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Green Days/ Mary of Modena, la regina che gli inglesi resero triste

Green  Days/ Mary of Modena, la regina che gli inglesi resero triste

Maria Beatrice, nipote del duca Francesco I, sposò Giacomo II Stuart Voleva solo il convento, fu l’ultima cattolica sul trono: sarà beata?

03 marzo 2018
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A spasso nel tempo, con l’infanzia dei personaggi illustri di Modena: questa volta siamo nel XVII secolo e a parlare è una duchessa.

“Mi chiamo Maria Beatrice e sono nata nel Palazzo ducale di Modena il 5 ottobre 1658. Mio papà si chiamava Alfonso IV, lo ricordo poco perché è morto che avevo solo 4 anni. Il nonno invece era Francesco I, ed era duca di Modena e Reggio. Non l'ho mai conosciuto, perché è morto lo stesso anno che sono nata. Però so che sono vissuti in un periodo davvero complesso, il nonno e anche il papà. Avevano dovuto cedere Ferrara e anche in Europa la situazione non era tranquilla.

C'era la guerra dei trent'anni,a quel tempo, e mi hanno raccontato che, nel 1629, il nonno riuscì a evitare di dover alloggiare i lanzichenecchi del conte Rambaldo di Collalto. Barbari. Barbari rozzi e villani. Pagò una grossa cifra, mi dicono, per evitare questo disastro. Non potè pagare invece per evitare la peste, purtroppo. Erano tutti molto preoccupati perché la popolazione di Modena, in una ventina di anni, calò da ventimila unità a poco più di undicimila nel 1642”.

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“La mia mamma invece si chiamava Laura Martinozzi. Quando sono nata io aveva diciannove anni. Era una delle nipoti del cardinale Mazzarino. La nonna infatti era Margherita, sorella dello zio Giulio, sì, lui, il cardinale. Si è trovata lei, la mamma, a dover gestire tutto, alla morte di papà. Era forte e volitiva. Certo, in verità il ducato apparteneva a mio fratello Francesco II, ma lui è nato nel 1660, a due anni mica poteva gestire un ducato! Poi invece è riuscito perfino a creare una frattura con la mamma, lui. E lei se ne è andata a Roma. E' morta nel 1687. Come desiderava è stata sepolta nel convento delle salesiane che aveva fatto edificare accanto al palazzo ducale” (ora nella cappella estense di S. Vincenzo).

“A dire la verità a me dello sfarzo e della corte interessava poco. Io volevo entrare in convento. Ricordo che l'ho detto convinta che avevo si e no sette anni. Io mi trovavo a mio agio con il mio confessore e consigliere Andrea, il gesuita Garimberti, e con Matilde Beatrice Bentivoglio, che fece costruire il convento delle Carmelitane Scalze nel quartiere cittadino dei forni vecchi”.

“Lo guardavo dalla finestra, il “mio” convento. Era in quello delle monache della Visitazione, che la mamma aveva tanto insistito a far costruire proprio lì, di fianco al nostro palazzo, dove io volevo andare”.

“Le cose poi non sono andate proprio come pensavo. Mi hanno promessa sposa al principe di York, Giacomo II Stuart, futuro re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda. E mi sono sposata, per procura, il 30 settembre 1673. Qualche giorno dopo sono partita per conoscere il mio sposo. Ed è stato terribile. Ed è anche stato solo l'inizio di un periodo terribile. Mi chiamavano "la figlia del papa" e anche “Mary of Modena”, mio marito mi tradiva continuamente, ho perso quattro figli. Mi consolavo con la cultura. E con la fede, che non mi ha mai abbandonata. Nel febbraio del 1685 siamo diventati re e regina. Per pochissimo. I protestanti inglesi non volevano un re e una regina cattolici. E ci cacciarono. L'hanno chiamata “gloriosa rivoluzione”, loro. Ci stabilimmo a Saint-Germain-en-Laye, vicino a Parigi. Ho sperato tanto che mio figlio Giacomo Francesco Edoardo potesse sedere sul trono d'Inghilterra. Ma per farlo avrebbe dovuto rinnegare il cristianesimo e non lo fece. Lo capisco, non si può barattare il regno dei cieli per uno terreno”.

Maria Beatrice, ultima regina cattolica d'Inghilterra, morì il 7 maggio 1718, in esilio. Nel 2007 è nato un comitato modenese per attivare, partendo da una raccolta firme, il suo processo di beatificazione.

Monica Tappa