Gazzetta di Modena

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Modena, Grasso attacca il Pd «Sono già pronti al governo con Silvio»

di Luca Gardinale
Modena, Grasso attacca il Pd «Sono già pronti al governo con Silvio»

A Modena est sala gremita per il presidente del Senato «Noi siamo la vera Sinistra quindi evitiamo M5S e la Lega»

20 febbraio 2018
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MODENA. L’affondo arriva alla fine, facendo scattare l’applauso più caloroso dei circa 400 modenesi che ieri sera hanno riempito la grande sala della polisportiva Modena est. Così, dopo aver affrontato il tema della legalità e della lotta alle mafie, il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso ha lanciato la sfida a Matteo Renzi, che in quel momento era cinque chilometri più in là, al Baluardo della Cittadella per incontrare gli elettori e i simpatizzanti del Pd insieme ai candidati modenesi.

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Un affondo deciso e costruito proprio attorno al concetto di “voto utile” sul quale i democratici stanno puntando molto: «Poco distante da qui - ha chiuso il candidato premier di LeU prima di partecipare alla cena di autofinanziamento - al Baluardo, Matteo Renzi starà dicendo che chi vota Grasso, vota Salvini. Il leader del Pd vorrebbe spingere i cittadini verso il voto utile, insomma, ma non capisce che il voto utile lo chiedono solo… lui e Berlusconi. Chiedono il voto utile - ha detto ancora Grasso - perché serve loro per governare insieme». Passando al leader della sinistra Pd, il presidente del Senato ha fatto notare che «il ministro Orlando, citando Bersani, sostiene che Grasso va nel bosco a cercare Di Maio, trovando però Salvini. Ebbene, io di certo Di Maio non lo cerco, anche perché il Movimento 5 Stelle ha temi e posizioni talmente inconciliabili con i nostri che non potremmo mai stare insieme, oltre al fatto che sono in costante mutazione genetica. E se è certo che Di Maio non lo cerco - ha chiuso Grasso - Salvini lo evito proprio, perché noi siamo per la ferma condanna di chi da anni fomenta la paura e la violenza. L’unico voto veramente utile, dunque, è quello dato a Liberi e Uguali, un voto di sinistra». Parlando di legalità, il leader LeU - sul palco insieme ai candidati modenesi - ha fatto notare che «a Napoli abbiamo lanciato il concetto di “mafia tax”, che è il costo della mafia, che qualcuno ha quantificato in 180 miliardi di euro: se potessimo recuperarli, la nostra crescita avrebbe un enorme vantaggio. Del resto, i mezzi per contrastare l’economia criminale sono tanti - ha aggiunto Grasso - ma questo contrasto non fa parte dei programmi della politica». E se un’altra frecciata al Partito democratico è arrivata dalla senatrice modenese Maria Cecilia Guerra - candidata alla Camera nel collegio uninominale di Modena e capolista nel proporzionale per Modena e Ferrara - secondo la quale «l’innalzamento del tetto dell’uso del contante favorisce il riciclaggio da parte delle mafie», il presidente del Senato ha chiamato in causa anche Enrico Berlinguer, scaldando ulteriormente la sala di Modena est, piena di ex Pd, come l'ex parlamentare Roberto Guerzoni: «La questione morale esiste ancora ed è una questione prioritaria - ha detto - perché solo rimettendola al centro della politica si può riconquistare la fiducia dei cittadini».