L’Oglio Po compie 25 anni: «Adesso un piano di rilancio»

A Vicomoscano incontro pubblico sul futuro della struttura sanitaria. Tra i temi il punto nascite e le lunghe liste di attesa

CASALMAGGIORE L’ospedale Oglio-Po di Vicomoscano compie 25 anni. Per fare il punto, soprattutto sul futuro della struttura, l’associazione Amici dell’ospedale ha organizzato, la sera del 27 settembre in auditorium, un pubblico confronto, nel corso del quale ha naturalmente tenuto banco la questione punto nascite.

Il dibattito è stato introdotto da Claudio Toscani e Luigi Borghesi, che, a nome della onlus, hanno indicato le criticità del nosocomio: «Lunghissime liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali. Mancanza di primari. L’inaccettabile chiusura del punto nascite».

Su quest’ultima questione, ha detto la sua Camillo Rossi, direttore generale dell’ospedale di Cremona: «Il punto di riferimento è il decreto ministeriale 70, che stabilisce standard ben precisi per la sicurezza dei pazienti, cioè mamme e bambini. Non possiamo soprassedere a certi requisiti (come i 500 parti annui), appigliandoci magari a cavilli giuridici. Comunque, anche se il punto nascite chiuderà, rimarranno il primario e le attività ambulatoriali». Sul problema dei primari, Rossi ha ribadito che la carenza di medici e specialisti è purtroppo evidente a livello nazionale: «La soluzione deve venire dai ministeri della sanità e dell’università».

Sulla questione punto nascite, il territorio peraltro non pare intenzionato a cedere. Sono intervenuti in proposito i sindaci Giuseppe Torchio (Bozzolo) e Filippo Bongiovanni (Casalmaggiore). Quest’ultimo ha riepilogato le azioni concordate dai primi cittadini dell’area: «Abbiamo inviato una diffida alla Regione, cui non è giunta risposta. Il nostro legale sta valutando come dare seguito. Il 3 ottobre ci sarà l’udienza per il punto nascite di Piario (Bergamo), se il Tribunale amministrativo accoglierà il ricorso di quei sindaci, e sospenderà la delibera regionale di chiusura, immediatamente faremo ricorso al Tar anche noi. Stiamo intanto muovendoci per cercare un confronto col ministro della salute Giulia Grillo e col governatore lombardo Attilio Fontana».

All’incontro erano presenti anche i consiglieri regionali Antonella Forattini, Matteo Piloni (Pd) e Andrea Fiasconaro (M5S). Pur con diverse sfumature, i consiglieri hanno ribadito che serve un piano complessivo di rilancio per il territorio Oglio-Po, che prenda in considerazione tutte le criticità (sanità, viabilità, mobilità) e che si proponga di risolverle stanziando risorse.

Guglielmo Giannotti (primario di chirurgia a Vicomoscano) ha lanciato un appello a popolazione e medici di base, perché “scelgano” l’Oglio-Po, e dandogli fiducia lo facciano crescere. Rino Frizzelli (viadanese, primario a Mantova) ha invece posto l’accento sulla collaborazione tra ospedali, anche di aziende diverse, come strategia utile per mantenere in vita i presidi territoriali. 

Riccardo Negri

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