Dipendenti in nero e senza permesso: chiuse altre due sale massaggi

Controlli a tappeto dei carabinieri a Castiglione. Le titolari, di nazionalità cinese, sono state multate. Tutto in regola nella sala di Goito.

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Ancora centri massaggi chiusi dalle forze dell'ordine nel Mantovano. Dopo le quattro sale chiuse in città nei giorni scorsi, ora sono due centri estetici di Castiglione che hanno dovuto chiudere i battenti su ordine dei carabinieri, che hanno riscontrato gravi irregolarità. Tutto liscio invece per il centro massaggi di Goito, dove gli uomini dell'Arma non hanno rilevato alcun tipo di infrazione alle norme.

I carabinieri di Castiglione delle Stiviere e di Goito, in collaborazione con il personale dell’Ispettorato del lavoro dei carabinieri di Mantova, nell'ambito di una mirata operazione di contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione e della manodopera clandestina, hanno eseguito controlli a tappeto in alcuni centri estetici e di massaggi della zona, gestiti da cittadini di origine cinese.

In due centri estetici di Castiglione delle Stiviere, i militari hanno riscontrato la presenza di alcune lavoratrici in nero, prive di regolare contratto di lavoro e pertanto hanno contestato alle titolari, di nazionalità cinese, sanzioni amministrative per un importo complessivo di 10.000 euro  disponendo, contestualmente, l’immediata sospensione di entrambe le attività.

Anche Goito è stato interessato all’operazione ed è stato effettuato un controllo un centro estetico della zona. In questo caso tutto è risultato regolare.

"Queste operazioni - spiega una nota del Comando provinciale dell'Arma -  s’inseriscono nell’alveo della complessa attività preventiva e repressiva svolta da questa compagnia nel territorio dell’alto mantovano negli ultimi giorni e dal Comando provinciale carabinieri  su tutto il territorio. I dispositivi hanno visto l’impiego della compagnia carabinieri d’intervento operativo di Milano quale valido rinforzo al già ingente schieramento di forze in atto. L’operazione evidenzia come sia alta, da parte dei Carabinieri, la soglia d’attenzione per ogni possibile sacca d’illegalità, in un settore spesso non così evidentecome altre forme di criminalità più comuni".  Soddisfazione è stata espressa dal Comandante provinciale, colonnello Fabio Federici.

 

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