Il disagio dei giovani diventa sceneggiatura

Il film “Variabili” si basa sui casi dei pazienti del Cps

Paure, silenzi, la difficoltà nell’affrontare le relazioni umane e il rapporto con la religione. Sono solo alcuni dei temi trattati in “Variabili”, lungometraggio di Mario D’Anna che sarà presentato domani alle 21, al Cinema Monicelli di Ostiglia. Il regista mantovano ha condotto un laboratorio cinematografico, ideato dalla psicoterapeuta Elisa Roversi al Cps dell’Asst di Mantova, nell’ambito del progetto innovativo “TR28 Adolescence: work in progress”, destinato a pazienti giovani adulti, e patrocinato dalla Mantova Film Commission.

«Cinque ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, hanno scritto ciascuno un soggetto legato a proprie esperienze di vita e legato soprattutto propri disagi e proprie difficoltà – spiega D’Anna -. Dai soggetti sono state tratte delle sceneggiature tramite un lavoro di gruppo che ha visto la realizzazione di altrettanti cortometraggi, i cui attori protagonisti sono gli autori stessi, intrecciati l’uno con l’altro in modo da formare un unicum più vicino a un film vero e proprio che a una semplice raccolta di corti».

Girato tra Mantova e Ostiglia, in moltissimi set, interni e esterni, tra biblioteche, agriturismi e parchi, il film ha richiesto un anno di lavoro. «Le riprese sono state molto diluite e sono state precedute anche da una serie di lezioni teoriche e pratiche di tecnica cinematografica – racconta il regista -. Il progetto è molto piaciuto ma le difficoltà a portalo a compimento sono molte e di diversa natura». Il primo progetto è iniziato tre anni fa e aveva portato alla realizzazione del primo film, composto da sette corti, intitolato “Vasi comunicanti”. Anche in questo secondo lavoro, temi e attori sono ricorrenti, protagonisti, più o meno principali, lungo tutti i 60 minuti. «C’è chi ha lavorato sulle ossessioni, chi sulla paura nel rapportarsi all’altro, con conseguente fenomeno del mutismo, chi sulla recidività e l’autodistruzione e, infine, sui contrasti causati dalla religione -aggiunge Mario D’Anna -. Speriamo di poter proseguire anche in futuro. Intanto, dopo la presentazione della scorsa settimana a Mantova e quella di Ostiglia, vorremmo presentare “Variabili” a qualche festival, ce ne sono anche a tema psichiatrico, come ad esempio “Corti sul lettino” di Napoli».

L’organizzazione generale del progetto, che ha coinvolto decine tra figuranti e comparse, è stata affidata a Valentina Previdi, educatrice professionale, e Arianna Ranzi, tecnico della riabilitazione psichiatrica.

Le sceneggiature sono state scritte e interpretate da William Nazareno Mortari, Marina Turcato, Maria Longhi, Sami Wad e Marisa Fioravanti. Regia, fotografia e montaggio sono di Mario D’Anna, autore anche della colonna sonora composta da sue musiche originali con l’inserimento di alcune canzoni suggerite dagli interpreti.

Il regista, pugliese di origine e mantovano di adozione, 40 anni, da anni lavora con Mantova Film Commission. Con Stefano Mangoni ha firmato a quattro mani il film dedicato a Lanfranco. Al termine della proiezione, a ingresso gratuito, i ragazzi protagonisti presenti dialogheranno col pubblico.

Paola Cortese

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