“Antigone” stasera sul palco con i “Lunedì del d’Arco”

I Lunedì del D’Arco, ciclo dedicato a Mito e Psiche, torna oggi alle 21 al Teatrino di Palazzo D’Arco con “Antigone” una delle figure femminili più incisive nella mitologia e nella tragedia greca....

I Lunedì del D’Arco, ciclo dedicato a Mito e Psiche, torna oggi alle 21 al Teatrino di Palazzo D’Arco con “Antigone” una delle figure femminili più incisive nella mitologia e nella tragedia greca. Sorella di Ismene, Eteocle e Polinice, era nata come loro dall’unione incestuosa tra Edipo e la madre di questi, Giocasta. Accompagnò suo padre debole e cieco nella miseria del lungo pellegrinaggio con cui cercava di espiare i suoi delitti e rimase con lui finché non scomparve nel bosco di Colono. Allora tornò a Tebe, su cui regnava lo zio Creonte.

Qui le tocco di assistere al sanguinoso conflitto tra i suoi fratelli: Eteocle, che difendeva la città, e Polinice, che l’assaliva, aiutato dai suoi amici. I due si uccisero reciprocamente: Creonte ordinò che Eteocle fosse sepolto con ogni onore, e Polinice, l’aggressore, rimanesse insepolto. Antigone non volle ubbidire a questo decreto, che andava contro le leggi della religione e della pietà e cosparse il corpo del fratello con una simbolica manciata di polvere. Allora Creonte la fece murare viva. Ne seguì la rovina di tutto il casato. L’Antigone di Sofocle pone in primo piano il contrasto tra Antigone e Creonte, tra legge morale e legge umana, tra re e suddito, fra potere politico e cittadino, tra famiglia e stato come rivela Hegel.

Le usanze tradizionali permettevano la sepoltura anche dei traditori, purché avvenissero fuori dalla cinta della città: Creonte si era, perciò, spinto oltre il limite della pena prescritta; tuttavia era nel potere del re emanare editti che implicassero l’obbligo di obbedienza da parte di tutti. Il comportamento di Antigone, che decide di violare le leggi umane in nome delle leggi di sangue, più antiche e sacre di quelle scritte, mette in discussione l’autorità di Creonte. «Antigone - evidenzia una nota- è un personaggio dalla grande forza d’animo, che deriva dalla sua stessa esperienza di vita: Antigone appare, nell’antefatto del dramma, l’unico personaggio con il coraggio e la forza di accompagnarsi, fra umiliazioni e patimenti di ogni tipo, all’individuo più turpemente peccaminoso che avesse mai visto la luce del sole, eppure a lei padre e fratello, Edipo». Sul palco Alessandra Mattioli, Rossella Avanzi, Andrea Flora, Diego Fusari, Nicolas Ghion, Pierdomenico Di Turi, Chiara Benazzi e Donata Bosco.

La serata è stata ideata e curata da Mario Zolin, Nicola Martinelli ha selezionato le musiche e lo studio delle luci e delle immagini è di Giorgio Codognola. Nella seconda parte della serata Luciano Negrisoli di Freudiana Libera Associazione parlerà della figura di Antigone studiata ed analizzata nell’ambito della psicanalisi moderna. La serata inizia alle 21 ed è ad ingresso libero sino ad esaurimento posti. Info: www.teatro-campogalliani.it.

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