allora, ecco che Palazzi mette sul tavolo «cinque temi fondamentali» per la città su cui chiede una piena assunzione di responsabilità anche da parte delle minoranze che hanno in mano le leve del governo a Milano e a Roma. Il sindaco si riferisce all’asse sud, al collegamento ferroviario veloce con Verona, alle bonifiche del sin, al trasporto pubblico urbano e alla lotta alla povertà.

«La Regione - spiega Palazzi - deve decidere se fare o no l’autostrada Mantova-Cremona a cui è legato il completamento dell’asse sud. Se decide per il no, deve svincolare la nostra strada e cofinanziarla per metà, in modo che anche il Governo metta il resto».

Si parla di cento milioni di euro. Quanto al collegamento veloce con Verona, «abbiamo già verificato con Fs un piano in base al quale con 1,2 milioni di euro all’anno potremmo avere due coppie di treni al giorno che consentirebbero di raggiungere Verona da Mantova in 30 minuti. Il problema è che quel tratto dipende dalle Regioni Emilia e Veneto, su cui, però, nessuna mostra interesse. Se la Lombardia vuole aiutarci può entrare nell’accordo tra Trenitalia e le due Regioni».

Sulle bonifiche del Sin «va accelerato e rafforzato l’investimento. Stiamo attendendo che la giunta regionale deliberi l’utilizzo dei 16 milioni per avviare il nostro progetto di analisi delle acque. Al tempo stesso, il ministero dell’ambiente deve accelerare le procedure e mettere più risorse nel protocollo con le aziende di Mantova».

Da parte dello Stato e della Regione servirebbero anche più risorse per il trasporto pubblico locale: «Così potremmo aumentare il numero delle corse dall’hinterland e diminuire l’utilizzo di auto in città». Infine, il versante welfare e povertà. Dice Palazzi: «Dal 2015 ogni anno aumentiamo lo stanziamento per il welfare di un milione di euro. Occorre che lo stesso sforzo lo faccia la Regione dopo i tanti posti letto tagliati nel settore socio-assistenziale».

Il sindaco non risparmia una frecciata all’opposizione: «È da sfatare la storia che la contiguità politica tra amministrazione locale e il Governo centrale porti risorse. Basta guardare i cinque anni del centrodestra in Comune che aveva la Regione dello stesso colore e per alcuni anni anche il Governo a Roma. La verità è che noi in tre anni abbiamo portato a casa 40 milioni di euro da Stato, Regione e sponsor non perché eravamo amici di qualcuno, ma perché abbiamo prodotto tanti progetti di qualità». E sul Podestà ricorda: «L’assegnazione dei fondi è stata vistata dalla Corte dei Conti».
 

Suggerimenti