Da Viadana al Palazzo di Vetro: nominata ambasciatrice italiana all’Onu

Maria Angela Zappia è figlia dell’ex comandante locale dei carabinieri. Oltre 30 anni in diplomazia: rappresentante Nato e consigliere di due premier

VIADANA. Lo scorso 31 luglio il ministero degli Affari Esteri ha ufficializzato la nomina del nuovo rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York. L’ambasciatore che sostituisce Sebastiano Cardi, in carica dal 2013, è Maria Angela Zappia, viadanese, che dal 2017 svolgeva lo stesso ruolo in seno al Consiglio Atlantico, prima donna a rappresentare l’Italia alla Nato a Bruxelles.

L’ambasciatrice è nata all’ex ospedale viadanese, figlia del tenente Vincenzo Zappia, catanese, che guidò la locale compagnia dei carabinieri fra il 1958 ed il 1963. Un periodo breve, ma che vide la nascita della figlia Maria Angela nel 1959 seguito dal secondogenito Carlo, nel 1961, oggi professore associato di economia politica all’Università di Siena.

La famiglia Zappia si è trasferita seguendo gli spostamenti del capofamiglia, prima a Savona, dove i figli hanno frequentato le scuole superiori, e infine a Firenze, dove Maria Angela ed il fratello hanno frequentato l’Università.

Dopo la laurea in scienze politiche nel 1981 nell’Università dove insegnavano Spadolini e Sabino Cassese, la futura ambasciatrice ha deciso di intraprendere la carriera diplomatica. Nel 1983 è l’unica donna a superare l’esame di concorso e riceve il primo incarico a Roma. Nell’86 è per la prima volta all’estero, a Dakar, la capitale del Senegal, come segretario per gli affari commerciali e poi primo segretario. Qui conosce il futuro marito dai quali ha due figli: Claire e Christian. Quattro anni dopo è già a New York, come viceconsole. Dopo il rientro alla Farnesina ed una parentesi a Bruxelles, nel 2000 torna a New York e tre anni dopo chiede un’aspettativa per dedicarsi alla famiglia e consentire al marito di ottenere un importante incarico lavorativo. «È stato difficile decidere – ha ricordato in una recente intervista – ma ho fatto la cosa giusta». Nonostante lo stop ed il fatto di essere una donna (sono solo quattro in Italia le ambasciatrici di grado elevato) la Zappia rientra a pieno titolo nella carriera diplomatica. Al punto che nel 2010 viene nominato “ministro plenipotenziario”, grado con il quale guida la delegazione italiana alle Nazioni unite di Ginevra. Fra il 2014 ed il 2016 rappresenta l’Italia alla Nato. Rientra in Italia per fare il consigliere diplomatico della presidenza del consiglio (governi Renzi e Gentiloni) rappresentando l’Italia ai vertici G7 e G20.

«L’Italia è un grande Paese – ha dichiarato dopo l’insediamento – e siamo conosciuti nel mondo per come facciamo le operazioni di pace, in mezzo alla gente. Siamo attenti all’individuo e crediamo nel multilateralismo, che viene dalla nostra Costituzione. L’Italia contribuirà all’azione dell’Onu ponendo al centro i temi della pace, della sicurezza, dei diritti umani, dello sviluppo sostenibile e delle migrazioni». —


 

Francesco Romani

Suggerimenti