Gazzetta di Modena

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Finale. Bimbo di tre anni cacciato da messa

Finale. Bimbo di tre anni cacciato da messa

«Disturbava». Genitori indignati. Il frate: «Se ho ferito qualcuno mi scuso»

04 novembre 2017
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FINALE. Un bimbo di appena tre anni allontanato dalla chiesa perché considerato un disturbo dal frate che stava celebrando la messa dei bambini; diversi genitori indignati da quella decisione presa in maniera giudicata inconsulta anche perché l’ipotizzato disturbo non era stato percepito; la risposta attraverso i social da parte del frate che ha tentato una riconciliazione. Da giorni si discute in paese di quanto avvenuto durante la messa di domenica mattina, solitamente guidata da don Daniele ma in quel caso assente per la concomitante Cresima. E allora sul pulpito è salito uno dei frati del convento degli Obici.

«Mi dispiace molto di averti fatto arrabbiare così tanto - ha risposto padre Francois ad un papà che aveva esposto il proprio disappunto su facebook - Riconosco che la mia battuta introduttiva, detta per provocare l’attenzione dei bambini, ha potuto colpire la sensibilità di certe persone. E se ho ferito qualcuno, gli chiedo umilmente perdono. Essere sacerdote non è un mestiere ma un servizio. Mi è stato chiesto e cerco di farlo nel migliore modo possibile. Quello che faccio, lo amo perché, se no, non lo farei. Per questo, cerco di condividere e trasmettere l’amore che ho per Chi ha dato la vita per noi. Per questo, non mi interessa imporre niente a nessuno. Ma se siamo qui insieme, è per vivere qualcosa insieme. Io, ti dico, se vuoi capire che cosa stiamo facendo alla messa, te lo spiego molto volentieri. Perché so che quando l’avrai capito ci verrai volentieri, liberamente e consapevolmente. E così ne troverai gioia, e condivideremo la stessa gioia. Come già detto dopo la messa, sono a tua e vostra completa disposizione per qualsiasi cosa. Ma vorrei che non mi venissero attribuite frasi non dette».

Ma al di là delle singole frasi che poi sono rimbalzate di bocca in bocca, è stata la scelta del frate a lasciare esterrefatti almeno una dozzina di persone. Dal leggio ha infatti indicato il bambino di tre anni, considerato un disturbatore. La mamma, che era in chiesa anche con il fratello maggiore, si è dovuta sommessamente allontanare in evidente imbarazzo, osservata da tutti i fedeli. E all’esterno c’è stato un pianto liberatorio: non da sola perché dal Seminario sono usciti altri genitori piuttosto indignati per la scelta imposta dall’officiante. A cui altre famiglie hanno poi chiesto spiegazioni per quella decisione considerata irrispettosa soprattutto a fronte di un atteggiamento - quello del bambino - non certo così insopportabile per una messa solitamente riservata proprio ai più piccoli.

«Capita a tutti una giornata storta», è stato detto ma in diversi hanno invocato le scuse quantomeno al bimbo e alla mamma per una colpa che nessuno si è sentito di addebitare loro.