Rabbia per la festa perduta. Il Pd di Rivalta si lecca le ferite

Lo stop alla manifestazione alla vigilia del via dopo la segnalazione di Ariotti. Il vicesindaco sugli abusi edilizi: «Sono dispiaciuto, ma dovevamo intervenire»

RODIGO (RIVALTA). Rabbia ed amarezza. Questi i sentimenti che si respirano a Rivalta all’indomani della cancellazione della festa dell’Unità. La manifestazione, che avrebbe dovuto rallegrare il paese fino a ferragosto, è stata annullata alla vigilia dell’inaugurazione. Una decisione sofferta ma inevitabile, presa in seguito ad un sopralluogo dell’ufficio tecnico del Comune, durante il quale sono emersi alcuni abusi edilizi nell’area feste del Pd, di proprietà della Fondazione Ds. Il controllo è avvenuto in risposta ad una richiesta di verifica avanzata dal consigliere d’opposizione Alberto Ariotti, capogruppo della lista “Immaginiamo”, contro cui adesso puntano il dito cittadini e volontari, amareggiati per il mancato appuntamento con uno degli eventi più attesi dell’estate.

«È un’iniziativa scomposta e fuori luogo, che colpisce il sistema di cooperazione tra associazioni, istituzioni e partiti - sottolinea Maurizio Bulgarelli, consigliere di minoranza del gruppo “Destinazione Comune”, nonché esponente del circolo Pd di Rodigo - Un vero e proprio attacco alla comunità. La richiesta di verifica, seppur legittima, avrebbe dovuto essere avanzata in un altro momento, non a ridosso dell’inizio della manifestazione».

Della stessa opinione decine di cittadini, che stanno riempiendo la pagina Facebook “Rivalta News 24” di commenti al veleno indirizzati ad Ariotti. Attaccato su tutti i fronti, il consigliere si difende: «Ho soltanto chiesto di poter avere accesso agli atti inerenti l’area feste del Pd, che ora viene concessa in uso anche ad alcune associazioni del territorio. Anziché attaccarmi, i cittadini dovrebbero ringraziarmi perché le strutture abusive possono costituire un pericolo».

Ma è davvero così? L’esito dei controlli non è stato ancora reso noto, ma i Dem di Rivalta ammettono di aver installato, senza previa autorizzazione, due pilastri all’ingresso, una pista da ballo e di aver chiuso con una saracinesca un porticato. «Nessuna di queste opere mette a rischio la sicurezza - garantisce Danilo Gaburro, volontario impegnato nell’organizzazione della festa fin dal 1972 - Inoltre era già in atto un progetto finalizzato a sanare le irregolarità. Sono molto rammaricato, perché proprio quest’anno eravamo riusciti a portare qui diverse associazioni. Questo luogo è sicuro e svolge un ruolo sociale. Ariotti ci ha inferto un duro colpo, ma noi risolveremo tutti i problemi e nel 2019 torneremo più forti di prima».

Amareggiato anche il vicesindaco Luciano Chiminazzo: «Sono dispiaciuto per quanto sta accadendo, perché la festa dell’Unità è un appuntamento caro a tutti i cittadini, al di là delle convinzioni politiche, ed ogni anno attira persone da diverse località della provincia. Il luogo è accogliente e si mangia benissimo. Però, dinanzi ad una legittima richiesta di verifica avanzata da un consigliere comunale non potevamo far altro che procedere, facendo subito i controlli del caso. Sono emersi alcuni abusi edilizi. Nulla di pericoloso, ma le irregolarità devono essere sanate. Sono certo che il Pd risolverà la situazione». In attesa di risorgere, gli organizzatori sono alle prese con la revoca dei contratti stipulati con le orchestre e degli ordini inoltrati ai fornitori, quasi tutti esercenti del paese. —

 

Rita Lafelli

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