Dalla parte dell’Africa: il missionario Facchetti parlerà del Mozambico

L’incontro pubblico la sera del 5 ottobre all’auditorium Gardinazzi. Per aiutare la popolazione di quello stato il religioso ha fondato un giornalino

VIADANA. Un incontro pubblico sul tema “Dalla parte dell’Africa” si terrà venerdì (5 ottobre) alle 20.45 in auditorium Gardinazzi. Porterà la sua testimonianza padre Andrea Facchetti, 39enne missionario saveriano.

Nei giorni successivi, al termine di un periodo di riposo in famiglia, il religioso viadanese tornerà in Mozambico, dove opera da sei anni. Nei giorni scorsi il missionario ha diffuso tra gli amici una lettera: un modo per diffondere conoscenze e riflessioni su problematiche e speranze del Continente nero.

La lettera è stata pensata e scritta in Italia; e trae spunto da una gita sulle Dolomiti di Brenta per gettare uno sguardo “dall’alto” sull’Africa. Assieme a due confratelli, padre Facchetti è responsabile della vastissima parrocchia di Chemba, in savana.

«La mia quotidianità - racconta - è fatta di incontri coi contadini, o con le donne che vanno al fiume a prendere l’acqua sfidando i coccodrilli; della gioia di celebrare la vita e la fede nella comunità; di capre che sono ovunque; di ragazzi che erigono una recinzione attorno all’orto dello studentato, per proteggerlo dalle capre; della devastazione delle nostre foreste; delle lezioni a scuola, per studiare assieme la Dichiarazione universale dei diritti umani; degli incontri con la Commissione diocesana “Giustizia e pace”, nel tentativo di costruire un Mozambico più giusto e democratico».

La gente semplice della parrocchia e i bambini muoiono per banali malarie e diarree, e intanto i membri del Partito (Frelimo, al potere ininterrottamente da 43 anni) si arricchiscono. «Il Partito sta ben attento a ciò che la gente dice, e registra i nomi di chi lo dice». Per aiutare la popolazione a trovare il coraggio di parlare, il missionario viadanese ha fondato - assieme ad alcuni ragazzi dello studentato - un giornalino (“Pa kwecha”) dedicato alle questioni locali e non solo.

«Negli ultimi numeri abbiamo parlato del taglio illegale delle foreste da parte delle multinazionali cinesi, e poi delle difficoltà di accesso all’acqua potabile. I nostri reportage sono pubblicati anche su due blog. A volte mi sorprendo di come, in pochi mesi, questi giovani, figli di contadini e allevatori di capre, abbiano maturato una intelligenza critica, che li aiuta a vincere le paure che gli adulti non riescono ad abbandonare».

Secondo padre Andrea Facchetti, è necessario non rimanere spettatori, ma farsi provocare dal messaggio evangelico: «Occorre salire e imparare a guardare dall’alto, più in là, oltre. E rovesciare tutto ciò che vorrebbe annullare la nostra umanità: immagini e simboli che seminano rancore, paura e diffidenza nei confronti dell’altro; l’arroganza del “prima noi e poi gli altri”; lo scippo della speranza da parte di chi ci vuol far credere che lo stato attuale delle cose sia l’unico possibile». 

Riccardo Negri

Suggerimenti